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ISBN 978-88-695

per

LOREDANA BORGHETTO



TRANSITI POETICI

Bacheca di poesia e narrativa

 

giovedì 26 gennaio 2023

 

Il degrado dei "Tempi così" nella poesia di Loredana Borghetto

Di Giuseppe Vetromile, poeta e critico letterario

 


È indubbio che le persone più sensibili siano le prime ad accorgersi che la realtà circostante sta subendo dei cambiamenti e che questi cambiamenti vanno significativamente verso uno stato di degrado e di squallore, in tutti gli ambiti, sempre più accentuato. È indubbio anche che molto probabilmente stiamo scendendo giù per la china verso una fase negativa della nostra civiltà contemporanea, nel rispetto di quella filosofia vichiana dei corsi e ricorsi che prevede l’alternanza di epoche felici e illuminate, con un susseguirsi di periodi di decadenza. Questa sensibilità è forse più acuta nei creativi e negli artisti, tanto che sovente mi piace considerare il poeta alla stregua di una sentinella che, sulla cima di una collina, riesce a traguardare meglio di ogni altra persona quello che succede o che si prepara laggiù, lontano, nella valle!

Ed è proprio ciò che accade in Loredana Borghetto, poetessa veneta di grande talento, che con questo recente volumetto intitolato Tempi così e sincronie in volo, edito dalla Libreria Urso avendo meritato il primo premio al Concorso “Libri Di-versi in diversi libri” edizione 2019-2020, esterna in modo gradevolmente lirico le sue preoccupazioni e le sue tristezze dinanzi ad una realtà in costante decadimento, sia dal punto di vista sociale (soprattutto sociale!), e sia in ambito etico, morale e politico. La raccolta, divisa in due parti, inizia proprio con una lirica liberamente ispirata alla famosissima “Alle fronde dei salici” di Quasimodo: Anime arrese, rassegnate, cantano il disappunto, quasi una denuncia latente, nei confronti di questa umanità. Tempi così: e nulla potrà arrestare o limitare il degrado. Questa la constatazione poetica, intensa, pregna di rammarico, della prima sezione.
Ma la nostra autrice ha inserito nella raccolta anche una seconda sezione (“Asincrone sincronie”), dove con questo bisticcio di parole vuole a mio avviso sottintendere velatamente, e volutamente, ad una possibile redenzione, sebbene il titolo della sezione indichi ancora, piuttosto, una sorta di confusione, di scollegamento, di disarticolazione contingente, nei vari tentativi di rinascita, di recupero dei valori essenziali, dote preziosa di ogni civiltà progredita. È l’ora della partenza, dunque, afferma la Borghetto in una delle poesie della seconda sezione. È un richiamo al coraggio, alla ricerca del vero dentro di sé e dentro l’umanità, per crederci ancora, per far danzare ancora i sogni attorno ai raggi del sole, aprendo nuovi spazi.

Una poesia scorrevole, dai toni alti e declamatori, con una struttura stilistica di notevole livello, il che denota la grande esperienza poetica dell’autrice e la bontà letteraria della sua opera.

 

Anime arrese

(liberamente ispirata alle Fronde dei salici di S. Quasimodo)

 

E come possiamo ancora cantare

in queste notti di musica spenta

mentre occhi increduli interrogano

divinità cadute. E voci senz’appigli

dall’abisso affiorano e ci sfiorano

ci afferrano e trascinano nel mare

popolato da lacrime asciutte

di madonne mute che raccolgono

corpi spogliati e increduli lamenti?

 

Giorno dopo giorno veli di cipria

sopra anime arrese coprono

l’inverecondo orrore

che profana l’architettura sacra

del cielo. Veli a proteggere cocci

d’umanità in attesa che timidi

sistri stingano suoni ubriachi

di un tempo scontornato

senza aneliti di redenzione.

 

 ***

 

In questa babele senza armonia

 

Colossei di cemento e cattedrali di cose

strade che volano e metalliche armature

paesi dilatati lungo arterie sclerosate

che risucchiano persone e cancellano ricordi

di natura, paesi congelati nel chiarore meticcio

di luna e lampioni che spiove freddo

su tetti butterati d’antenne e si dissolve

nel petrolio della pianura

 

in cerca di una via di fuga

l’occhio s’aggrappa a un campanile

lontano aspettando un suono

che sia rivincita su arroganti fragori,

insegue un lembo di cielo che restituisca

anche una sola stella o una fascia di terra

dove ascoltare un canto ancora

in questa babele senza armonia.

 

 ***

 

Siamo “l’impero alla fine della decadenza”

 

Quando ogni battaglia si consuma in asettiche lontananze

e nessuno ha voglia di cambiare la storia

quando i confini sono muri e filo spinato

e i porti fortezze impenetrabili

quando il silenzio invade strade d’ingiustizia

 

quando ci chiudiamo nei nostri rifugi

e lasciamo che le ferite diventino piaghe infette

quando la poesia si fa artificio che plasma gioielli

di scena con vuote parole e bugiarde

 

allora davvero siamo “l’impero alla fine della decadenza”

se novelli rabdomanti non faranno sgorgare

fiumi d’umanità inghiottiti da carsiche doline.

 

 (dalla Sezione I - TEMPI COSÌ…)

 

 ***

 

È l’ora della partenza

 

Finito il tempo dell’attesa

è l’ora della partenza

nella casa gesti interrotti

che non tornerai a completare

domande senza risposte

risposte che hanno smarrito le domande

dettagli sfuggiti e voci orfane.

 

Spegni pensieri sbagliati

scavalchi il dolore

accalcato dietro la porta

misuri il silenzio che lento dilaga

nelle stanze spopolate

e scivoli lontano da luoghi e volti

sfumati già nel paesaggio

concluso del tuo destino.

 

Raccogli qualche parola attardata

per finire la tua poesia

e senza fretta chiudi la vita

nelle teche lucide della lontananza.

 

È l’ora della partenza.

 

***

 

Intorno a quel raggio di sole

 

Nella penombra pallida

di quella stanza dove la polvere

gioca con un raggio

impavido di sole

si allenta la morsa pesante

di tradimenti e promesse

lasciate inacidire

si cancellano pedaggi

d’abitudini pagati per coprire

peccati d’omissione.

 

Danzano i sogni

intorno a quell’audace raggio di sole

che apre spazi nuovi

oltre quella stanza,

alla ricerca di minute particelle

di luce sospese nell’alba

di ogni giorno da vivere

fino al tramonto.

 

 ***

 

Sei salvo

 

Non sono legate con fili di piombo

oggi le tue palpebre. Ti svegli

ti stacchi da terra sei oltre…

il mondo è laggiù lontano

e la tristezza è quasi dolce.

Sei salvo.

Ti butti nel vento ci balli dentro

aria nei polmoni cuore a mille.

Devi andare.

È come sparire ed esserci

non essere lì ed esserci più che mai

non sei più cocci sparsi.

 

Sei salvo.

 

(dalla Sezione II - ASINCRONE SINCRONIE)

 

(Brani tratti da:

Loredana Borghetto, Tempi così e Sincronie in volo, Libreria Editrice Urso

opera prima classificata al concorso Libri Di-versi in diversi libri, edizione 2019-2020)

 

Loredana Borghetto, nata nella Marca Gioiosa, laureatasi in Lettere presso l’Università di Padova, vive in provincia di Belluno dove ha insegnato per molti anni in un istituto superiore del capoluogo. Donatrice di voce presso il CILP (Centro Internazionale del Libro Parlato) di Feltre, registra testi di vario genere (anche scolastici) ad uso di non vedenti, ipovedenti e dislessici. Le sue poesie sono state più volte segnalate e/o premiate da varie giurie. Si è classificata nei primi posti del Concorso “Libri di-versi in diversi libri” bandito dalla Libreria editrice Urso, presso la quale ha pubblicato le raccolte Anch’io sento quel canto e Vite in cammino. Ha seguito e segue l’attività della Libreria Editrice Urso a favore della circolazione della poesia in varie città d’Italia, sintonizzandosi poeticamente con i più svariati argomenti, nelle condizioni più insolite, anche per strade, piazze, come ha scritto l’editore Francesco Urso motivando l’assegnazione della prestigiosa targa da lui ideata. Partecipa a varie iniziative proposte da noti poeti e/o gruppi poetici, attenta a cogliere i segnali di innovazione nella poesia attuale per adattarli alla sua personale sensibilità.



 

 

CLICCA QUI O SULL'IMMAGINE SOTTOSTANTE
per sentir parlare di poesia di un certo livello, quella della nostra poetessa Loredana Borghetto
in un intervento di Luisa Alchini
nel programma “LEGGERmente…Bellunesi” di Radio Più.

Nell'immagine i libri di Loredana Borghetto

QUEST'OPERA È STATA SELEZIONATA
NEL CONCORSO LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
IN MEMORIA DEL POETA GIOVANNI FRONTE
EDIZIONE 2019-2020
CLICCA SULL'IMMAGINE SOTTOSTANTE PER INGRANDIRLA

Copertina L. Borghetto

Loredana Borghetto
Tempi così e sincronie in volo – Poesie
2020, 8°, pp. 56

Libreria Editrice Urso
Collana ARABA FENICE n. 387
€ 10,00acquista
ISBN 978-88-6954-262-6

copertina

ANIME ARRESE
(liberamente ispirata alle
Fronde dei salici di S. Quasimodo)

E come possiamo ancora cantare
in queste notti di musica spenta
mentre occhi increduli interrogano
divinità cadute. E voci senz’appigli
dall’abisso affiorano e ci sfiorano
ci afferrano e trascinano nel mare
popolato da lacrime asciutte
di madonne mute che raccolgono
corpi spogliati e increduli lamenti?

Giorno dopo giorno veli di cipria
sopra anime arrese coprono
l’inverecondo orrore
che profana l’architettura sacra

del cielo. Veli a proteggere cocci
d’umanità in attesa che timidi
sistri stingano suoni ubriachi
di un tempo scontornato
senza aneliti di redenzione.

Ali nel cielo
verso il sole libere.
Sincronie in volo.

CERCATORE INSONNE

Cercatore insonne
di certezze
porti lo stigma
di una fragilità
antica che t’imprigiona
nell’esistenza minima
di verità abbandonate
dove il profumo di freschi
germogli di tanto in tanto
giunge sottovento.

e-book
Noi della Libreria Editrice Urso
pensiamo che i libri
dovrebbero andare nelle mani
delle persone che li vogliono,
e non nelle mani di quelli che non li amano...
Ogni libro è il risultato finale di una mente creativa
ed anche il prodotto alla cui realizzazione
hanno contribuito col loro impegno e lavoro
figure professionali differenti
(grafico, tipografo, editore, ecc).

Puoi comprare il libro, fallo se puoi,
e con questo gesto ci aiuterai a sopravvivere;
oppure, se non puoi far altro,
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cliccando sulla copertina sottostante
:
copertina Borghetto

 


copertinaRecensioneIL CALICANTUS DELLA POESIA
Il dissidio interiore tra sogno e realtà

“Cammini sulle note / di un Alleluja / e di un Miserere”. Questi versi fanno parte della prima lirica, intitolata (In)consapevolezza, della silloge Vite in cammino. Essi danno lucidamente l’impronta della tematica affrontata: l’itinerario che ognuno è destinato a percorrere lungo un altalenante e accidentato percorso che risulta attraversato da momenti diversi, tra slanci euforici e inevitabili cadute, tra soste e ripartenze come un fiume che cerca e infine trova la quiete nel mare.
Quale, in tale cammino, il ruolo della poesia?
La poesia è ricerca, scandaglio dell’anima nelle cui profondità si celano misteri che solo occhi acuti e puri possono intravedere e dar loro, in qualche modo, forma e colore.
Come tutti i poeti, anche Loredana Borghetto, con alle spalle una lunga pratica di scrittura e con vari e lusinghieri riconoscimenti, sa che conosciamo il mondo e la realtà per speculum et in aenigmate e certamente non teme di andare oltre, consapevole che la poesia non è altro che una sublime, anche se ardua, forma di conoscenza che impegna e coinvolge le potenzialità dell’essere, poiché l’arte esprime l’intuizione della coscienza e quindi una conoscenza immediata.
Nello snodarsi delle composizioni appare evidente che il reale è intravisto attraverso ardite immagini comprensive di esperienze molteplici e contrastanti come nella poesia Una lacrima dove in pochi versi è racchiusa la propria visione del mondo e della vita: Ti bagna di sole / il volto /quella lacrima / che rifrange / le tue vittorie / e le tue rese.
Suggestiva, ad esempio, la poesia Dall’altra parte del mio cielo dove si riscontra un immarcescibile anelito verso un altro mondo aperto alla meraviglia di cieli incontaminati. Mi piace anche evidenziare la bellezza di Vecchio lavatoio in cui si respira una velata malinconia autunnale oggettivata in immagini semplici e fortemente espressive: le foglie sfinite, i panni macchiati, il gocciolare di sospiri, gli spasimi caldi. Tre strofe, tre momenti: un’unica forte espressività altamente emotiva e poetica. E ancora nella poesia di chiusa Naviganti l’immagine del navigante di poppa, simbolo del poeta che segue la rotta e guarda avanti, guidato però dalla esperienza del passato, sempre e comunque presente, nel travagliato tragitto della vita.
Non appare, quindi, un caso che la lirica di apertura della raccolta abbia un titolo emblematico, quasi ad indicare l’itinerario concettuale e umanissimo dall’inconsapevolezza alla consapevolezza attraverso un incessante lavorio della mente e del cuore.
Scorrendo le varie liriche è ben evidente la faticosa conquista personale e il travaglio dell’artista che macera dentro il cuore e nelle viscere ogni parola, ogni incastro sintattico per assaporarne il succo affinché il testo possa aprirsi come un fiore e spargere il profumo nell’aria. E immagini di fiori non mancano qua e là: le ginestre, le dalie, le rose, il calicantus che mi ha prestato il titolo per queste brevi note e che assurge a simbolo della poesia e quindi della vita: cose bellissime e fragili.
Lavoro, questo, di scaltrito artigiano che avvolge la sua opera di silenzi. Così che potrebbe anche lei dire con Ungaretti: Quando in questo silenzio / trovo una parola, / scavata è nella mia vita / come un abisso. In effetti credo che sia la parola attenta, colta, raffinata, polisemica la protagonista delle varie liriche. E non mancano immagini di notevole incisività e bellezza. Alcune per tutte: nascondi favole / nelle tasche / ricami sogni / sulla giacca (Tracce); anche la mia anima / attende sorsi / d’azzurro (Sorsi d’azzurro); ho paura di questa notte / impenetrabile / che ha il colore dell’abbandono (Il rumore dell’abbandono); ho percorso navate di silenzio (Il colore del paradiso); nitore spietato / del cielo d’inverno (Ti ritrovo).; hai l’inverno nei capelli (Conchiglia svuotata).
Notevoli appaiono anche alcune immagini ossimoriche: miele avvelenato, blasfema beatitudine.
Concludendo, Vite in cammino manifesta un forte substrato culturale, un appassionato sentire, una travagliata ricerca di modi espressivi, un uso magistrale del mezzo linguistico e della parola, una notevole forza comunicativa. Non a caso l’opera è stata riconosciuta degna del secondo premio nel concorso Libri Di-versi in diversi libri, Edizione 2014–2015.
 

IL CALICANTUS DELLA POESIA 2

copertinaSemplice complessità del mondo e della vita

Postille sulla silloge TEMPI COSI’ E SINCRONIE IN VOLO scritte dal poeta prof. Raffaele Puccio
Semplice complessità del mondo e della vita
Altra raccolta alquanto significativa del percorso artistico e umano di Loredana Borghetto è senz’altro "Tempi così e sincronie in volo", opera classificata prima nel concorso "Libri Di-versi in diversi libri", Edizione 2019 – 2020.
Nella silloge, pubblicata a distanza di 6 anni da "Vite in cammino", è notevole, pur nella continuità, l’approccio alla realtà che appare dilatato verso orizzonti sociali e di denuncia delle contraddizioni del mondo in cui viviamo.
La parola, sempre protagonista, acquista un vigore confacente e adeguato alla rappresentazione delle situazioni umane e sociali di cui la cronaca non è avara.
L’opera è divisa in due parti: la prima di denuncia, la seconda aperta a problematiche esistenziali.
Si inizia con una poesia che fa riferimento alla lirica di Quasimodo “Alle fronde dei salici” in cui il poeta manifesta lo sbigottimento suo e quello di altri intellettuali di fronte alla barbarie della guerra. Nel contempo, però, ciò fu stimolo per un risveglio delle coscienze per cui non si poteva più rimanere indifferenti di fronte agli orrori delle dittature e del flagello bellico.
Così la Borghetto non si sottrae alla dirompente necessità di far sentire il proprio grido di dolore. Si fa, quindi, portavoce di un sentire che accomuna la sensibilità umana di molti.
La cronaca, truce e violenta, assurge a protagonista. Pertanto la voce di condanna e di sdegno diventa rude e impietosa. Quando la realtà arde di fuochi incontrollati, si potrebbe essere tentati di cercare rifugio nel nostro piccolo, indifferente medioevo. Quella realtà impone, però, di uscire dai gusci, di vincere le paure e di mostrarsi cittadini liberi e partecipi.
La rassegna degli orrori del nostro tempo sarebbe troppo lunga e l’autrice seleziona i più cruenti ed eclatanti perché non può chiudersi nella propria turris eburnea. Il poeta, per dirla con Carducci, non è un perdigiorno, ma l’artiere che non disconosce i mali e le sofferenze dell’uomo e la sua arte si nutre di umanità. E la nostra poetessa non si sottrae a questo compito.
In tale contesto immagini, espressioni, parole non debordano in sovrastrutture e lungaggini, ma, dritte allo scopo, esprimono la denuncia e la partecipazione con incisiva essenzialità.
Talvolta prevale lo sconforto: Allora davvero siamo “ l’impero alla fine della decadenza” / se novelli rabdomanti non faranno sgorgare / fiumi d’umanità inghiottiti da carsiche doline.
Ma anche nella dura caligine di fatti sanguinari e drammatici l’artista sa trovare parole di speranza: In ogni anfratto si accendono girasoli / ad illuminare la sua notte / i suoi sogni oscurati / a scaldare le tue lacrime / che alla fine saranno liberate (Madonna senza lacrime).
Viaggio di speranza, infine, quello delineato e intravisto nella bella poesia di chiusa Verso l’isola dei Feaci, simbolo di felice approdo dopo il travagliato percorso della vita.
Nella seconda parte del volumetto, intitolata Asincrone sincronie, il ritmo, come indica l’autrice, si placa e la poesia si apre più decisamente alla ricerca di verità e di luce. Meditate e suggestive si manifestano le riflessioni sul mistero della vita e sulla sua imperiosa bellezza. Così nella poesia Profumo di fresco germoglio una struggente tenerezza lega chi, alla fine del percorso terreno, guarda la fragranza dell’esistenza di chi ne intraprende il cammino e gli augura ogni bene per non interrompere quella filiera di affetti che lega le anime oltre l’estrema barriera della morte.
Le liriche si susseguono in una continuità di sentimenti forti e umanissimi, evidenziando ora il gioco aggrovigliato e misterioso della vita ora lo stupore, sorgente di amore e di poesia. Non mancano intense riflessioni sulla frammentata precarietà della vita e nel contempo si pone l’accento sulla necessità di trovare l’interiore forza di viverla fino in fondo, perché la grandezza e la dignità della persona impongono di perseguire un cammino di luce verso mete senza confini.
Poesia colta e raffinata, questa, i cui messaggi, alti e umanissimi, si distendono in versi che, liberi da schemi, trovano la loro forza espressiva e comunicativa nella intensità dei contenuti, nell’uso di un lessico coinvolgente e di strutture dove anche le pause grafiche sono eloquenti silenzi. Tutto denota una compiuta maturità umana e artistica, giustamente riconosciuta e apprezzata.
Ciò che, infine, l’autrice afferma della natura e del ruolo della donna, la quale riesce a fare della fragilità un’autentica forza, lo stesso si può dire della sua opera e dell’amore per la poesia che è, in fondo, il substrato vitale che percorre l’intera produzione.

RecensionecopertinaPER LOREDANA BORGHETTO
di Salvatore Spadaro

Eccomi... sono un tantino trepido, non più di tanto in verità, avendo respirato la salubre aria dei tuoi versi, a scrivere di te, amica mia. Già il titolo... già la foto di copertina... danno la cifra e lo spessore dell'opera, quasi un'epifania olistica e nirvanica annunciata dall'anima e dal vissuto dell'autrice.
È questo il biglietto da visita della poetessa Loredana Borghetto nella silloge "Tempi così e sincronie in volo" e... mi corre l'obbligo, ora che ho finito di leggerla e rileggerla e prima di scrivere modeste parole su di lei,... di fare un breve cenno sulla nostra conoscenza, avvenuta con gli auspici del comune mentore-editore Ciccio Urso, ad un forum di pellegrini-poeti, uno dei tanti, che raccoglieva e contaminava una varietà di anime dedite e amanti della poesia.
Ebbene, per empatia e quasi come un annusarsi fra sensibilità similari, mi aveva colpito la sua poetica profonda e la spontaneità della sua arguzia intellettuale al servizio della bellezza del suo animo fatto di poesia e per la poesia, poesia di sogno e di realtà, senza se e senza ma. Di recente ci siamo scambiati, come doni spontanei di stima intellettiva, due nostre pubblicazioni.
E son qui... dopo aver letto attentamente e con immenso piacere il libro, a provare a trasmettere, se ci riesco, le emozioni che mi son venute fuori dal fondo dell'anima. Non entro volutamente nel merito della tecnica poetica sopraffina della "nostra", poiché avrei da imparare davvero tutto e lei potrebbe essere la maestra. Per cui mi avventuro a far sgorgare sensazioni e moti psico-emozionali dentro la mia anima che hanno invaso i dintorni del mio mondo interiore... e non è facile.
Trovo difficoltà di fronte alla cura, quasi maniacale, in senso positivo, con cui Loredana costruisce e lega i suoi versi, che talora sembra rasentare la perfezione, derivata dal poderoso bagaglio culturale e professionale.
Sarei tentato di concludere, ché sento la mia inadeguatezza. Tuttavia è tale il crogiuolo di magie, suggestioni, percezioni, acrobazie letterarie, che vien fuori dalla lettura coinvolgente, che confesso di essere stato veramente bene e, man mano che sfogliavo le pagine, mi si riempiva di gioia il cuore e si colmava di beatitudine lo spirito.
Grazie, Loredana!
Siamo lontani, agli antipodi dello stivale, siamo nati e viviamo l'una all'estremo nord l'altro nel profondo sud, abbiamo radici e tradizioni culturali differenti, e pur la poesia unisce e vola ad unire spiriti diversi e cuori sensibili, che sono già aperti a contaminarsi di bellezza intellettuale e coinvolgimenti emozionali.
Continua così, continua a farci sognare sulle note dei tuoi versi incantanti, che sono musica e armonia, silenzi e grida, ma soprattutto amore per nuovi viaggi dell'anima che porteranno... dove, Loredana?
Al prossimo volo poetico, al prossimo sogno catartico!
La poesia non si ferma e niente e nessuno potrà fermarla! Leggere questo tuo libro è stata un'esperienza bella... da ripetere, se ci va.
Ciao, poetessa, mi sei entrata nel cuore! Un caro abbraccio.

LibriLe tue poesie, Loredana, sono proprio dei messaggi potenti che sferzano l’anima e fanno esclamare “guarda come ci siamo ridotti”. Sono visioni lucide di una realtà che ci sfugge di mano, di una vita che precipita negli abissi dell’indifferenza, se non anche nell’odio e nel male. Sento echeggiare grida di aiuto sussurrate con un filo di voce, quello che resta ad un corpo stanco che si scuote ancora prima dello sfinimento. Hai usato con maestria un linguaggio e uno stile variegati che tengono alto l’interesse per la lettura e le tue analisi severe, mantenendosi distanti da ogni forma di buonismo, non fanno sconti a chi volesse minimizzare i problemi. Sono temi affrontati con lucidità tagliente dalla quale emerge il dolore di un “non vivere” o di un modo di vivere ormai privo di linfa che ci circonda ma che in alcuni casi ci ha già contagiato. Da laconiche costatazioni sgorgano lacrime amare e la presa di coscienza di una deriva incontrovertibile. Così affiorano sentimenti di sconsolata contrizione nel momento in cui fai emergere verità sopite e la coscienza si rannicchia ammutolita come il cane nella sua cuccia dopo aver fatto un danno, consapevole del suo errore. La verità non fa sconti, la poesia però può lenire il dolore trasformando anche la miseria umana in una forma d’arte. Grazie per le tue profonde opere.
Vorrei aggiungere un breve commento alla seconda parte. Trovo che le perle che hai creato siano dei portali di accesso ad un mondo dorato dove ogni immagine si crea quasi in uno stato di coscienza superiore e ti culla e consola.

Paolo De Toffol

copertina"TEMPI COSÌ E SINCRONIE IN VOLO" di Loredana Borghetto
Fin da subito si entra nei suoi versi pregni di sconcerto nei confronti di un'umanità perennemente dolente, ma pure indolente, distratta, senza impegno e troppo spesso amorfa. Loredana Borghetto invece non tace, dal pulpito di questa silloge condanna il silenzio dell'ingiustizia.
L'autrice osserva l'uomo e il suo agire, ma appare comunque ottimista lanciando messaggi al limite tra utopia e illusione nei quali, nonostante tutto, ci invita a sperare ancora che egli possa redimersi.
Un'opera di rilievo che cattura, colpisce il lettore invitandolo a riflettere, riflettere sul serio!!
Una testo molto gradevole che consiglio.
Grazie Loredana.

RecensioneCara Loredana, ti confermo che “Tempi così e sincronie in volo” è stata una buona lettura! il libro è in realtà due libri, entrambi interessanti e carichi di vita. Del primo mi è piaciuto lo sguardo, non capita spesso di imbattersi in sguardi che vadano al di là della propria individuale, ristretta esperienza, sai bene che molta poesia si limita al periplo del proprio ombelico, si ferma alle sensazioni di un'epidermide circoscritta, e invece leggere di un interesse, di un allargamento alle vicende del mondo è già una cosa interessante, oltre che buona; poi tu apri con la citazione di una poesia di Quasimodo che ho amato molto, e alla quale forse devo la passione per la poesia; lessi per la prima volta “Alle fronde dei salici” in prima o seconda liceo, e mi colpì moltissimo; forse ci sono arrivato grazie alle traduzioni dal greco di Quasimodo, mi ricordo che ingenuamente anch'io provavo a tradurre i lirici greci e provavo a tradurre Catullo. C'era una poesia, forse per i morti di Maratona, non ricordo bene, che imparai a memoria. Forse di lì ho cercato le poesie di Quasimodo e mi sono fermato su quella in particolare. Mi è piaciuto riscontrare che certi avvenimenti della nostra storia recente, gli attentati in Belgio e poi in Francia, la guerra in Siria, certe vicende legate ai migranti, insomma la cronaca quotidiana, che rappresenta sempre una ferita, trovano accoglienza e motivo di creazione nel tuo sguardo. E che comunque, nonostante le ferite della storia, le batoste del quotidiano, il tuo spirito rimane rivolto alla speranza, a una visione che conserva un suo nucleo irriducibile di ottimismo: : ma il nostro sguardo / cerca ancora sempre / profumo di musica. Mi ritrovo molto in questa tua apertura sul mondo, su accadimenti anche molto lontani dai nostri confini. Sto sperimentando anch'io la possibilità di scrivere a partire da fatti di cronaca, ci sto provando, non so bene con quali esiti ma ci provo. Quindi i tuoi versi sono per me uno sprone a non lasciarmi scoraggiare dalle difficoltà. Anche la seconda parte del libro è molto interessante, perché pur restando legata alla tua vicenda personale, cogli una certa universalità delle situazioni, come in E' una consuetudine questo gioco, nella quale mi rispecchio fino in fondo e nella quale credo sia possibile rispecchiarsi per molti, per la maggioranza delle persone. Mi ritrovo anche in una perfetta coincidenza di sensazioni quando scrivi: Quando ti accade di vivere / ti avvolge il profumo struggente / del gelsomino... Ho apprezzato molto questi versi! e ancora di più questi: vivere le piccole imprese eroiche / del tempo ordinario / il risveglio di ogni mattina / le storpiate canzoni fuori tempo / le storie moleste come ronzio d'api... e potrei continuare a lungo con le citazioni. Mi riconosco e credo che molti si riconoscerebbero nei tuoi versi, e sospetto anche che il senso del successo di una poesia non risieda nel numero dei lettori (che comunque ti auguro più che numerosi!!!, anche se sappiamo che solo "ad alcuni piace la poesia"....), ma nella possibilità che il lettore vi si trovi a suo agio, vi si riconosca, ci si muova con piacere e con gioia. Per questo ancora grazie per il tuo prezioso dono!!

Paolo Polvani

foto libro Borghetto"Tempi così e sincronie in volo". Ho letto più volte il nuovo libro di poesie di Loredana Borghetto.
Uno sguardo fine ed acuto che scende col cuore dentro i nostri tempi, "Tempi così" di dilagante indifferenza, per far emergere emozioni, svegliare coscienze addormentate ed apatiche,
scuotere l'individualismo che abita le nostre vite.
La sua poesia è diversa, oserei dire non poesia, almeno nella prima parte del libro, in genere tendiamo a definire poesia anche un'immagine, una musica quando queste suscitano sentimenti di tenerezza o comunque sentimenti morbidi e malinconici, mentre i suoi versi non cedono alla logica di catturare facilmente l'attenzione del lettore, vanno oltre e proprio per questo hanno bisogno di una lettura approfondita
Loredana sa calarsi e fare suo il dolore del singolo e delle varie umanità, percepisce lo strazio di una madre davanti al corpo del figlio martoriato e ce lo racconta come una moderna "Madonna senza lacrime" ai piedi della croce.

Sa cogliere con raffinata ironia le contraddizioni del nostro stile di vita, portandoci a sorridere ai suoi:

"Per noi sputacchi di cibo in piatti gourmet
da deglutire con religiosa lentezza
come chi è colpito da afflizione
ostruttiva."
Nella poesia "Food".

Ma i suo versi asciutti e senza fronzoli, mai scontati e talvolta taglienti, si acquietano e si fanno dolci quando raccontano la bellezza del: "Quando ti accade di vivere" un invito alla gioia della vita, al sentirsi parte della natura alla positività e alla speranza.
Grazie Loredana di questo nuovo regalo, una nuova perla nello scrigno del mio cuore.

Rita Camillo

copertinaIl tuo libro ha, sì, un posto speciale nel mio cuore di amica e poetessa! Mi ha emozionato. L’ho letto alcune volte lasciandolo echeggiare in me qualche giorno…ed ora, finalmente, eccomi. Tu riesci a spaziare poeticamente in questi tempi difficili, in frangenti dolorosi, faticosi, spesso tenuti ai margini o, dopo , dimenticati… La tua voce è carica di un’inquietudine che stimola ad un senso di responsabilità affettiva, umana, sociale… e lo fai nel tuo stile sobrio, empatico, coinvolgente. Un libro prezioso!

Giovanna Menini

libriHo letto e riletto con curiosità ed entusiasmo la nuova raccolta di poesie della fine poetessa Loredana Borghetto.
In questa ultima silloge l’autore dimostra tutta la sua valenza emozionale e artistica; una silloge composita che, per decisione del poeta, ci viene presentata in due ‘tempi’: TEMPI COSI’ e ASINCRONE SINCRONIE.
Loredana pone a nudo l’anima e il cuore e utilizza il sistema della lente di ingrandimento e, con grande eleganza. Velare e svelare alcuni grandi temi che angustiano questa società, fragile e malata, senza alcuna frontiera né barriera.
Così, nella prima partizione dedicata in modo particolare al silenzio e alla indifferenza, grandi mali assai comuni del nostro tempo, racconta in ODORERA’ L’ERBA ‘(del) poeta stanco (che) cerca parole di requiem per quell’umanità sfregiata e … di corpi interrotti che trascinano il lutto … ’ poi ci regala PROFUMO DI MUSICA ‘noi fiori del vento … abbiamo perso l’ingenuità ma il nostro sguardo cerca … sempre profumo di musica’.
la denuncia delle lacerazioni che ogni giorno ci assalgono avviene con VITE
‘vite … raccontate sottovoce da un filo d’erba, da una goccia di pioggia, da una piuma, che per loro balla nell’aria’
In generale, la sua poetica asciutta ma essenziale, composta da un linguaggio variegato, tiene desta l’attenzione e l’interesse di chi legge.
Il lettore si ritrova circondato di vita e di aspettativa in un camino in cui Loredana lo tiene per mano accompagnandolo nel profondo dei suoi versi.
Colui che gusta attentamente questo prezioso libro non può non captare quanto la successiva partizione suggella la prima in un andare sciolto che vuole quasi ricucire gli strappi d’un mondo in grande difficoltà. Come dice l’autore nel presentarci la sua opera ‘non si intravede ancora un uomo capace di creare un mondo nuovo’ ma lascia la porta socchiusa a termini di salvezza, speranza e redenzione.
Anche questa partitura è caratterizzata da liriche di alto spessore, come d'altronde già detto. Menzione particolare per DONNA ‘Sei fragile come la neve che protegge il seme … aggrappata alla tua fragilità forte’ ma anche, NEI GIORNI DEI FIORI INDOLENTI ‘corri strade straniere verso l’odore amaro d’erba falciata …’
Senza dimenticare NON VOGLIO DIMENTICARE e ancora tutte le altre, senza volerne escludere alcuna.

libri di Loredana BorghettoLeggo poesia con la lentezza del bradipo, l’assaporo in momenti particolari del giorno preferibilmente al mattino, mentre sorseggio il caffè del risveglio, in stati d’animo particolari e cerco in lei l’emozione del momento, la riflessione dell’anima. La tua ultima raccolta ("Tempi così e sincronie in volo"), come le altre del resto, mi è molto piaciuta. Raccontare la realtà in versi penso sia difficile ma sei riuscita a farlo con quella sensibilità di donna che ti caratterizza lasciando in chi legge l’amarezza per un mondo che non ci appartiene più, ma anche la voglia di cambiarlo e la speranza di poterlo fare.
Poesia lirica o poesia della realtà? Questo e quello vanno benissimo, ma se devo scegliere scelgo la prima per le ragioni che ho detto all’inizio e rileggerò quei versi per 'sbrigliare i pensieri' 'correre la vita' ' scoprire l’eternità degli attimi'.

Lucia Garna

locandina

“E come possiamo ancora cantare…” (richiamando “Alle fronde dei salici” di S. Quasimodo) è l’incipit di questa raccolta, che pubblico a distanza di cinque anni da “Vite in cammino”. Cinque anni nel corso dei quali, riflettendo sulle mie opere precedenti, sono approdata alla conclusione che elusive parole in poesia poco o nulla dicono delle aberrazioni, delle paure e dell’indifferenza che attraversano la nostra epoca “impazzita”. L’unica via da percorrere oggi, a mio avviso, è quella di passare da un io lirico, a un noi che contenga ed esprima lo sconcerto, il dolore e, perché no, anche la speranza di questo tempo. Quindi il mio scrivere attuale, afferrando e proponendo immagini che vengono da un mondo altro rispetto all’interiorità, vuole essere uno sguardo sul presente, senza esuberanze liriche, vuole essere una poesia della realtà, che sia pensiero (prima che emozione) riflessione sulle cose, sui fatti… perché domani si sappia e perché oggi, forse, si capisca; una poesia che ci aiuti a riappropriarci della nostra umanità inghiottita in carsiche doline. Il lungo periodo di “scrittura in silenzio” ha rafforzato in me la convinzione che la poesia non va abbandonata, perché in questo presente lacerato e diviso è l’unica cosa senza confini, come scrive V. Pratolini (“La costanza delle ragione”) e anche perché, come afferma Tiziano Terzani (“La fine è il mio inizio”) soltanto la poesia può ridarci speranza, diventando una zattera con cui salvarsi o rinascere è ancora possibile.

Loredana Borghetto
 

Sololibri.net 18/05/20

recensioneRecensione di Federico Guastella

La notte oscura delnostro medioevo’ genera un grande disagio e, nel contempo, un orizzonte di aperture più o meno ampio. Mi riferisco con questo pensiero alla poesia di Loredana Borghetto, bellunese e già insegnante di lettere, la cui silloge Tempi così e sincronie in volo (Libreria Editrice Urso, 2020), in due sezioni, si snoda lungo il tracciato del negativo alienante dove l’essere umano si sente ormai bene in compagnia d’una “stretta” assuefazione.

I suoi versi, generalmente brevi e melodici, dai lessemi vigorosi e inusuali e mai monotoni o uguali, fanno anima e con un linguaggio inesauribile puntano lo sguardo sul malessere della società globalizzata. La parola esce fuori dal presente “spento” in uno scenario apocalittico, incrostato di dolore, da orridi incavi danteschi, da abissi labirintici che sono la vita in cui brancoliamo alla ricerca di un senso, di una via di fuga.

Si odono in ogni componimento voci atroci che sensorialmente si sedimentano in ogni fibra dell’io poetico, dal momento che ogni verso è vissuto e sofferto. Nell’ulissiade viaggio sono i mostri quotidiani, identificati nelle mode consumistiche e omologanti, di vacui beni, da indurre alla resa. Fantasmi che dominano per la competizione e sopraffazione che vorrebbero far cadere nel vuoto il discorso poetico.

Nel componimento Vite, pensieri e gesti si svolgono in un centro commerciale popolato dall’anomia di travestiti in contrasto alla genuinità del sentire:

“Vite preconfezionate / in vendita a prezzi stracciati / vite bulimiche impigliate / tra desideri da supermercato / vite dai pensieri corti come uno spot / svuotate in carrelli pieni di disincanto / vite che sfilano con una faccia / indossata per recitare una parte”.

Vi è uno svolgersi di fotogrammi inquietanti che provocano riflessioni sul fondamento stesso dell’esistenza: quella che si vorrebbe ritrovare insieme alla fiducia nell’altro e quindi, in ultima analisi, alla fiducia in stessi. Ha ragione Jung quando dice che la vita esige sempre d’essere riconquistata da capo. È dal buio delle incertezze che procede un cercare con profonda umiltà l’istante della chiarezza. Difatti, nel dialogo con sé o l’altro da sé (il “tu” / “noi” implicito o esplicito), Loredana Borghetto, rifuggendo dalla retorica, si rimette in gioco con il bisogno di scrutare “l’architettura sacra del cielo” e cogliere in una distensione dell’animo possibilità di vita.
Ecco, allora, un filo di speranza:

“Abbiamo perso l’ingenuità (forse) / ma il nostro sguardo / cerca ancora sempre / profumo di musica”.

L’inventività sta nel voler vedere un mondo nuovo con la consapevolezza che la guarigione è data dalla bellezza. Ciò significa che la poesia è visionaria; si distacca in modo vigile dalla realtà che angoscia e svela la dimensione salvifica e profetica della parola.
I dati opachi, brucianti e assurdi vengono allora illuminati da una luce trasparente che fuga le insidie:

“l’occhio s’aggrappa a un campanile / lontano aspettando un suono / che sia rivincita su arroganti fragori, / insegue un lembo di cielo che restituisca / anche una sola stella o una fascia di terra / dove ascoltare un canto ancora / in questa babele senza armonia”.

La realtà che delude non sacrifica la passione per la vita; per ogni fine c’è sempre un nuovo inizio vogliono dire i suoi versi; il negativo non si conclude in sé, ma si apre alla rivelazione d’una verità che possa essere. Là dove c’è un faccia a faccia col male, la paura alchemicamente si muta in saggezza che tende a costruire armoniose allegorie ‘in volo’.
L’appello lanciato col ritmo dell’anafora rivela la liberazione dall’assenza:

“Noi che volevamo portare il cielo in terra / noi che ci eravamo eretti a profeti / di una rinnovata umanità / noi che volevamo smuovere / dio dalla sua assenza / lasciamo falsi idoli / e mondi irrespirabili”.

Versi poco consueti, di questi tempi, versi con l’anima. Non riuscendo a sentirsi bene, anela a un cambio di prospettiva nella storia del mondo ed è allora che acquistano più rilievo i timidi e discreti momenti di idilli deliricizzati: il filo d’erba che sottovoce racconta storie di libertà, una goccia di pioggia danzante nell’aria, la lentezza del ruminare parole e pensieri, ali di libertà azzurra, la riscrittura del rapporto amoroso “oltre le ossessioni / di ogni tassonomia”.

Sono alternative possibili all’orrore e alla morte e che svelano di fra le nebbie e nubi ‘l’isola dei Feaci’, dove il sentimento è fondamentale (Verso l’isola dei Feaci chiude la prima sezione). La poesia di Loredana Borghetto, che costa un altissimo prezzo e porta lo stigma della fragilità, ricca e sicura si apre a tempi lunghi e lenti, profumati da teneri freschi germogli. I segni d’una strada trovata mescolati a quelli della crisi del post-moderno si possono più agevolmente riconoscere leggendo la seconda parte della raccolta.

La verità redentrice racchiude felicissimi attimi, sintagmi brevi nella grammatica del paesaggio rinnovato, fervide sensazioni se ci si lascia trascinare dalla corrente vitale:

“Quando ti accade di vivere / sei acqua senz’argini / farfalla posata sull’allegria di begonie / pesca carica di mille sapori / quando ti accade di vivere / non senti odore d’autunno / e anche nell’ombra scorgi / avventure nuove da correre”.

Una dolorosa speranza, colta tra gli allarmi e i sistemi d’una contemporanea odissea, si fa in fondo tensione comunicativa: l’autrice interroga la realtà e fissa l’ora di “favolose congetture” verso “altre delizie” del “qui” irrisolvibile nell’evasione che evita ostacoli e responsabilità. Dalla nera ombra del dolore si giunge così alla possibile ricostruzione del “piccolo mondo imperfetto”. La lirica Non chiuderti evoca un atto di liberazione dagli artifici della socialità e richiama a una conquista di spazi aperti che si dilatano nel pieno dell’universo interiore per irresistibile richiamo di salvezza. Come l’uomo dovrebbe essere, sottratto alle obbligazioni del banale. Là dove c’è più spazio c’è poesia in possibili mappe d’uscita dove ci si inoltra per riconoscere la differenza tra due opzioni: lo stilema dell’essenza e quello d’uno sterile vagabondaggio.

“Ogni buio ha un cuore di luce / e ogni luce ha un cuore di buio / non chiuderti dentro i confini / di una pagina o di un link / tu sei un libro intero / sei l’intero mondo”.

Tutta la cipria del mondo non potrà mai rendere candido e virginale il destino di chi ha dentro di sé l'orrore.
La poesia dovrebbe sempre, e sempre più, correre il rischio del "brutto", dell' "orrido vero", per dirla con Leopardi, e mettere in luce quel che sta dietro, in profondità.
Se il poeta è allora il "cercatore insonne", che ha in questi versi di Loredana le fattezze che ricordano anche L'Albatros di Baudelaire, allora quelle certezze poetiche sono più che mai il frutto anche di aver accettato assieme al "profumo di freschi germogli" anche lo stridio più amaro della vita.
Bellissime queste poesie Loredana Borghetto, complimenti!

Tommaso Cimino

Hai proprio ragione Loredana, bisogna scrivere del presente con tutte le sue sfumature di colore, non nascondersi più dietro false illusioni, ma abbracciare la realtà. Per quanto dura possa essere, la viviamo giorno per giorno e nessuno può sfuggire ad essa. Sei superlativa nel tuo comporre. Complimenti.

Salvatrice Motta

"E come possiamo ancora cantare...", il primo verso che fa presagire il prosieguo di una poesia che manifesta il degrado di un'umanità che ha perduto il suo senso e i cui versi toccano l'animo e lo pongono in attesa.

Francesco Giuliano

La realtà viene spesso incipriata, purtroppo, e questo non porta a migliorare ma a commettere sempre gli stessi errori, come canta Battiato "e siamo esseri immortali, caduti nelle tenebre, destinati ad errare". La Poesia è uno spiraglio di luce, così come l'Arte, è una forma di Amore, che serve a farci riflettere, che ci porta a VEDERE, vedere dentro, vedere oltre. INNERES AUGE. Bellissime poesie, che possano unire i nostri cuori.

Miriam Vinci

... 'Veli a proteggere cocci
d’umanità in attesa'... 'Cercatore insonne di certezze porti lo stigma di una fragilità antica'... brava Loredana... animo sensibile... che metti a fuoco e in luce la vera essenza della vita... che non finisce qua... ma va oltre... continua sempre così... e... ogni cosa ti e ci rallegrerà sempre...

Corrado Bono

Bella copertina e titolo felice!

Felice Serino

Aspettavo e speravo arrivasse Loredana Borghetto ed eccola con "Tempi così e sincronie in volo".
Contenta di ritrovarla mi soffermo ad osservare la copertina del suo libro dove una figura si libra nell'aria... forse a sollevarla è la voglia di leggerezza, di libertà, di vivere, di emergere dal silenzio del nulla o magari è il vento a sballottare il corpo impotente di chi è improvvisamente travolto dalla tempesta!
I colori sono offuscati e non per colpa della nebbia a cui sono ormai abituata... è come se cenere si sollevasse dal terreno spolverizzando un corpo che di umano ha ben poco. L'immagine raffigurata sta spiccando il volo o è in procinto di posare i piedi per terra? Sono curiosa di scoprirlo.
"E come possiamo ancora cantare in queste notti di musica spenta”…
Già i primi versi svegliano quella piccola parte di guerriera che alberga in me... mi sento impotente mentre sento riaffiorare voci dall'abisso e migliaia di occhi increduli attendono ancora risposte... corpi ignudi e senza più lacrime ridotti in cenere dalla superbia sterminatrice che nulla ha di umano. Mi chiedo cosa posso ora io affinché "veli di cipria" non coprano giorno dopo giorno l'orrore di quelle " anime arrese".
Mi alzo in piedi ed immagino di librarmi in volo mentre grido ad alta voce... soffio con tutte le mie forze per sollevare quei "veli di cipria", per svegliare un'umanità dormiente,per essere vicina a chi è succube di bullismo sempre più incisivo, per cancellare l'arroganza e la superbia di chi crede di avere sempre ragione, di essere sempre nel giusto... sollevo quei " veli di cipria" affinché il giorno della memoria sia ogni giorno della nostra vita senza mai arrenderci, senza mai dimenticare... No amico mio, non posso non devo, per la tua pace e per la mia io non dimentico.
Complimenti Loredana... incisivi, decisi e forti i tuoi versi che portano alla luce "verità abbandonate”.
Aspetto con te che "il profumo di freschi germogli… giunga sottovento”. Io ci sono!

Carmela Di Rosa

Come dice il poeta Miguel Hernández nel carcere prima di morire, imprigionato dai franchisti spagnoli per zittirlo dei propri ideali "...hay un rayo de sol en la lucha que deja siempre la sombra vencida..." – “…c’è un raggio di sole nella lotta che lascia per sempre l'ombra sconfitta" .
La poesia ci aiuta e aiuta guardare e a vedere, con la sensibilità dell'ascolto e dell'attesa meditata ... nei versi di Loredana sento la speranza, consapevole delle ombre del vivere. Grazie.

Sara Casal

Che gradita sorpresa cara amica, trovarti fra queste pagine, e chi se non tu...? Chi, come potremo cantare di cotanto senso artistico se non di te Loredana, donna meravigliosa, persona speciale, anima altamente sensibile e ricca di profonde ricerche, analisi, scavi introspettivi, al punto di guidare tutti noi a riflessioni profonde, a scavare insieme a te nel nostro profondo.
Non amo parlare di me e rapportare i miei pensieri con quelli altrui, ma lo scorso anno scrissi un brano (non lo chiamo poesia) dal titolo : “Minatore di sentimenti”.
Oggi appena ho aperto, un po’ in ritardo, ho subito notato nelle tue parole e soprattutto, in ciò che espliciti, successivamente, un’assonanza e una vicinanza di pensiero con te che certo tu esprimi con la forza magistrale della tua arte che ti eleva alla sacralità della poesia.
Non commenterò i tuoi versi, che peraltro lasciano incantati, voglio fare solo poche considerazioni che spero siano condivise da chi legge.
Noi tutti, e ognuno nella sua peculiarità, siamo “miniera”, che racchiude, allo stato grezzo, risorse preziose e rare e siamo tutti minatori.
Nel corso della nostra vita siamo intenti a scavare sempre più in profondità per estrarre i beni che fanno il nostro benessere.
La tua lungimiranza va oltre il tuo “io” e anzi con le tue liriche cerchi e ricerchi spunti di congiunzione e di apporti personali per interagire con l’umanità in cammino verso la conquista della ragione e itinerante verso i paesi della mente, non solo del cuore, e anche se restiamo appesi solo a una “zattera” l’approdo dovrà avvenire su terre di pace, di consapevolezza, di mani protese ad accogliere.
La strada maestra è sodalizio di cuore e di mente e la poesia può, di certo, spargere i semi perché entrambe germoglino e fioriscano nell’umano essere e divenire.
Un degno plauso a Ciccio Urso e al suo staff editoriale, per la magnifica copertina del libro che ben racconta lo slancio di una figura, protesa verso l’alto, verso la luce che salva.

Mariapina Astuni

Complimenti a Loredana Borghetto che ritorna con versi stupendi ad impreziosire la meravigliosa collana di Libri di-versi. E complimenti sempre al caro Ciccio Urso per la passione e il grande impegno dedicato a questa stupenda avventura, diventata ormai una bellissima realtà a supporto di quanti amano davvero la Poesia. Buon lavoro Ciccio! E complimenti a tutti!

Pietro Vizzini

Poesia profonda, ermetica ma non troppo, quel tanto che basta, e non poteva essere altrimenti, traendo ispirazione dal grande Quasimodo; versi belli che ho trovato piacevoli alla lettura. Complimenti alla brava poetessa.
La copertina mi piace molto, dona un senso di libertà, anche i colori s' intonano molto con la poesia. Complimenti anche al grafico.

Grazia La Gatta

“Come possiamo cantare…” All’inizio un “Noi” che sa di popolo, di disperazione collettiva, mutuato già dal Salmo 136 per gli Ebrei deportati in Babilonia che non vollero cantare lontani dalle loro case da Quasimodo nella sua magnifica Poesia per sottolineare l’impossibilità di qualsivoglia “Canto” per descrivere gli orrori della II guerra mondiale.
È un “Noi” usato per dare più forza all’impossibilità per i popoli e i poeti di abbandonarsi al canto, alla scrittura o a qualunque espressione artistica per narrare efficacemente le tragedie che continuano a consumarsi in mare;:urlo di dolore silenzioso, dubbi sugli dei caduti (un Dio che ci ha creato o da noi inventato?), un luogo dove persino le madonne restano mute versando lacrime asciutte… Come possiamo noi cantare” ci viene da ripetere urlando! Di grande efficacia le delicate metafore: la cipria sulle anime per coprire l’orrore profanatore anche dei cieli, i veli per nascondere/proteggere una Umanità che sembra priva di aneliti di redenzione! È un versificare colto intriso di un lessico aulico e ricercato (timidi sistri stingono suoni ubriachi, un tempo scontornato, stigma di una fragilità antica) ma nello stesso tempo musicale, è poetare ordinato e cesellato ma pregno di passione di grande impatto comunicativo. Molto bella e significativa la copertina, una persona pronta per il volo che troverà ali e sincronie nel cielo verso il sole! La speranza nonostante la fa da padrona! Complimenti Loredana!

Nina Esposito

Loredana sorprende sempre col tratto della sua penna comandato dal cuore e dalla mente. Brava Loredana mi viene da dire e ancora una volta un bravo per la scelta e la realizzazione della cover.

Carlo Sorgia

Ho appena letto un canto accorato sotto le ali della bella Poesia della Poetessa Loredana Borghetto.
Versi intensi intrisi di realtà, ieri e oggi a confronto nello specchio d'un tempo che va e lascia indietro cose belle o brutte: d'altronde come i nostri tempi. Complimenti!

Anna Scarpetta

Bellissima arte, un sussurro dell'universo ! Complimenti vivissimi a Loredana e complimenti a voi per la bellissima copertina.

Juljana Mehmeti

SUGGESTIONI sulla poesia "Anime arrese". I poeti appendono le cetre e sospendono i canti di fronte al dolore umano (“E come possiamo ancora cantare”). È il lamento del poeta avvilito di fronte alla malvagità umana che saccheggia i sentimenti più intimi dell’animo gelosamente custoditi. Eppure in questo delirante palcoscenico si erge il canto poetico composto da Loredana in tutta la sua “sacra architettura”. Proprio quando l’uomo si sente abbandonato e sommerso dalla disperazione, esplode la poesia e mostra il suo trionfo sull’inverecondo orrore.
Trionfa l’arte poetica e si ricompone il paradiso perduto. All’umanità oppressa e provocata da presenze malefiche che hanno profanato l’architettura sacra del cielo, risponde la poesia. Con espressioni forti di dolore si piange il tempo scontornato ma si coglie il proposito di far emergere nel cuore di tutti i lettori la nostalgia del Bene, un desiderio di luce più forte di qualsiasi provocazione malvagia. Le notti di musiche spente, il vuoto lasciato da divinità cadute, i luoghi dell’abisso, le azioni senza aneliti di redenzione, in un susseguirsi sconvolgente di climax ascendenti, sembrano indicarci il baratro dei valori, ma è proprio da questo luogo oscuro, si staglia vigorosa e potente la nostalgia della gioia e della libertà perdute.
Il linguaggio della poesia di Loredana ci immerge senza sconti nella consapevolezza dell’essere divenuti schiavi di passioni malsane, ma è pur il linguaggio della poesia, è il canto che si erge ed urla la sua presenza e l’appartenenza a tutta l’umanità. Il testo se da una parte apre a dure riflessioni, d’altra parte scatena il senso della nostalgia dell’Amore. L’arte poetica non si inabissa, sprofonda per rinascere e risuonare ancora di canti.
Grazie Loredana.

Maria Antonia Forte

Ho sempre apprezzato la tua forza poetica espressa già in altre raccolte di contenuto più intimistico.con quest'ultima,Loredana, hai dimostrato di saper trattare con altrettanta elevata ispirazione temi di valenza sociale ed universale.primo premio meritatissimo.complimenti.grazie per gli affettuosi saluti che ricambio di cuore.

Maria Grazia Restuccia

 
Borghetto LoredanaNata nella “Marca Gioiosa”, laureatasi in Lettere presso l'Università di Padova, vive in provincia di Belluno dove ha insegnato per molti anni in un istituto superiore del capoluogo.
Donatrice di voce presso il CILP (Centro Internazionale del Libro Parlato) di Feltre, registra testi di vario genere (anche scolastici) ad uso di non vedenti, ipovedenti e dislessici.
Le sue poesie sono state più volte segnalate e/o premiate da varie giurie. Si è classificata nei primi posti del Concorso “Libri di-versi in diversi libri” bandito dalla Libreria editrice Urso, presso la quale ha pubblicato le raccolte “Anch’io sento quel canto” e “Vite in cammino”.
Ha seguito e segue l’attività della Libreria Editrice Urso “a favore della circolazione della poesia in varie città d’Italia, sintonizzandosi poeticamente con i più svariati argomenti, nelle condizioni più insolite, anche per strade, piazze”, come ha scritto l’editore Francesco Urso motivando l’assegnazione della prestigiosa targa da lui ideata. Partecipa a varie iniziative proposte da noti poeti e/o gruppi poetici, attenta a cogliere i segnali di innovazione nella poesia attuale per adattarli alla sua personale sensibilità.
CON OCCHIO POETICO COME STILE DI VITA

Si dice che l’uomo prima di parlare abbia cantato e che prima di scrivere abbia fatto “Poesia”!
La parola ha origini antichissime e reca in sé il significato di: “fare, creare… con entusiasmo; enthousiasmòs = en + theo = con Dio dentro di sé, quindi da ispirazione divina”.
La prima testimonianza storica di Poesia scritta, risale a più di 4300 anni fa: “La Signora di tutti i Me”. Un’ode alla dea Inanna, composta e firmata da Enheduanna, figlia di re Sargon, sacerdotessa del tempio di Ur. È la prima testimonianza di uno scritto in cui per raccontare i propri sentimenti, la Vita, la religione… si ricorre ad un linguaggio fatto di rime, strofe, giochi di parole capaci di gestire e semplificare le difficoltà quotidiane, giocare con esse, trasformarle in un contenitore di emozioni, in una sorta di catarsi.
“… Io colei che qualche volta si sentì trionfante/ fui cacciata dal santuario/ come una rondine/ mi fecero volare dalla finestra/ e la mia vita si consumò…”
Questo l’incipit del componimento. Da allora la poesia non ha cessato di essere “dono degli dei” per usare le parole di Paul Valery; “mezzo per portare in superficie un senso assente” (Maurice Blanchot); “prodigioso distillato di senso da ordinari significati” (Emily Dickinson); trasalimento d’animo che sposta più in là orizzonti e rivela aspetti impercepibili; intervento oculistico che asporta la cataratta dell’abitudinarietà e ci apre gli occhi; navigazione dentro l’anima che non è meno vasta del mondo ma che col mondo stesso che riusciamo a comprendere coincide; commutatore di bande che fa apparire sul nostro schermo interiore quello che pur essendo sotto gli occhi di tutti non si riesce a vedere. È Musa da accarezzare e corteggiare con mille piccole invenzioni combinando parole per regalare lo stupore/sentore di piccole scoperte come l’aria fresca sul viso che giunge dall’apertura di una finestra, il dolore di sbattere contro un porta chiusa… segni, cicatrici, vissuti personali ma anche immaginati ed empaticamente negli altri percepiti. Barra di timone è capace di imprimere alla Vita una direzione improntata alla bellezza, alla libertà espressiva e comunicativa e alla fiducia in sé stessi; chiave insostituibile e preziosa, ci fa entrare in contatto con l’interiorità e l’invisibile e ci aiuta a viverli e ad esprimerli in maniera creativa contribuendo a farci ritrovare quel senso di meraviglia che perdiamo dall’infanzia; scava nel nostro cuore consentendoci di provare a lasciare un segno che servirà per il resto della nostra esistenza.
Oggi più che mai la Poesia può salvare la Vita dal dilagante senso di noia, disgusto e malinconia.
Si renderebbe più bello il mondo se iniziassimo a vedere la Poesia come modus vivendi, come comunicazione normale e non eccezionale, come cammino nel mondo in punta di piedi e con occhi sgranati senza calcare rumorosamente i tacchi con pensieri e discorsi prosaici; la lettura, ma anche l’interpretazione/declamazione dei versi dei grandi ci aiuterebbe a meglio apprenderne regole, “magie” e “giochi”, arricchirebbe il nostro contenitore poetico che si riempie di tutto quanto alberga nella mente finché non diventa naturale comporre noi stessi dei versi.
La Poesia fornisce i suoi ingredienti ma siamo noi a renderli unici proprio come facciamo quando cuciniamo seguendo la ricetta di un grande chef.
“La poesia è grazia, possibilità di staccarsi per un po’ dalla terra e sognare, volare, usare le parole come speranze, come occhi nuovi per reinventare quello che vediamo”. (Monica Vitti)

 

Nina Esposito
Presidente della nona edizione del Concorso
“Libri di-versi in diversi libri”

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poesia di Loredana Borghetto
Salvatore Zagarella interpreta la poesia "Cellule malate" di Loredana Borghetto CLICCA QUI

poesia di Loredana Borghetto

Poesia di Loredana Borghetto

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QUEST'OPERA È STATA SELEZIONATA
NEL CONCORSO LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
IN MEMORIA DI NUCCIO CARUSO
EDIZIONE 2014-2015

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Loredana Borghetto
VITE IN CAMMINO
POESIE
2015,
8°, pp. 56
Collana
ARABA FENICE n. 176
10,00acquista
ISBN
9788869540066

 

Desidero proporre, anche per questa raccolta, una possibile chiave di lettura per “iniziare” al viaggio tra le mie poesie chi vorrà intraprenderlo.
Continuano ad essere oggetto della mia indagine poetica le tematiche esistenziali, senza freddi cerebralismi, mediante richiami ed evocazioni, immagini e ricordi che vengono dall’esperienza, con l’intento di trascenderli e trasformali in riflessioni più ampie.
Snodi cruciali dell’esistenza, persone che hanno incrociato o intrecciato i loro giorni con i miei, paesaggi del corpo e dell’anima vengono recuperati come cassa di risonanza dell’esistere, diventano la cartina di tornasole da cui scatta l’auscultazione della vita nella sua dimensione diacronica. Ispirazione memoriale, quindi, per cogliere qualcosa di più del segreto in cui è calata l’avventura dell’uomo pellegrino sulla terra.
I “frammenti di vite” di “Anch’io sento quel canto” diventano così, in questa raccolta, “vite in cammino”. Dall’inconsapevolezza alla consapevolezza; dall’infanzia vissuta nell’ingenuità tra fate e perline o sacrificata sull’altare di Moloch, all’infanzia ricordata con i suoi campionari di promesse mancate o perdute, come quel palloncino che, scappato di mano, balla col vento, passando attraverso le corte ore della fanciullezza e della gioventù scandite da aneliti di libertà, smarrimenti e paure, desideri di partenze verso mondi altri alla ricerca di una patria.
È un viaggio a ritroso verso le prime luci del mattino e quei giochi che sono terminati al tramonto di un giorno e di un’età, nel presagio di un inevitabile declino.
Cercando e componendo frammenti di passato, riaffiorano ricordi grazie ai quali scopriamo qualcosa in più del deserto in cui è calata la nostra vita e ci riconosciamo noi stessi “ricordo”.
Alla fine il pellegrino-navigante arriva al suo porto, tenendo stretto quel poco che ha salvato dalle onde impazzite e torna nell’utero caldo dell’altra madre che tutti accoglie.
E mentre ci addentriamo in sentieri incerti, tra presenze e assenze, presente e passato, sogno e realtà, luce e ombra la suggestione del negativo, talora molto forte, lascia il posto a spiragli di salvezza perché, come scrive Eliana Olivotto, “in ogni dualità prevale sempre l’apertura alla speranza, alla positività della vita”.

Loredana Borghetto

Libri Borghetto

Le tue poesie, Loredana, sono proprio dei messaggi potenti che sferzano l’anima e fanno esclamare “guarda come ci siamo ridotti”. Sono visioni lucide di una realtà che ci sfugge di mano, di una vita che precipita negli abissi dell’indifferenza, se non anche nell’odio e nel male. Sento echeggiare grida di aiuto sussurrate con un filo di voce, quello che resta ad un corpo stanco che si scuote ancora prima dello sfinimento. Hai usato con maestria un linguaggio e uno stile variegati che tengono alto l’interesse per la lettura e le tue analisi severe, mantenendosi distanti da ogni forma di buonismo, non fanno sconti a chi volesse minimizzare i problemi. Sono temi affrontati con lucidità tagliente dalla quale emerge il dolore di un “non vivere” o di un modo di vivere ormai privo di linfa che ci circonda ma che in alcuni casi ci ha già contagiato. Da laconiche costatazioni sgorgano lacrime amare e la presa di coscienza di una deriva incontrovertibile. Così affiorano sentimenti di sconsolata contrizione nel momento in cui fai emergere verità sopite e la coscienza si rannicchia ammutolita come il cane nella sua cuccia dopo aver fatto un danno, consapevole del suo errore. La verità non fa sconti, la poesia però può lenire il dolore trasformando anche la miseria umana in una forma d’arte. Grazie per le tue profonde opere.

Paolo De Toffol

recensioneGentile Poeta Loredana Borghetto,
ho letto - e riletto – i suoi due libretti di poesie: “Anch’io sento quel canto” e “Vite in cammino”.
Quando la Natura arricchisce una personalità femminile – come la sua – della capacità di vibrare al giungere di sentimenti e di emozioni, le parole perdono la colloquiale quotidianità per dire altro.
I suoi sono versi di senso quasi metafisico che implodono, raggiando, come linfa vitale, nei reticoli dell’anima fino a raggiungere le essenze profonde dell’umano esistere. Lo stupore nasce dalla universalità del suo mondo poetico da un lato, e dall’altro dalla scansione precisa di ogni singola percezione che, come vomero impietoso, conficca il suo acciaio fin dentro le radici dell’essere, dalle quali esondano inquietudini, apprensioni, angosce, ma anche leggeri sorrisi e distese serene. Inoltre – con una tecnica artistica compositiva di rara potenza – il verso, nei suoi punti forti, non corre fluido, quindi passeggero, ma si “inchioda” in una contrapposizione di vocaboli che stupisce il lettore e lo costringe a bloccare la propria attenzione per assimilare il “corto circuito”, nel mentre le scintille dello scontro perforano la superficie dell’intuizione in imprevedibili sommosse d’equilibri.
Leggere i suoi versi è stata per me una cavalcata ad ostacoli, un susseguirsi di respiri mozzi, un crescendo di tensione emotiva a volte placata dal finale risolutivo, a volte “impiccata” in una tragica angoscia: poesie d’avventura, in un incontro all’arma corta capace di cavare dal cuore del lettore il grido d’una umanità dolente se pur nobile ed eroica per non voler soccombere.
Poesie intense e originali, destinate a lasciare il segno non di languori romantici, ma di incisioni sulle carni dello spirito, tanto che, a libro chiuso, costringono ad una profonda meditazione di ripensamenti. E di ciò le sono debitore con l’umiltà del mio “grazie”! Donna forte, decisa, Valchiria di wagneriana memoria, ma, nel contempo, fragile perché tenera e soffice, forse desiderosa di un abbraccio che l’accompagni, come due mendicanti della Bellezza, verso quell’orizzonte infinito che trapela, così disperatamente sperato, nei sogni del suo poetare. Con stima e ammirazione. 

Luigi Gentilini

12/10/2018

copertinaDesidero dedicare un enorme ringraziamento a Loredana Borghetto che da tempo mi ha donato due sue opere.
Oggi inizio con "Anch'io sento quel canto", la sua prima pubblicazione, edita presso la Libreria Editrice Urso nel 2014.
In questa raccolta esce un'autrice autentica, vera; una Loredana che da sempre mantiene intatta una riservatezza innata, coltivando la poesia come genuino "vizio" che disseta l'anima, e gli animi.
Poesie che la scrittrice ama definire "brandelli di vite", dalle quali attinge attimi a cui accosta immagini naturali, ma al contempo ruggenti!
Lo spessore di questo volume è davvero notevole, non tanto per il numero di pagine, ma per il suo incommensurabile contenuto artististico, per cui lo consiglio davvero a tutti coloro che amano leggere in versi e non.
Grazie.

Gisella Canzian
Lamon (Belluno) 5 marzo 2019

per Loredanarecensione“Anch’io sento quel canto”
Un canto che la poeta Loredana Borghetto ci fa sentire quando coi suoi versi ci accompagna dentro i suoi pensieri e alle sue riflessioni, con le sue lucide e sensibili analisi dell’animo umano, delle sue paure e delle sue speranze. Quando ci porta dentro albe e tramonti, primavere ed inverni reali e metaforici, dentro i quali si snodano vite, “Vite in cammino”, appunto, piene di dolori e gioie, di giovinezze spregiate e perdute. Di sogni disillusi ma aggrappati all’amore, l’amore di una madre, amore per chi ci cammina accanto, amore per la vita di ogni giorno che nasce su un mondo bello e difficile e che ci porta sempre più lontano dai giochi dell’infanzia verso il tramonto.
Parole, come note di una musica a volte dolce, a volte amara, spesso graffiante e disillusa ma mai priva di speranza.
Opere ricercate e raffinate, dove ogni parola è lì dove deve stare e dove si può tornare una volta e un’altra volta ancora, perché ogni rilettura ci dona qualcosa di nuovo.
Grazie Loredana.

CONSEGNATA UNA SIGNIFICATIVA TARGA DELLA MEMORIA A LOREDANA BORGHETTO
il 18 marzo del 2017. Questo tipo di riconoscimento viene dato ad alcuni poeti che diffondono poesia nel territorio, e la stessa targa è espressione di questo volontà di vedere più poesia nella prosa quotidiana.

Targa

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articolo

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13 maggio 2016

 

COSA BOLLE IN...BIBLIOTECA?
Programma ricco e tutto da scoprire per i mesi di maggio e giugno 2016!
TUTTA LA COMUNITÀ DI "Libri di-versi" con LOREDANA BORGHETTO!
Il libro di versi "Vite in cammino" di Loredana Borghetto, nostra poetessa di "Libri di-versi in diversi libri",
apre gli incontri in Biblioteca a Chies d'Alpago (Belluno) sabato 7 maggio!!!
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copertina

OLTRE IL MIO SMARRIMENTO

Dubbi sciamano dagli angoli
più remoti dell’anima
si aggrappano alle pareti
della mente
mi spogliano senza pudore
e poi scivolano via
senza risposte.

Mentre odo lo schianto
dei sogni
frugo oltre il mio smarrimento
e vedo rifiorire
innocenze
che schiudono promesse
brevi di pace.

Questa la vita
cercare il suo respiro
affannato
fra l’intrico di edere
che soffocano la mente.

Il cammino: ricerca incessante attraverso un faticoso viaggio a piedi scalzi, a mo' di pellegrinaggio. Questo il filo conduttore, a me sembra, della raccolta, bene evidenziato dall'intrigante immagine di copertina. E anche noi vogliamo inoltrarci con l'Io poetico, partendo dai dubbi che rendono concreto il suo paesaggio interiore: svestono senza pudore certi interrogativi, volano via senza briciole di risposta. E' l'inquietudine del vivere, il suo enigma e anche la posizione più disincantata. Particolare è l'intensità espressiva nella sua essenzialità, specialmente quando, in modo sorprendente, si vorrebbe trovare qualche possibilità, qualche appiglio pur nella precarietà del vivere. Complimenti di cuore, dunque, alla nostra cara Loredana per questa sua poesia di dolore e d'amore.

Federico Guastella

 I VIDEO RICORDO DI “LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
EDIZIONE 2014/2015 in ricordo di Nuccio Caruso

https://youtu.be/PWY1l8Plkoo

In questo video Francesco Urso, editore e promotore del Concorso, ufficializza il secondo posto (nella quarta edizione del Concorso) della poetessa Loredana Borghetto di Sedico (Belluno).
E pensare, ha appena detto l’editore, che Loredana s’era classificata terza nella precedente edizione e in questa del 2014/2015 al secondo posto...
Maria Restuccia, già presidente di un’edizione precedente del Concorso e in quest’anno membro della Giuria presenta la poetessa al numeroso pubblico presente, descrivendo come “vite in profondità” quel che è la pubblicazione realizzata e che ha come titolo ”Vite in cammino”.
Alla poetessa Loredana vengono consegnati la pubblicazione avuta in premio e inoltre un pacco di libri da lei scelti nel catalogo della Libreria Editrice Urso.
Ci ritroviamo all’interno del Salone Eventi del Ristorante-Pizzeria “Rustico”, in Via S. Lucia, 52 ad Avola (Sr).
Loredana Borghetto legge la sua poesia compresa nel volume.

Video di Liliana Calabrese Urso, a perenne ricordo di quanti c'erano, nonché di tutti gli altri amici e poeti sparsi per il mondo, che non potevano esserci, ma anche di monito per quanti potevano esserci, e non ci furono.
Della serie “ACCADDE AD AVOLA IL 22 MARZO DEL 2015”
Vai alla nostra playlist di “Libri di-versi in diversi libri” per vedere gli altri filmati: https://www.youtube.com/playlist?list=PLzsmMXJh3TIPjVBUkjPpM59oom6zFBJnS

 

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recensione

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Continuano le presentazioni dei libri su cui con molto impegno abbiamo lavorato nel nostro concorso "Libri di-versi in diversi libri" (che come forse saprete si conclude con il premio di una diversa pubblicazione per ciascuno dei poeti selezionati e il premio di cento copie di un suo libro di poesie al primo), e ci fa davvero piacere che si presti attenzione a Loredana Borghetto e ai suoi versi, sempre vicini e presenti in tutte le emozioni delle nostre diverse vite in cammino...
Abbiamo avuto opportunità di verificare questo ogni volta lei ha letto in pubblico a noi i suoi versi (a Brescia, ad Avola, a Vicopisano), cercando con tutta se stessa di immedesimarsi nelle situazioni più diverse.
...Al di là del fatto che si è piazzata per ben due volte entro i primi tre classificati!
Brava Loredana!

articolo


Avola 21 marzo 2015, i poeti e gli amanti della poesia festeggiano la tredicesima edizione di “Dalle otto alle otto” nel salone del Ristorante “Rustico” di Avola. Loredana Borghetto legge una sua poesia tratta dal libro “Anch’io sento quel canto”, realizzato a conclusione della terza edizione del Concorso “Libri di-versi in diversi libri”. La poesia si intitola “Madonna” ed è questa qui:

MADONNA
Con le mani intrecciate
sul ventre svuotato
sente ancora
nelle sue viscere
i moti segreti
di quel figlio
caduto sul calvario
della follia.

Statua immobile
con il cuore più nero
dei panni che
l’avvolgono
si chiude nel sepolcro
della sua casa
tra i rovi
del suo dolore.
Custodisce attimi
di vita
mormora brandelli
di preghiere
scontando il peccato
di vivere.

Video di Liliana Calabrese Urso a a perenne ricordo di quanti c'erano, nonché di tutti gli altri amici e poeti sparsi per il mondo, che non potevano esserci, ma anche di monito per quanti potevano esserci, e non ci furono. Non è facile operare, come ci piace, con pochi mezzi e senza finanziamenti pubblici, e, per di più, con l'ostracismo becero del perbenismo culturale di provincia. Eppure, in quella nostra solita dimensione nazionale di partecipazione e condivisione, ci sentiamo felici per quel che lasciamo nei ricordi di ciascuno dei partecipanti. Sosteneteci e, soprattutto, condividete! Della serie “ACCADDE AD AVOLA IL 21 MARZO DEL 2015” Vai alla nostra playlist per vedere gli altri filmati: https://www.youtube.com/playlist?list=PLC04A78C1734BBE51

LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
LE RAGIONI
DEL NOSTRO CONCORSO

Questo concorso, come il precedente "Inchiostro e Anima" è nato su Facebook, utilizzando virtualmente e virtuosamente questo strumento per comunicare in tempo reale.

UNA SOCIETÀ DI POETI

Noi tutti, assieme a tanti altri, crediamo possibile una società di poeti e crediamo inoltre che la poesia sia fondamentale per pensare la vita e sognare un altro modo di vivere.

Ideatore e organizzatore del Concorso: Francesco Urso

La commissione giudicatrice dell'edizione 2014-2015 è presieduta da MARINELLA FIUME, è composta da: Salvatore Di Pietro, Liliana Calabrese, Fausto Politino, Giovanni Manna, Mia Vinci, Maria Restuccia, Luigi Ficara, Antonino Causi, Nino Muccio, Francesca Corsico, Benito Marziano, Mary Di Martino, Lilia, Marco e Francesco Urso, con in aggiunta i tre poeti vincitori delle tre precedenti edizioni: Manuela Magi, Giovanni Catalano e Maria Chiara Quartu.

PREMI INUSUALI!
LIBRI
...
Nell'intenzione di accogliere la poesia del maggior numero di concorrenti, l'editore Francesco Urso ha voluto riservare a ciascuno autore selezionato dalla Giuria il premio di una pubblicazione, impegnandosi a farlo al momento del Bando per un numero massimo di cento autori (Quarantotto sono stati gli autori risultati idonei nell'edizione 2014-2015).
Ogni pubblicazione avrà una differente copertina.
Nel contesto di questa logica esaltantante in sé la scrittura, l'editore ha voluto riservare ai primi tre poeti selezionati premi particolari (cento copie di un proprio libro al primo classificato e omaggi di libri della Libreria Editrice Urso al secondo e terzo classificato).
In questo concorso vengono banditi pergamene, coppe, medaglie e trofei vari, così come vengono rigorosamente esclusi finanziamenti pubblici e sponsorizzazione estranee.

Si ringraziano quanti hanno con noi condiviso l'esperienza (giurati, poeti e chiunque faccia eco alla presente iniziativa).

 

Libri di-versi
QUEST'OPERA È STATA SELEZIONATA
NEL CONCORSO LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
IN MEMORIA DI LUCIA SORTINO
EDIZIONE 2013-2014

clicca sulla copertina per vederla in tutta la sua dimensione

Copertina con risvolti di Loredana Borghetto
LOREDANA BORGHETTO
Anch'io sento quel canto
Poesie

Collana
ARABA FENICE n. 130
10,00acquista
ISBN 978-88-98381-53-1

recensione

presentazione

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Presentazione del 24 ottobre 2014


copertina

IL CANTO DEL MARE

Quando l’onda
resta sola
con la sabbia
il gabbiano
smette di volare
e ascolta il canto
del mare
un attimo
poi scompare
tra le braccia
delle sirene.Anch’io sento
quel canto
ma resto legata
alla sabbia
mentre l’onda
mi offre schegge
di conchiglie
e le orme
del gabbiano
si smarriscono
nella musica
del mare.

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Foto di Flavio Casoni

articolo

Presentazione

articolo

LoredanaLa vita auscultata, osservata, studiata dentro e intorno a me. L’esistenza vissuta con disincanto con le sue infinite sfaccettature e sfumature, con le sue malinconie e gli inafferrabili brividi del cuore, con i pensieri che agganciano dubbi e qualche certezza e che ti trascinano nelle crepe del vivere, sempre in bilico tra sogno e realtà, tra vita e morte, che ti spingono ad andare “oltre” o che ti chiedono di fermarti a leggere angoli di natura e spicchi di tempo.
È questo il filo rosso che lega le poesie della raccolta, poesie che io amo definire “brandelli di vite” diverse, sfiancanti, tenaci, friabili… delle quali colgo attimi, dettagli che potrebbero sembrare casuali o di poco conto, delle quali catturo lampi di felicità e nuvole di dolore, senza mai vandalizzare corpi, anime o intelligenze.
Ogni mia poesia nasce da un’immagine, una situazione, un pensiero, un’emozione… che mi mordono e non mi lasciano finché non riesco a tradurli in versi, a scegliere tra le parole che incalzano quelle che possono dare forma a quel particolare territorio dell’esistenza, caricandosi di significati altri che suggeriscano senza dire, che alleggeriscano in qualche modo l’animo lacerato e rattoppato, che esaltino i momenti di estasi o di annullamento in un angolo di natura o in briciole di tempo.
Nessuna poesia è scritta di getto, o è un libero fluire d’immaginazione e sentimenti perché all’ispirazione, frutto di un istante di grazia, fanno seguito la ricerca e il silenzio, che mi permettono di distanziarmi emotivamente dalla materia trattata che spesso (parafrasando un famoso verso foscoliano) mi rugge dentro.
Così lo scrivere è diventato per me una sfida con stati d’animo e parole, un rischio che comunque vale la pena affrontare e (forse) condividere.

 

Mi chiamo Loredana Borghetto. Sono nata nel 1950 a Treviso, la “marca gioiosa”, dove ho condotto i miei studi fino al conseguimento del diploma di scuola media superiore. Mi sono laureata all’Università di Padova in Letteratura italiana.
Da una trentina d’anni vivo in provincia di Belluno, sullo sfondo delle mitiche Dolomiti (i monti pallidi), immersa in paesaggi che sono “poesia”.
Ho insegnato letteratura e storia nell’Istituto tecnico industriale del capoluogo fino a qualche anno fa.
Grazie al mio curriculum scolastico e alla mia attività di insegnante ho “frequentato” da sempre Dante e Petrarca, Foscolo e Leopardi, Ungaretti e Montale… (per citarne solo alcuni). Da sempre mi sono mossa tra allegorie e metafore, ossimori e sinestesie, litoti e metonimie… Per questo mi piace pensare di essere “necessitata” alla poesia, anche se ci sono arrivata da poco, quasi inavvertitamente, dietro la sollecitazione di una persona per me molto importante. Non ho mai cercato visibilità: coltivavo la poesia in segreto, con pudore, quasi fosse un “vizio” che mi procurava piacere quando mi pareva di trovare la perfetta (?) alchimia tra significato e significante.
“Anch’io sento quel canto” è la mia prima opera pubblicata.

ECCO LA CLASSIFICA DEI PRIMI DIECI a conclusione della terza edizione di "Libri di-versi"
Quella che vedete sotto è la classifica fino al decimo posto della terza edizione del Concorso letterario internazionale "Libri di-versi in diversi libri" conclusosi il 23 marzo 2014. Un nuovo bando viene indetto ogni anno dalla Libreria Editrice Urso a marzo di ogni anno in coincidenza della Festa mondiale della poesia.

Sulla sinistra dell'immagina sotto riportata vedete una colonna con i codici che abbiamo assegnato al momento dell'adesione di ogni poeta, e su cui hanno operato i nostri giurati; sulla destra dell'immagine la colonna con i voti di ciascuno.
Maria Chiara Quartu si è anche classifficata al primo posto.
Per la seconda volta Federico Guastella si classifica al secondo posto con un solo voto di scarto rispetto alla prima classificata.
Al terzo posto si è classificata Loredana Borghetto.
Tra i primi dieci, cimque sono uomini e cinque sono le donne, in totale parità numerica.
I concorrenti che hanno avuto in premio una pubblicazione sono stati in tutto quarantasei (ventisei donne e venti uomini) su settantanove concorrenti iniziali. Rappresentavano in gran parte tutte le regioni d'Italia, isole comprese, e un concorrente dell'Argentina.

classifica

...Piace vincere,
ma la passione per la poesia non si ferma alla classifica, giusto?

Manuela Magi

Libreria Editrice Urso
Collana ARABA FENICE
acquista

La felicità alternata al dolore, la poesia come territorio privilegiato per le migliori e sincere evoluzioni che rinasce contro ogni male e delusione, con, non rara, la denuncia dell'illogicità del nostro tempo.

  1. Franco Caruso, Metti in valigia un’emozione, 1986, 8°, pp. 80 – Esaurito
  2. Franco Caruso, …E il tuo profumo inonda il domani, 1987, 8°, pp. 72 – Esaurito
  3. Franco Caruso, Se cerchi il mistero delle irraggiungibili meteore, 1988, 8°, pp. 55 – Esaurito
  4. Giovanni Stella, Miraggi, 1989, 16°, pp. 96 – Esaurito
  5. Antonio Caldarella, La luna sfogliata dal vento, 1991, 8°, pp. 56, ill.,  7,00
  6. Giovanni Stella, Datteri verdi, 1991, 16°, pp. 86 – Esaurito
  7. Sebastiano Burgaretta, Diario del golfo, 1992, 16°, pp. 32 – Esaurito
  8. Giovanni Stella, Gusci di mandorle, 1993, 16°, pp. 48 – Esaurito
  9. Giovanni Stella, Cinquantesimo, 1998, 8°, pp. 16 – Esaurito
  10. Rosaria Cammisuli, Passa il vento, 1998, 8°, pp. 52, 7,00
  11. Salvatore Tiralongo, Passaggio eterno, 1999, 8°, pp. 8 – Esaurito
  12. Sebastiano Burgaretta, Mpizzu ri fuddia, 1999, 16°, pp. 32 – Esaurito
  13. Giovanni Stella, Lapilli, 1999, 16°, pp. 76, 7,00
  14. Alessandro Patti, Il pomeriggio, 1999, 8°, pp. 176, 15,49
  15. Maria Bugliarisi, Di questo mio essere, 2001, 8°, pp. 80 – Esaurito
  16. Corrado Di Filippa, Nei pensieri in sporadici sogni, 2000, 8°, pp. 48, ill., 7,00
  17. Corrado Tiralongo, Fissazzioni - Poesie dialettali, 2001, 8°, pp. 112, 8,00
  18. Sebastiano Burgaretta, Trame del Mediterraneo (con una nota di Silvana Grasso), 2003, 16°, pp. 64, 8,00
  19. Benito Marziano, Altri anni, 2006, 8°, pp. 64 – – Esaurito
  20. Antonio Caldarella, Detto fra noi, 2007, 8°, pp. 64 – Esaurito
  21. Carmela Monteleone, Schegge… di un copione ingabbiato, 2005, 8°, pp. 64, 8,50
  22. Angelo Rullini, Ai figli di Marte, 2006, 8°, pp. 54 – 8,00
  23. Enrico Camaggi, Tra lampo e tuono, 2006, 16°, pp. 64, 6,00
  24. Giuseppina Rossitto, Vita nei campi incolti e inariditi, 2006, pp. 80 – Esaurito
  25. Benito Marziano, Sisifu - Poesie siciliane, 2006, 8°, pp. 64 – ISBN 978-88-6954-104-9 – Esaurito
  26. Patrizia Tomba, Emozioni e ballate della nostalgia, 2006, pp. 80, 9,00
  27. Antonio Rametta, I miei primi passi nell'anima, 2007, 8°, pp. 96, 10,00
  28. Antonio Rametta, All'amore meno odiato, a un equilibrio ritrovato, 2007, 8°, pp. 104, 10,00
  29. Antonio Rametta, Concreto, 2007, 8°, pp. 128, 10,00
  30. Antonio Rametta, 16-02, 2007, 8°, pp. 96, 10,00
  31. Annina Rizza Scifo, È sera, 2007, 8°, pp. 56, 7,00
  32. Silvano Notari, I sorrisi del pensiero - Poesie, 2007, 8°, pp. 88, 10,00
  33. Linuccia Blanco, Imprinting, 2010, 8°, pp. 64, 10,00 – ISBN 978-88-96071-34-2
  34. Giusy Cancemi, Un po' di me attraverso il mare... (Poesie), 2009, 8°, pp. 56, – ISBN 978-88-96071-17-5 – Esaurito
  35. Soleamaro, Ogni volta che vorrai (Poesie), 2009, 8°, pp. 56 + CD – ISBN 978-88-96071-19-9 – Esaurito
  36. Antonino Causi, Versi in libertà, 2009, 8°, pp. 56, – 9,00 – ISBN 978-88-96071-20-5
  37. Angelo Rullini, L’autra facci, 2010, 8°, pp. 64, 10,00 – ISBN 978-88-96071-29-8
  38. Corrado Bono, La nuova alba, 2010, 16°, pp. 64, 10,00 – ISBN 978-88-96071-36-6
  39. Paola Liotta, Aretusea, 2011, 8°, pp. 88, 10,00 – ISBN 978-88-96071-40-3
  40. Sonia Alia, Le nostre esistenze, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-56-4
  41. Maria Teresa Asaro,I Sette Peccati Capitali - Perle filosofiche in versi, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 –ISBN 978-88-96071-57-1
  42. Giuseppina Boccaccio, Cuore mio, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-58-8
  43. Francesco Bologna, Petali sul pentagramma, 2012, 8°, pp. 56, 9,50– ISBN 978-88-96071-59-5
  44. Lucia Bonanni, Cerco l'infinito, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-60-1
  45. Corrado Cancemi, Il tempo si è fermato, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-61-8
  46. Giuseppe Cardella, Ti lodo e ti canto, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-62-5
  47. Sandra Carresi, L'ombra dell'anima, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-63-2
  48. Fabiola Colombo, Ho ancora una parola per te, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-64-
  49. Salvatore Di Pietro, Pensieri inversi, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-65-6
  50. Francesca Di Stefano, Gocce di..., 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-66-3
  51. Liborio Erba, Colui che scrive..., 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-67-0
  52. Anna Maria Folchini Stabile, Il nascondiglio dell'anima, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-68-7
  53. Cristina Gervaso, Mentre le stelle dormono, 2012, 8°, pp. 56, € 9,50 – ISBN 978-88-96071-69-4
  54. Davide Giannelli, Vivere d'amore, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-70-0
  55. Federico Guastella, Geroglifico, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-71
  56. Giuseppe Ingardia, Recondite armonie, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-72-4
  57. Emanuele Insinna, La magia dei sogni, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-73-1
  58. Mariagrazia Bellafiore, Scivola tra le dita la sabbia, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-74-8
  59. Laura La Sala, Sarò leone, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96075-75-5
  60. Cettina Lascia Cirinnà, Vibrazioni sconosciute, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-76-
  61. Veronica Lazzari, Veronicose - Poesie, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-77-9
  62. Cetta Lentinello, Grembo di versi, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-78-6
  63. Vanessa Leonardi, Versincorsa, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-79-3
  64. Manuela Magi, Deambulo sul sogno tuo, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-80-9
  65. Corrado Morale, Jauttri tempi, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-81-6
  66. Ada Neri, Penelope,,, il mio viaggio - dalla città dei Mille, mille pensieri, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-82-3
  67. Marianna Novara, Mediterraneo, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-83-0
  68. Giuseppe Pernagallo, L'eternità morirà prima del mio amore, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-84-7
  69. Domenico Setola, Intermittenze, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-85-4
  70. Valeria Spicuglia, Come rosa rossa, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-86-1
  71. Rita Stanzione, L’inchiostro è un fermento di macchie in cerca d’asilo, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-85-4
  72. Surano Paola, I giorni e le ore, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-88-5
  73. Maiello Fulvio, C’è un’isola nel mare senza tempo, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-89-2
  74. Turriziani Nadia, Vorrei urlare al mondo tutto, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-90-8
  75. Viotti Roberta, Eowyn, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-91-5
  76. Patrizia Andrich, Ho visto due cuori, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-97-7
  77. Giuseppina Boccaccio, Pensieri sopravvissuti - Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-98-4
  78. Tiziana Boccaccio, Vibrazioni del mondo - Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-99-1
  79. Lucia Bonanni, Il messaggio di un sogno - Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-49-6
  80. Adele Campagna, …Di me cosa sapete? - Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-50-2
  81. Giuseppe Cardella, Mezzu chilu di poesii - Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-51-9
  82. Sandra Carresi, Le ali del pensiero - Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-00-5
  83. Paolo Caruso, I colori della speranza - Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-01-2
  84. Paolo Cillo, L’amore e la speranza - Poesie, 2013, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-02-9
  85. Fabiola Colombo, Quando osservo una foglia che cade da un albero – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-03-6
  86. Valentina Corbani, Dove tu sei – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-04-3
  87. Veronica Corradini, Orizzonte in frantumi – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-05-0
  88. Rosa D’Agostino, Brividi d’amore – Poesie, 2013, 8°. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-06-7
  89. Lucia Di Luciano, Ci sono giorni – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-07-4
  90. Carmela Di Rosa, I colori dei miei anni – Poesie, 2013, 8°, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-08-1
  91. Giovanni Catalano, Canti e cunti – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-09-8
  92. Anna Maria Folchini Stabile, A volte non parlo – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-10-4
  93. Maria Antonia Forte, Di sogno in sogno – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-11-1
  94. Giovanni Gangemi, Ricordati di me – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-12-8
  95. Domenico Giansiracusa, Il mio cuore – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-13-5
  96. Federico Guastella, Nuvole – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-14-2
  97. Giuseppe Ingardia, Volano gli anni senza mai ritorno – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-15-9
  98. Pompilio Ingrosso, Il vento e l’aquilone – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-16-6
  99. Cettina Lascia Cirinnà, Era il tempo della poesia (era il nostro tempo) – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-17-3
  100. Veronica Lazzari, Dizionario dei veronimi e dei contrari – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-18-0
  101. Anna Rita Lisco, Le voci di una conchiglia. Versi tra cielo e terra – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-19-7
  102. Maria Grazia Bellafiore, Emozioni – Poesie, 2013, 8°, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-20-3
  103. Davideadesso (Davide Bove), Verso il cielo – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-21-0
  104. Emanuele Lo Presti, Versi dei viali della vita, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-22-7
  105. Zaira Lorefice, Una stella per il tuo cielo – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-23-4
  106. Ada Neri, L’amuri si senti – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-24-1
  107. Ivana Orlando, Attimi di plastica – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-25-8
  108. Piazza Giovanni, Qui la filicità si fa puisia – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-26-5
  109. Francesca Sommantico, In un soffio di vita – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-27-2
  110. Loreta Salvatore, Poietica – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-28-9
  111. Raffaele Puccio, Arcobaleni – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-29-6
  112. Benedetta Sarrica, Spazio liquido – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-30-2
  113. Anna Scarpetta, Io sono solo un granello di sabbia – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-31-9
  114. Piero Simoni, Presenza – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-32-6
  115. Felice Serino, La luce grida – Poesie sparse (1980-2011), 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-33-3
  116. Maria Rita Scasciafratti, L’urlo dell’anima – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-34-9
  117. Ilary Tiralongo, Sogni di cenere – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-35-7
  118. Rita Stanzione, È a chiazze la mia bella stagione – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-36-4
  119. Gianni Terminiello, Destino di un poeta – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-37-1
  120. Gisella Toscano, L’altalena dei miei pensieri – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-38-8
  121. Paola Surano, La rosa in scatola – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, € 9,50 – ISBN 978-88-98381-39-5
  122. Antonella Santoro, Nell’aria come vela – Poesie, 2013, 2013, 8°. pp. 56, € 9,50 – ISBN 978-88-98381-40-1
  123. Iolanda Alessi, Risvegli di memorie – Poesie, 2013, 8°, pp. 152, € 14,00 – ISBN 978-88-98381-41-8
  124. Emanuele Albanese, Il mondo che vorrei. Poesie? ...Forse no!, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00, ISBN 978-88-98381-47-0
  125. Patrizia Andrich, Tra le ortiche un papavero – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-48-7
  126. Sebinella Bianca, La melodia perfetta - Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-49-4
  127. Margherita Bianco, E finalmente la felicità – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-50-0
  128. Kevin Alex Bisinella, Sentire ancora una volta il sentimento – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-51-7
  129. Giuseppina Boccaccio, Poter sognare, ancora – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-52-4
  130. Loredana Borghetto, Anch'io sento quel canto – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-53-1
  131. Maria Grazia Cavallaro, Respiro l'immenso – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-54-8
  132. Paolo Cillo, Viaggia con me – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-55-5
  133. Mina D'Agostino, La parola è il mio dono – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-56-2
  134. Rosa D'Agostino, Cuore vagabondo – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-57-9
  135. Giorgio Della Luna, Diverso è uguale – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-58-6
  136. Salvatore Di Maria, Un battito d'ali – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-59-3
  137. Carmela Di Rosa, Amo la vita, l'amo così com'è – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-60-9
  138. Maximiliano Di Santo, Exit - Uscite di emergenza – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-61-6
  139. Catello Di Somma, Coi vostri occhi, nella vostra anima – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-62-3
  140. Nina Esposito, D'un tale amor si può anche morire – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-63-0
  141. Nadia Felicetti, Così sono io – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-64-7
  142. Maria Antonia Forte, La mia poesia che canta – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-65-4
  143. Sabrina Ghiringhelli, Il farsi d'oro del tempo rubato – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-66-1
  144. Francesco Giuliano, M'accorsi d'amarti – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-67-8
  145. Federico Guastella, Tu, mio giorno e mia notte – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-68-5
  146. Giuseppe Ingardia, Tra versi dolci e pungenti roveti – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-69-2
  147. Laura La Sala, Arsure di vita – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-70-8
  148. Cettina Lascia Cirinnà, Fiamme ardenti – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-71-5
  149. Yuleisy Cruz Lezcano, Diario di una ipocrita – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-72-2
  150. Rosalia Maria Lo Bue, Chi sono e chi voglio essere – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-73-9
  151.  Carmelo Loddo, Nelle briciole dei miei giorni – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-74-6
  152.  Gianni Martinetti, Tra presente e passato – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-75-3
  153.  Andreina Massi, Io mare –Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-76-0
  154.  Maria Mele, Ieri oggi e domani – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-77-7
  155.  Salvatrice Motta. Le rime della vita – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-78-4
  156.  Alberico Paglia, Durano in eterno le mie canzoni – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-79-1
  157.  Giovanni Parentignoti, Davanti all’uditorio colpa ha parola – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-80-7
  158.  Franco Picini, Lì dove la vita gioca ai dadi ruzzola anche il mio destino – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-81-4
  159.  Denise Pietrella, Frammenti di me – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-82-1
  160.  Bianca Pistorio, Come cerchi incrociati – Poesie e filastrocche, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-83-8
  161.  Raffaele Puccio, Rose d’amore – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-84-5
  162.  Maria Chiara Quartu, Raggiungevamo il cielo sognando quel domani – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-85-2
  163.  Federica Ribis, Infinite giravolte fra i mari fluttuanti – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-86-9
  164.  Stefania Scarale, Davanti a me solo maschere e pantomime – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-87-6
  165.  Marco Scarpulla, Titolo a piacere – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-88-3
  166.  Felice Serino, Gli anni ci diranno – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-89-0
  167.  Carlo Sorgia, Dove il sole incontra il mare – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-90-6
  168.  Antonella Tissot, Frammenti di passato e di presente – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-91-3
  169.  Davide Toffoli, Invisibili come sassi – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-90-0
  170. Sebastian Cortese, Come un bambino pieno di lacrime e amore – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-94-4
  171. Corrado Bono, Tra cespugli e fanghiglia si leva il canto… – Poesie, 2014, 16°, pp. 56, € 8,00 – ISBN 978-88-98381-95-1
  172. Carmelo Sessa, Baciato dalla Luna – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, , € 10,00 – ISBN 978-88-98381-96-8
  173.  Patrizia Andrich, Sono un’anima in viaggio – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-003-5
  174.  Sebastiano Artale, Che bellu stu cantu ri sti puisii, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-004-2
  175.  Berta Biagini, Sfogliando pagine di vita – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-005-9
  176.  Loredana Borghetto, Vite in cammino – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-006-6
  177.  Veronica Bravato, Vorrei… – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-007-3
  178.  Anna Campisi, La mia verità – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-008-0
  179.  Corrado Cancemi, Ti parlo, poesia – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-009-7
  180.  Maria Grazia Cavallaro, Souvenir d’amore – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-010-3
  181.  Anna Maria Chiapparo, Il mio canto – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-011-0
  182.  Paolo Cillo, Giochi di parole di un umile custode della vita – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-012-7
  183.  Salvatore (detto “Turi”) Coffa, Picchì scrivu – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-013-4
  184.  Mario Dainese, Vorrei… Oh, come vorrei… – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-014-1
  185.  Natascia Deambrogio, Evocando suoni e parole provenienti dal cuore – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-015-8
  186.  Salvatore Di Maria, Angeli smarriti – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-016-5
  187.  Carmela Di Rosa, Ora ho la vita da raccontare – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-017-2
  188.  Giuseppe Eroe, Insieme a te – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-018-9
  189.  Nina Esposito, Voglia di primavera – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-019-6
  190.  Nadia Felicetti, Lontano dalla mente e vicino al battito – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-020-2
  191.  Fabrizio Fergnani, Tempo (che scorre…) – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-021-9
  192.  Vincenzo Fiaschitello, Se lo spirito soffia dove vuole – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-022-6
  193.  Paolo Fichera, Effimera emozione – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-023-3
  194.  Maria Antonia Forte, Fluttuo così sulla linea del mio tempo – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-024-0
  195.  Francesco Giuliano, Quando bellezza m’appare – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-025-7
  196.  Pietro Vizzini, Sono le parole – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-049-3
  197.  Federico Guastella, Almanacco – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-026-4
  198.  Santina Gullotto, Il buio e la luce – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-027-1
  199.  Cettina Lascia Cirinnà, Innocenti evasioni – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-028-8
  200.  Yuleisy Cruz Lezcano, Piccoli fermioni d’amore – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-029-5
  201.  Rosalia Maria Lo Bue, Dedicato al tempo – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-030-1
  202.  Stefano Magro, Dedicato al tempo – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-031-8
  203.  Damiano Martorelli, Sulle ali del vento – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-032-5
  204.  Andreina Massi, Sa di sale – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-033-2
  205.  Rita Morfeo, Emozioni – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-034-9
  206.  Salvatrice Motta, Vita nella vita – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-035-6
  207.  Antonella Nastasi, Acciacchi di una trentenne – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-036-3
  208.  Bianca Pistorio, Microcosmo – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-037-0
  209.  Floriana Porta, L’acqua non parla – Poesie e haiku, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-038-7
  210.  Raffaele Puccio, Cerchi nell’acqua – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-039-4
  211.  Anna Scarpetta, Sognando la grande Amazzonia – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-040-0
  212.  Marco Scarpulla, Ritenzione onirica – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-041-7
  213.  Felice Serino, Nel perdurare la lice – Poesie sparse (1978-2014), 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-042-4
  214.  M. Lorena Settineri, Dono meraviglioso – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-043-1
  215.  Carlo Sorgia, Mentre l’anima vibra – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-044-8
  216.  Ivone Stragliotto, Amor, che ovunque sei – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-045-5
  217.  Marianinfa Terranova, Srotolare la mia anima – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-046-2
  218.  Davide Toffoli, Ogni foto che resta. Camminatore e camminamenti – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-047-9
  219. Antonio Vecchio, Echi del cuore – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-048-6
  220. Corrado Calafiore, Miraggio di gioia – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-050-9
  221. Stefania Scarale, Poesie d'amore, forse, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-052-3
  222. Corrado Insolia, Scarti – Poesie, 2015, 8°, pp. 82, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-053-0
  223. Sebastiano Artale, Quella che rimane sei tu poesia – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-054-7
  224. Aurora Augello, Sassi come pugni – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-055-4
  225. Maria Nunzia Ciccarone, Le vele dell’anima – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-056-1
  226. Paolo Cillo, Mi sono messo a scrivere – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-057-8
  227. Salvatore (detto “Turi”) Coffa, Turi Coffa u cantastorii – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-058-5
  228. Fabiola Colombo, Presente – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-059-2
  229. Umberto Confalonieri, È gioia anche per voi – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-060-8
  230. Sebastiano Cugno, Confini del tempo – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-061-5
  231. Simone Cumbo, Lasciateci ai nostri sogni – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-063-9
  232. Mario De Rosa, Il filo che anche al buio ti guida – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-064-6
  233. Natascia Deambrogio, La vera me – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-065-3
  234. Giorgio Della Luna, Pioggia di miele – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-066-0
  235. Carmela Di Rosa, Ti prenderò… … Mi prenderai per mano – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-067-7
  236. Giuseppe Eroe, Questo sogno l’ho già visto, lo sto vivendo – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-068-4
  237. Nina Esposito, Tra oggi e ieri – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-069-1
  238. Nadia Felicetti, Cercando … mentre io ammiro il cielo – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-070-7
  239. Vincenzo Fiaschitello, Se una notte d’estate – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-071-4
  240. Erica Gavazzi, Come foglia al vento – Poesie e Tilljód, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-072-
  241. Luisa Gentile, Ricordi e dolci sensazioni – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-073-8
  242. Francesco Giuliano, Ragione e sentimento – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-074-5
  243. Federico Guastella, Anima mia – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-075-2
  244. Emanuele Insinna, La vera libertà nella poesia – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-076-9
  245. Cettina Lascia Cirinnà, Il lago e la sua poesia – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-077-6
  246. Lia Lo Bue, Battiti di ciglia – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-078-3
  247. Damiano Martorelli, Il vento della memoria – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-079-0
  248. Giuseppe Mazzarella, La terra mia – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-080-6
  249. Maria Mele, Poesia è - Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 - ISBN 978-88-6954-081-3
  250. Emilia Merenda, Diversamente poeta – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-082-0
  251. Alessia Modica, Nel qui e ora – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-083-7
  252. Rita Morfeo, Amor che t’amo – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-084-4
  253. Salvatrice Motta, Eccomi – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-085-1
  254. Paola Nateri, Sottovoce – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-086-8
  255. Alessandra Nateri Sangiovanni, Fèrula – Poesie ottobre 2014 – giugno 2015, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-087-5
  256. Cristina Picciolini, La vita che ancora a me guarda e ancora mi ispira – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-088-2
  257. Sebastianomattia Rossitto, Vittima del finito in quest’oceano infinito – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-089-9
  258. Antonella Santoro, Pensami, ricordami, vedimi – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-090-5
  259. Felice Serino, Dell’indicibile essenza noi sostanza e pienezza – Poesie sparse 2002-2015, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-091-2
  260. Lorena Settineri, … Tenta ancora la mia penna a tatuare la mia anima – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-092-9
  261. Martina Silvestri, … Per ritrovarsi fragili e forti – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-093-6
  262. Carlo Sorgia, Oltre la vetrata – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-094-3
  263. Teo Spigno Pittaluga, Ti do una pagina del mio tempo: so che saprai leggerla – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-095-0
  264. Marianinfa Terranova, Bussole per questo transitare – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-096-7
  265. Cristina Vascon, È la luna che bussa alla porta – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-097-4
  266. Maria Pia Vido, Incanto – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-098-1
  267. Francesco Basile, Per sempre un ricordo di vita – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-112-4 268)                 
  268. Corrado Carbè, Io sono lì sospeso tra nuvole, sogno e vento – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-113-1
  269.  Simona Carboni, L'incantavanzi – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-114-8     
  270. Paolo Cillo, E alla fine sei arrivata tu – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-115-5
  271. Paola Ciurcina, Tra il Tempo e l’eterno – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-116-2
  272. Salvatore (detto “Turi”) Coffa, In dialettu avulisi scrivu e ricu – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-117-9
  273. Carmela Di Rosa, È tempo... Che tempo! – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-118-6
  274. Nadia Felicetti , Coscienza e cuore – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-119-3
  275. Fabrizio Fergnani, Intrecci. Bello esserci! – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-120-9
  276. Vincenzo Fiaschitello, Finché ci sono i vivi – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-121-6
  277. Alexandra Firita, La mia poesia viene da lontano – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-122-3
  278.  Maria Antonia Forte, Sul ciglio di un pensiero – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-123-0
  279. Simona Forte, Nella brevità della notte che s’infrange – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-124-7
  280. Antonina Fronte, Grazie a te Universo – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-125-4
  281. Erica Gavazzi, Di realtà sognanti e rivali – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-126-1
  282. Francesco Giuliano, Voglio lasciare traccia – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-127-8
  283. Federico Guastella, Segni – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-128-5
  284.  Grazia La Gatta, Ricordi e pensieri a nuovo – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-129-2
  285. Laura La Sala, Poesie del cuore – Poesie senza tempo, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-130-8
  286. Cettina Lascia Cirinnà, L’arte della sopravvivenza – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-131-5
  287. Gianluca Macelloni, Non chiamatele poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-132-2
  288. Pietro Moceo, Voglia di libertà – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-133-9
  289. Nateri Sangiovanni Alessandra, Argento – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-134-6
  290. Mimma Raspanti, Lussureggia il silenzio – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-135-3
  291. Antonella Santoro, Sensazioni – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-136-0
  292. Anna Scarpetta, Nella competizione globale – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-137-7
  293. Marco Scarpulla, La quinta stagione che mi governa – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-138-4
  294. Felice Serino, Ad altezze segrete – Poesie sparse – 2002-2016, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-139-1
  295. Lorena M. Settineri, Nei rintocchi della sera – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-140-7
  296. Carlo Sorgia, Malia mi assale – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-141-4
  297. Rita Stanzione, Di ogni sfumatura – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-142-1
  298. Marianinfa Terranova, Bussole per questo transitare – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-143-8
  299. Cristina Vascon, Ritorno – Ai Colli Euganei e un po’ più in là – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-144-5
  300. Mia Pia Vido, Continuo presente – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-145-2
  301. Miriam Vinci, È in questa nudità che vorrei vestiti di poesia – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-146-9
 
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