 Sabato, 29 Dicembre 2007 00:06 IP: 151.53.158.80
Leggere e scrivere
Leggere poeti e scrivere poesie: istruzioni per líuso.
'Theoria' è insulso gioco
se Calliope turbata
ha in uggia stile fioco.
Sta ninfetta accantucciata.
Non hai voglia neanche un poco
di metafora stuprata.
E dond'arde inutil foco
è prosodia stremata
se l'epigono più roco
fa l'elegia reclinata.
Acque chiare e fresche poco:
pure Urania s'è offuscata
nel pensiero del bizzoco.
Oh madonna sii laudata!
In aulente e ameno loco
piange Tersicore svenata
o l'idillio è solo gioco
per dama pia risuscitata?
Quando la rima invero
fa la musa dissente
affiora un guardar nero
pel dire inconcludente
di un essere insincero
cioè d'un suo far dolente.
Gran giudice severo
dall'alito più possente
cui più non pare vero
se a un tavolo cadente
d'un lupanare austero
anche chi più si pente
dice di sé: 'Io c'ero'.
O: 'Di affogar la mente
posso sperar davvero'.
In un eremo indecente
gli epigrammi del pensiero
il pinzochero li sente?
Dove più luce splende
ti fa sembrare vera
la gloria che rapprende
colui che non dispera
se il sole non s'accende
e lo ghermisce la sera:
la sera che si vende
alla pietà più nera
di colui che già l'intende
quell'arte più severa,
la sola che comprende
la genialità più vera.
L'estro che non offende
in quell'orrida bufera
in cui tutto si prende
con troppa mano leggera
e con la rima accende
l'anima tutta intera.
Antonino Muccio
Avola 28-12- 07
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