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Marco Urso L’insediamento di Eloro,
situato su un promontorio sul lato sinistro del Tellaro,
l’antico Έlωpoς che
darà l’antico nome a quello che mi è sembrato di individuare come πόλισμα nella sua arcaicità, non si lascia bene inquadrare per le sovrapposizioni
storiche presenti nel luogo. La scelta originaria dei primi coloni di
installarsi sul promontorio, a poca distanza dal fiume, risorsa idrica a
portata di mano, si è rivelata fin da subito decisiva. Per sempre il Tellaro sarà ricordato dagli antichi, più del toponimo,
come posto ideale in cui trovare la serenità, la tranquillità e lontananza
giusta dallo stress cittadino, esigenza da sempre sentita dall’uomo.
Se il
ricordare il corso d’acqua diventa una costante, la perdita di memoria del πόλισμα diventa normalità, a volte il ricordo si sdoppia in due πόλεις differenti, a volte in un castello,
a volte il tutto semplicemente in leggenda e per sentito dire. Quello che resta
del passare del tempo e delle popolazioni che hanno dominato la Sicilia nei
secoli, l’ha restituito la parola scritta e anche la terra.
I primi ambienti quadrati, primordi di case; la prima suddivisione degli spazi; le prime strade; la ceramica d’imitazione e coloniale; la città dei vivi e quella dei morti: manifestazioni di un passato, facile da dimenticare, difficile da ricordare. |
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Giusseppe Rossi Avola attraverso i secoli - Spigolature iblo - sicole riassunte da fonti storiche ristampa dell'edizione del 1930 2018, 16°, pp. 72 PRENOTA IL LIBRO |
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