Lo sbarco e la difesa del settore di Avola attaccato dalle truppe anglo-americane il 10 luglio 1943 è stato ricostruito su due dimensioni: una più emozionale, umana e introspettiva; l'altra più razionale, ufficiale e asettica.
La prima dimensione si basa sui ricordi ancora tramandati dai congiunti e dagli amici di tre militari italiani del settore di Avola: l'evocazione di quei lontani giorni si fonde con un susseguirsi di emozioni e di sentimenti, vissuti tra l'incertezza, l'attesa e l'amara consapevolezza di poter essere strappati dalle braccia dei propri cari da un momento all'altro. Si materializza in tal modo, in tutta la sua tragicità e drammaticità, il vero volto della guerra che vede coinvolto il singolo, con le sue trepidazioni, i suoi affetti e le sue paure, nella sua dimensione di "uomo", prima che di "soldato".
La seconda dimensione si basa sui rapporti e sui verbali degli eserciti italiano, britannico e americano.
Alcuni documenti sono relativi agli ufficiali italiani interrogati al rientro dalla prigionia. Questi documenti hanno consentito una lettura nuova e più completa di quel tragico giorno di 75 anni fa.
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