Rassegna letteraria a Noto (Sr)
(a proposito della terza edizione di
"Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto")
Tra poesia dialettale e musica popolare
Nell'ex collegio dei gesuiti di Noto è andata in scena la rassegna letteraria «Poeti e scrittori del Val di Noto a confronto» alla sua terza edizione, nata da un'idea dell'editore avolese Francesco Urso.Diversi artisti, musicisti, poeti e scrittori sono stati protagonisti per una notte, poiché a turno hanno letto, recitato e interpretato i propri versi poetici, riportando alla luce! dai loro cassetti, tesori di inconfessabile verità.Una serata all'insegna della poesia dialettale, della musica popolare, magistralmente accordata dalla chitarra e dalla splendida voce di Liliana Calabrese, della narrativa siciliana, in una terra ricca di bellezze, profumi, mandorleti in fiore, patria di miti, leggende e tradizioni folkloristiche, rispolverando antichi mestieri, oggi scomparsi, che hanno fatto della sicilianità (in quanto cultura) un prodotto esportabile in tutto il mondo. U «vanniaturi» che nello storico mercato rionale attirava il popolo attraverso la «vuciata» (urlo commerciale), paragonato ora all'editore che allo stesso modo, attirando i passanti, li invoglia alla lettura, trasformando il mercato in uno locus fruitore di idee.«Ad Avola - sottolinea Urso - si poetava liberamente, molto spesso accompagnando i testi con una base musicale. Un modo innovativo di poetare, più cantato. Tutti cantavano. Cantava il muratore a lavoro, cantava il carre! ttiere, cantava il pescivendolo». Erano per lo più poesie in f! orma di ballata che enucleavano tematiche care alla tradizione greco-romana, scenari bucolici, amori pastorali, enfatizzati ancor più da nostalgiche armonie tanto care al volgo. Come il «Canto di lu carrettieri», motivo popolare reso in una liricità che ben celebrava un mestiere diffusissimo allora, oggi scomparso. Tutti dovevano trasportare qualcosa. Le città, distrutte dalle guerre, dai terremoti andavano ricostruite. I paesi riforniti dei beni di primissima necessità. E (paradossalmente) proprio il terremo fu occasione di rinascita artistica e culturale. «In una Sicilia che è terra e memoria, il ricordo - aggiunge la docente Maria Barone - è anche esperienza dolorosa. Ma anche emozione. La stessa che emerge dalla lettura in versi, alla condivisione di noi tutti». «E ancora la poesia disdegna icone nella polis del nostro sentire - conclude Nino Muccio, scrittore avolese - unica città possibile per l'uomo, che è capace di metabolizzare la diversità, oggi purtroppo sinonimo! di intolleranza razziale, tramutandola in bellezza».
SALVO GANCI
La Sicilia Martedì 27 Agosto 2013 Siracusa Pagina 32
I COMMENTI A QUEST'ARTICOLO
Grazie Salvo per questo tuo scritto che riflette il clima di condivisone culturale di una serata che abbiamo voluto diversa da ogni altra.
Non ci interessano i formalismi, né la ricerca di alleanze di potere... Speriamo che sindaci e assessori, e presidenti di ogni cosa sparsi ovunque non ce ne vorranno per il nostro modo libertario di intendere la relazione con l'arte e la cultura.
In questo tempo ci mancano dei "cantori" di quel che senza finanziamenti pubblici riusciamo a proporre tutti assieme nel territorio...
Tu hai assolto stupendamente a questa funzione, e di ciò ti siamo grati!
Ciccio Urso
Grazie per le parole di apprezzamento. io canto e suono perché mi piace e mi diverte condividere questo amore con gli altri...
Liliana Calabrese Urso
Articolo perfetto. Descrive a pennello l'atmosfera suggestiva che Ciccio e Liliana hanno saputo regalare. Che sempre sanno regalare.
Sonia Alia Terminello
Degna di nota l'interpretazione di Nino Muccio del canto sedicesimo dell'Inferno. Ci tenevo a dirlo! Comunque... serata interessantissima! Alla prossima!
Salvo Ganci |
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LIBRI DI-VERSI IN
DIVERSI LIBRI
in memoria di Lucia Sortino
Edizione 2013-2014
DOPO IL 31 LUGLIO 2013 NON È PIÙ CONSENTITO ADERIRE ALLA TERZA EDIZIONE DEL CONCORSO.
Quanti vorranno partecipare alla quarta edizione del Concorso lo potranno fare a partire da marzo del 2014, con il nuovo bando che sarà pubblicato – come al solito – in occasione della concomitante Festa Mondiale della poesia.
Stiamo per passare alla Giuria tutti i testi pervenuti da poeti di ogni regione d'Italia e anche dall'estero. Ricontatteremo i poeti selezionati a momento opportuno, come previsto dal nostro Regolamento.
Gli autori che hanno aderito e che supereranno il giudizio della Giuria saranno ricontattati dopo il 30 settembre e a loro sarà richiesto: "un file con 45
sue poesie in lingua italiana, comprendenti anche le tre inviate al momento
della selezione; è preferibile non indicare il titolo della raccolta, perché
viene normalmente assegnato dalla nostra redazione; è consentito di inserire nel contesto poesie in dialetto (l’autore assume piena responsabilità sulla grafia
corretta di queste); il titolo di ogni poesia, se presente, dovrà essere tutto
in maiuscolo e in grassetto, font di tutto il testo in Times o Times New Roman,
corpo 12, e interruzione di pagina tra una poesia e l’altra (in caso di poesie
lunghe, si possono inviare anche meno di 45 poesie)".
MA COME SI FA A INSERIRE L'INTERRUZIONE DI PAGINA TRA UNA POESIA E L'ALTRA?
L'interruzione di pagina è uno di quegli strumenti che ci aiuta a rendere automatico un passaggio che, se fosse fatto manualmente, comporterebbe perdite di tempo, derivanti da ripetute correzioni e spostamenti dei contenuti.
Il comando infatti fa sì che il testo da te digitato dopo il punto di inserimento vada a collocarsi automaticamente all'inizio della pagina seguente a quella dove l'interruzione è stata messa.
Vediamo come fare nella pratica: Apri un testo scritto con Microsoft Word e posiziona il cursore dove vuoi inserire l'interruzione, a questo punto vai nel menù "Inserisci" in alto a sinistra e seleziona il pulsante "Interruzione di pagina" nella sezione "Pagine".
I LIBRI DI-VERSI NON SARANNO ANTOLOGIE!
I libri diversi che pubblicheremo agli autori selezionati sono tutti personali e non saranno antologie!
Ti chiediamo di dedicare qualche minuto alla esplorazione della nostra pagina http://www.libreriaeditriceurso.com/di...versilibri.html per capire che facciamo proprio questo (vedrai qui anche le copertine di ogni autore selezionato nelle precedenti edizioni).
Quando un autore scrive delle poesie, queste possono essere brevi – ed essere contenute in una pagina – o possono essere lunghe e, allora, la pubblicazione richiederà un’occupazione di più pagine,
Allora, se l’autore ci invia poesie brevi, noi pubblicheremo con molta probabilità tutte quelle che ci invia, e cioè tutte le 45 poesie.
Se nel contesto ci saranno poesie lunghe, non saremo nella condizione di pubblicarle tutte, perché le pagine del libro che realizzeremo sono stabilite nella stessa misura per tutti.
Quindi per esemplificare, se tu, al momento della nostra richiesta di 45 poesie, inviassi 35 poesie brevi e altre dieci poesie di due pagine ciascuna, noi dovremo togliere per necessità qualche poesia, per il limite di pagine imposto.
Noi odiamo le antologie e proviamo una certa impressione quando vediamo che ciò accade abitualmente negli altri concorsi, e altrettanto ci impressioniamo ogni qual volta rileviamo che raramente viene data in premio una pubblicazione al vincitore!
Tuttavia, nonostante questa nostra diversità evidente, diciamo pure, che chiunque, in ultima istanza, può anche non continuare nel nostro concorso, quando poi sarà ricontattato, dopo il giudizio della Giuria...
Abbiamo capito pian piano che le persone vogliono – e devono – avere la propria libertà.
Quando le contatteremo, chiedendo le poesie, conosciamo già la classifica, ma quella la renderemo pubblica secondo il nostro stile solamente alla fine del concorso.
Se alcune persone non volessero proseguire, le escluderemmo immediatamente, e non le convinceremo a proseguire (e avremmo tante ragioni di tipo commerciale per farlo!), neanche nel caso che quelle persone si siano classificate ai primi posti...
Ci sembra il modo più autentico di vivere, rispettando la libertà degli altri, non escludendo la casualità e la necessità delle cose della vita.
PER POESIA IN DIALETTO si intende esclusivamente quella in dialetto siciliano o possono concorrere altri dialetti?
Si partecipa inviando all’inizio un file in word contenente tre poesie in lingua italiana (poesie possibilmente inedite). Se si supera il giudizio della Giuria, tra le poesie richieste e da inviare, si possono inserire poesie in dialetto (della propria regione). L’autore assume piena responsabilità sulla grafia corretta di queste.
L'essere pubblicati nella vostra collana comporterebbe il non poter inserire le proprie opere in altre raccolte pubblicate o da pubblicare?
Sarebbe consigliabile non utilizzare le stesse poesie in più concorsi...
E poi, con noi – e soprattutto con noi – si può avere un’alta probabilità di avere in omaggio una pubblicazione!
A noi non interessa l’uso che l’autore potrà fare dei suoi testi, quindi potrà
riutilizzare le stesse poesie per altre pubblicazioni (ma che senso avrebbe?).
...Ci sembra strano intercettare, ogni tanto, fra i possibili concorrenti, poeti che non hanno tante poesie, ma anche questo fa parte della vita... Consigliamo ai poeti senza poesia (!) di aspettare il successivo bando... Tanto il nostro concorso sarà ripetuto ogni anno...
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