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ISBN 978-88-6954

PER
SALVATORE (detto
TURI)
COFFA

{Pagina aggiornata a Sabato 26-03-2022 18:28

Novitàlogo

QUEST'OPERA È STATA SELEZIONATA
NEL CONCORSO LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
IN MEMORIA DEL POETA GIOVANNI ARMONE
EDIZIONE 2020-2021

Turi Coffa
U cantastorii
Poesie
2021,
8°, pp. 56
Libreria Editrice Urso
Collana
ARABA FENICE n. 433
€ 10,00acquista
ISBN 978-88-6954-319-7

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copertina Salvatore Coffa

A questo punto, essendo oramai alla mia settima partecipazione al Concorso Internazionale di Poesia “Libri Di-Versi in DiVersi Libri” su Dieci Edizioni, ritengo utile, anche per ricordare un po’ il perché ed il come del mio poetare, un breve riassunto personale del Pensiero Critico…
Nel 1° Libro – “Picchì scrivu” – le mie poesie sono caratterizzate da 3 (!!!) aspetti: il Titolo, il Sottotitolo e la Data che fungono da breve riassunto a quanto si sta per leggere;;
nel 2° Libro – “Turi Coffa u cuntastorii” – parlo dei 3 (!!!), di esse, contenuti: La Natura, il Soprannaturale, gli Uomini e di come essi si intrecciano con la Musica ed il Cibo;
nel 3° Libro – “In dialettu avulisi scrivu e ricu” – mi rifaccio al Prof. Gino Raya (Mio docente universitario, nonché grande letterato, giornalista, scrittore e storico di G. Verga e del Verismo) ed alla sua teoria del famismo;
nel 4° Libro – “Nummuru Unu” – tratto del dialetto avolese e del suo uso inteso come parlata quotidiana, riportando alcune delle parole più antiche.
nel 5° Libro – “Putissi all’infinitu ancora scriviri…” – mi definisco un novello “flâneur”, vale a dire un passeggiatore lento ma non annoiato, svagato ma propositivo, pensieroso ma esaminatore attento del mondo e del quotidiano, che ama mettere in “rima”, in dialetto avolese “ʼncarcatu”, vale a dire meno erudito e popolare, tutto quanto gli passa per la testa;
nel 6° Libro – Pane al pane vino al vino – come nostro Signore che è servitore degli uomini, ma non è servo (Chiedo umilmente scusa a Dio ed agli uomini per aver fatto uso di un sì tal paragone), credo che la vita è un dono che si apprezza donando a sua volta, che l’AMORE sia la base dell’interagire tra gli esseri e la PREGHIERA l’unico modo per comunicare con Dio.

Salvatore Coffa

 

copertina Turi Coffa

******************************
IU
(TURI COFFA)
Spusatu o 16/10/1979 a Notu (SR), erimu S. Currau f.m.,
cu Anna Maria Campisi, nata a r’Avula (SR) o 04/11/1955;
ru’ figghi: Marinella, nata a Notu (SR) o 14/08/1981, spusata
o 29/07/2015 a r’Avula na’ chiesa ri S. Giuvanni cu Micheli
Coppula ri Scafati (SA), natu a Torri Annunziata (NA) o
03/12/1978, genitori ri Antoniu, ruci niputeddu, natu a
Borgumaneru (NO) o 23/06/2017;
Paolu, natu a Notu (SR) o 22/05/1986)
26/06/2019

Nascii ri GIUGNU, o’ 26, quasi a fini misi,
l’annu CINQUANTUNU dopu u ‘900;
SARAUSA si ciama u me’ paisi,
subutu hagghiu statu ‘n gran purtentu!

Mi misiru, ri nnomu, SALVATURI,
u me’ casatu è l’araldicu COFFA;
a scola fui bravu, ‘n prufissuri,
dell’eruditu, sempri, avutu a stoffa!

Nun vantu blasuni, né ricchizzi,
u travagghiu ha statu u me’ sustegnu;
ra’ vita umana canusciu li cirtizzi,
gudiri iu sacciu ro “so’ ” ‘ngegnu!

Diplomi e lauria ri sicuru ebbi,
ra’ puvirtà mai avutu disdegnu;
na’ dignità hagghiu vissutu e crebbi,
‘mparannu tantu cu’ seriu ‘mpegnu!

Simpatizzanti ra’ musa PUISIA,
battutu sempri m’hagghiu pi’ la rima,
tantu c’a sustegnu ri la tesi mia,
uguali trattu l’“Ultima” e a “Prima”!

****************************
IO
(SALVATORE COFFA)
Sposato il 16/10/1979 a Noto (SR), eremo S. Corrado f.m.,
con Anna Maria Campisi, nata ad Avola (SR) il 04/11/1955;
due figli: Marinella, nata a Noto (SR) il 14/08/1981, sposata
il 29/07/2015 ad Avola nella chiesa di S. Giovanni con Michele
Coppola di Scafati (SA), nato a Torre Annunziata (NA) il
03/12/1978, genitori di Antonio, dolce nipotino, nato a
Borgomanero (NO) il 23/06/2017;
Paolo, nato a Noto (SR) il 22/05/1986)
26/06/2019

Nacqui di GIUGNO, il 26, quasi a fine mese,
l’anno CINQUANTUNO dopo il ‘900;
SIRACUSA si chiama il mio paese,
da subito son stato un gran portento!

Mi misero, di nome, SALVATORE,
il mio casato è l’araldico COFFA;
a scuola fui bravo, un professore,
dell’erudito ho sempre avuto stoffa!

Non vanto blasoni, né ricchezze,
il lavoro è stato il mio sostegno;
della vita umana ho certezze,
godere io so del “suo” ingegno!

Diplomi e laurea io sicuro ebbi,
della povertà non ho disdegno;
nella dignità ho vissuto e crebbi,
imparando con serio impegno!

Simpatizzante della musa POESIA,
mi son sempre battuto per la rima,
tanto che, a sostegno della tesi mia,
uguale tratto l’“Ultima” e la “Prima”!

 

NOTE DEI POETI COSTRUTTORI DI PONTI DI POESIA

Ecco Salvatore – Turi Coffa – nato a Siracusa ma di Avola.
La copertina del suo nuovo libro mi riporta per le strade di Avola quando bambina m'incantavo ad ascoltare i tanti cantastorie che spesso si fermavano a raccontare storie di antichi cavalieri e dame siciliane.
Vedo rappresentata una scena teatrale e Turi Coffa fa "U Cantastorii" Salvatore si presenta analiticamente al mondo poetico... cita la moglie, il giorno del matrimonio, i figli, l'amato nipotino... fino ad arrivare alla sua data di nascita: il 26 giugno 1951.
Trovo tra i suoi musicali versi dialettali lo scorrere di tutta una vita, il suo pensiero, l'umiltà di chi non vanta blasoni né ricchezze ma sa fare "suo" l'ingegno della vita umana, non disdegnando mai la povertà vissuta ed impegnandosi per il meglio diventando così "U prufissuri".
Turi ama la poesia dialettale, ama le rime... ritorno ad essere bambina e lo rivedo nelle vesti di un antico cantastorie recitare questi suoi versi... bellissima interpretazione!
Lo guardo bene, io bambina e lui già avanti negli anni (nonostante siamo quasi coetanei) e mentre applaudo gli dico "io ti conosco!”.
Complimenti Turi... evviva la poesia e la storia che con essa hai saputo raccontare e raccontarmi.


Carmela Di Rosa

Il poeta si rappresenta e interpreta il percorso interiore che egli fa in sé stesso e con sé stesso. Forti note di vita caratterizzano la poesia in un processo di retrocessione temporale. Il componimento risulta edificante dato che esprime principi morali, sentimenti e idee che stimolano pensieri e comportamenti virtuosi degni di essere presi a modello. Lo svelamento del sé attraverso la poesia dialettale ritrova e traccia significati essenziali alla ricostruzione dell'identità soggettiva, ma anche della propria comunità d'appartenenza. L’ispirazione attinge alla vena autobiografica con aggiustamenti stilistici di consumata esperienza.

Maria Antonia Forte

Il “Cantastorie” Salvatore Coffa, incontrato di frequente su queste pagine e anche in presenza ad Avola, si presenta come è sua consuetudine con rime in vernacolo che ci fanno conoscere tanto della sua vita e della sua maturazione di poeta dialettale, i cui componimenti ho letto e ascoltato varie volte dalla voce del nostro comune amico Salvatore Zagarella.
In questo contesto egli snocciola la sua stessa vita senza nulla tralasciare del suo lavoro, dei suoi affetti e del suo esistere come marito, padre e uomo amante dell’arte poetica.
Il vernacolo gli offre sempre ampie possibilità di esprimere opportunamente e piacevolmente il suo pensiero.

Maria Pina Astuni


Turi CoffaChe dire ora di più dopo quanto riportato di già nei precedenti miei sei libri di poesie?
Purtroppo una cosa da riportare ce l’ho, lasciata volontariamente per ultima quasi a snobbarla, a darle poco conto, a sfidarla e, se io riuscirò a pubblicare quest’altro mio libro, spero non l’ultimo, e voi a leggerlo, a debellarla e vincerla: la “pandemia” di Coronavirus COVID – 19…
Nel 2014, 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019 sono stato poeta finalista del Concorso Letterario Internazionale “Libri di-versi in diversi libri” della Libreria Editrice Urso – Avola (SR), con la quale ho pubblicato i volumi: “PICCHÍ SCRIVU”, “TURI COFFA U CUNTASTORII”, “IN DIALETTU AVULISI CRIVU E RICU”, “NUMURU UNU”, “PUTISSI ALL’INFINITU ANCORA SCRIVIRI…” e “PANE AL PANE, VINO AL VINO”, inseriti nella Collana “Araba Fenice”, rispettivamente, ai nn. 183, 227, 272, 311, 356 e 394. Inoltre ho partecipato a svariati Concorsi poetici sparsi per l’Italia, sempre al solo scopo di farmi conoscere a livello letterario in generale e come poeta dialettale in particolare.

LA POESIA AL DI LÀ DEL TEMPO E DELLO SPAZIO

Onorata di presiedere la validissima giuria di questo nuovo e, purtroppo, ultimo concorso di Libri di versi in diversi libri.
Voglio prima di tutto ringraziare di cuore Ciccio Urso Editore per l’incarico affidatomi dopo avermi permesso di partecipare per ben cinque volte, in qualità di concorrente, al suo annuale e mirabile concorso di poesie.
In questo particolare momento pandemico che stiamo vivendo con l’urgenza continua ed assillante di un tempo, che, pur scorrendo inesorabilmente, riesce a fermare il nostro tempo, la Poesia per fortuna porta conforto all’anima e crea spazi di libertà e riflessione. Attorno tutto tace ed è soprattutto nel silenzio che il poeta riesce ad esprimere sogni, anelate mete mai raggiunte, attimi di vita vissuta e custoditi gelosamente nel cuore, l’angoscia del vivere quotidiano e la speranza di un domani migliore.
Il poeta ha la capacità di guardare oltre l’apparenza, unisce bellezza ed emozioni e dà musicalità alle parole.
È così che a chi legge si apre lo scenario di piccoli o grandi quadri, colorati di rime o meno, poco importa! A coinvolgere il lettore sarà l’essenza del dire. La poesia porta alla luce ricordi, gioie, dolori, scorci di vita.
La poesia stessa è vita, la poesia è innocenza e coraggio, il coraggio di aprire senza remore il proprio cuore agli altri, a chi leggerà quei versi ed a chi su di essi mai si soffermerà. La poesia è un regalo all’anima e per l’anima, grazie ad essa infatti l’anima di chi scrive sarà finalmente libera. Complimenti a tutti i poeti selezionati.
Lo stupore di una significativa copertina, l’emozione di vedere i propri versi stampati sulle pagine di un libro non ha prezzo… non importa essere primi è importante esserci!
Grazie a Ciccio Urso Editore per averci invogliati ad aprire il cuore, grazie per averci regalato ben dieci edizioni di questo esemplare concorso… sarà anche grazie a lui che la poesia vivrà  al di là del tempo e dello spazio! Ci ritroveremo sempre a recitare poesie e insieme ci emozioneremo ancora!

Carmela Di RosaCarmela Di Rosa
presidente decima edizione
”Libri di-versi in diversi libri

 

Manifestazione conclusiva


RINVIATA AL 26 e 27 GIUGNO 2021
LA MANIFESTAZIONE CONCLUSIVA
DI “LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
A TERMINE DELLA DECIMA EDIZIONE DEL CONCORSO
DEDICATA QUEST’ANNO A GIOVANNI ARMONE

Informiamo tutti i poeti selezionati in questa edizione, nonché tutti gli altri amici poeti coinvolti nelle precedenti nove edizioni di questo speciale Concorso che ci ha visti assieme, che, in conseguenza dell’attuale pandemia non è prevedibile poter realizzare a marzo la conclusione del Concorso.
Viste le misure in atto a livello mondiale in merito alla lotta alla pandemia, riteniamo sia realistico poter prefigurare in termini di sicurezza tale manifestazione a fine giugno 2021, esattamente tra sabato 26 e domenica 27 giugno 2021.
A SEGUITO DI QUESTO RINVIO, IL 21 MARZO 2021
ABBIAMO COMINCIATO A PUBBLICARE LE COPERTINE

riservate ai quarantaquattro poeti premiati quest’anno con una pubblicazione (con cento copie in premio al primo classificato).

INVITO UFFICIALE PER TUTTI I POETI COINVOLTI
Vista anche la definitiva conclusione del Concorso, veniamo a chiedere a tutti i concorrenti delle diverse edizioni, a tutti i vincitori di ciascuna edizione, di essere presenti nelle due giornate per festeggiare assieme con poesia il ritorno alla vita normale, come auspichiamo dopo tanti mesi di pandemia, ed, anche, il saluto alla nuova estate della nostra vita, ripercorrendo assieme ciascuno dei dieci anni del Concorso.
Come in tutte le altre occasioni creeremo assieme un evento indimenticabile.

LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
albo d'oro
2012 – MANUELA MAGI, “Deambulo sul sogno tuo – Poesie”
2013 – GIOVANNI CATALANO, “Canti e cunti”
2014 – MARIA CHIARA QUARTU, “Raggiungevamo il cielo sognando quel domani”
2015 – PIETRO VIZZINI, “Sono le parole – Poesie”
2016 – NINA ESPOSITO, “Tra oggi e ieri – Poesie”
2017 – CARLO SORGIA, “Malia mi assale – Poesie”
2018 – LILIANA MOREAL, “Diversamente…? – Poesie”
2019 – MIRELLA DE CORTES, “Ti tenzo in su coro (Ti ho nel cuore) – Poesie”
2020 – LOREDANA BORGHETTO, “Tempi così e sincronie in volo – Poesie”


È COSÌ ARTICOLATO IL CAMMINO DI NOVE ANNI DI QUESTO CONCORSO
"Libri di-versi in diversi libri”, con ogni edizione dedicata ogni volta ad un poeta scomparso anzitempo...
I vincitori sono spesso stati una sorpresa anche per noi, effetto senz'altro dell'automatismo di un voto disinteressato e inoppugnabile di giurati che ogni anno sono sempre stati in maggior numero poeti, per l'onere – e l'onore – di far parte, per ciascun vincitore di ogni edizione, della Giuria del Concorso.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
https://www.libreriaeditriceurso.com/di...versilibri.html

Per saperne di più:

poesia di Turi Coffa

poesia di Turi Coffa

logo libri di-versi 2020

QUEST'OPERA È STATA SELEZIONATA
NEL CONCORSO LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
IN MEMORIA DEL POETA GIOVANNI FRONTE
EDIZIONE 2019-2020

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Copertina Coffa
Salvatore (inteso "Turi") Coffa
Pane al pane vino al vino
(
Puisii in avulisi e poesie in italiano)
2020, 8°, pp. 56
Libreria Editrice Urso
Collana ARABA FENICE n. 394
€ 10,00acquista
ISBN 978-88-6954-269-5

Copertina Coffa

PICCHÌ SCRIVU RUI
(PRIMISSA BIS)

01/11/2012

Vi giuru, nun vi ricu ‘na bugia, vui stissi u putiti cunstatari,
prima ave’ scrittu, sì, puisìa in avulisi, ma, sulu pì’ schirzari.

Vosi che purtassi a stampiria ‘na ex culleca ri l’ufficiu miu;
riri se su’ boni nun cumpeti a mia: u criticu ri mia nun sugnu iu.

E’ me’ amici sunu didicati, chiddi ri cà, vicini e luntanu;
a chiddi ca iu pensu e scurdati; all’ommini ri scienza, o viddanu.

A ‘n gnjiornu ri scola, me’ muggheri, me’ figghi, me’ frati, e’ parenti;
all’amuri, a fatti sempri veri, o macari a piccaturi e pinitenti.

A chiddi ca mi fanu ‘nu sorrisu, snucciulannimi tutta a tiritera,
e mi vulissiru, sia rittu p’incisu, ra parti sempri sova, misu a schiera.

A cu recita, a cu disigna e fa carriera, unestamenti e senza mai barari;
a cu s’ammuccia rarreri a cantunera attuppannimi pì’ l’auttri libbirari.

Se chista, poi, pì’ casu è puisìa, ca hjiavi macari ’m pocu i sintimentu,
idda immurtala a fiura mia e mi faciti, pì’ chistu, ‘n munumentu.

Cu PUETI famusi, ri ugn’è’, ‘nta ‘n viali ri ‘m pubblicu giardinu,
a chiddi ca ri l’arti sunu i rrè, nun mi mittiti, no, troppu vicinu.

Mi basta l’ummira ri ‘n’albirinu, e qualchi maccia r’alloru annirita,
‘m pezzu i marmuru, no travirtinu, cu’ ‘na me’ bella lapidi scurpita.

Ricu a surdati, surdatissi, e jiurnatari, studenti, studintissi e ai “nenti i fari” ,
c’a’ sira, ri cursa, veninu cà rarreri, ca scusa ri lu friscu, a scricari:

“Avvicinativi cu ‘m pocu r’educazioni, in modu ca u pueta vi lassa fari,
accussì nun ci rati l’occasioni pì’ farlu, certamenti, siddiari.

Si prejiunu i “quattru peri” ri passaggiu ri nun farisi, no, troppu nutari,
ri rispittari l’arti e u paisaggiu, ri iri in posti ciù luntanu a pisciari.

Ri stari a larga ri ‘stu munumentu isatu pì’ mia, RANNI VATI,
ca nun supporta n’affiamentu ri causi, scarpi e causetti vagnati”!

 

PERCHÉ SCRIVO DUE
(PREMESSA BIS)

01/11/2012

Vi giuro, non vi dico una bugia, voi stessi lo potete constatare,
prima avevo scritto, sì, poesia in avolese, ma, solo per scherzare.

Ha voluto che le portassi in stamperia una ex collega dell’Ufficio mio:
non so dire se ciò è bene, o pura follia, perché il critico di me non sono io.

Ai miei amici sono dedicati, a quelli vicini e a quelli lontano;
a quelli a cui penso, agli scordati, agli uomini di scienza, o al villano.

Ad una giornata di scuola, mia moglie Anna, miei figli, miei fratelli, parenti;
all’amore, a fatti sempre veri di una spanna e pure ai peccatori, ai penitenti.

A quelli che mi fanno un sorriso, snocciolandomi tutta la tiritera
e mi vogliono, detto per inciso, sempre dalla loro parte, messo a schiera.

A chi recita, a chi disegna e fa carriera, onestamente e senza mai barare;
a chi si nasconde dietro la barriera bloccandomi per gli altri liberare.

Se questa, poi, per caso è poesia, che ha pure un poco di sentimento,
allora, immortala la mia figura e mi farete, per questo, un monumento.
Con POETI famosi, di tutto il mondo, nel viale di un pubblico giardino,
a quelli che sono i re dell’arte, non mi mettete, no, troppo vicino.

Mi basta l’ombra di altarino, e qualche foglia di alloro annerita,
un pezzo di marmo, no travertino, con una bella lapide scolpita.

Dico a soldati e giornalieri, studenti, studentesse e ai “senza da fare”,
che la sera, di corsa, vengono alteri, con la scusa della frescura, a pomiciare:

“Avvicinativi con un po’ di educazione, in modo che il poeta vi lasci fare,
così non gli darete l’occasione per farlo, certamente, arrabbiare.

Si pregano i “quattro zampe” di passaggio dall’astenersi da gesti screanzati,
di rispettare l’arte e il paesaggio, di andare in posti lontani e ritirati.

Di stare lontano da questo monumento issato per me, GRANDE VATE,
che non sopporta innaffiamento di pantaloni, scarpe e calzette bagnati”!


Eccomi alzare la mano destra, anche se sono un mancino, e profferire un “presente” alla 6ª mia partecipazione al Concorso Internazionale di Poesia “Libri Di-versi in Diversi Libri” (Giunto alla 9ª Edizione!), indetto dalla Libreria Ed. Urso – Avola (SR).
Il mio percorso culturale ha avuto inizio verso la fine degli anni Sessanta a Siracusa (Sono stato iscritto in 1ª elementare a 7 anni), in via Avola (Traversa di viale Scala Greca), dove ho frequentato fino alla 2ª elementare (La mia prima ins. si chiamava Rosa Rosa!!!), per proseguirle ad Avola (3ª, 4ª e 5ª, scuole elementari di Viale Lido, inss. Giuseppe Cancemi e Sebastiano Carobella), così come la Licenza Scuola Media Inferiore c/o Ist. “G. Bianca” (Presidi: A. Lucchesi, di Noto, e V. Alia di Avola); a Noto, c/o Ist. Magistrale “M. Raeli” (Preside: C. Rizza di Noto, per il Diploma di Abilitazione Magistrale) e quindi a Catania c/o Ist. Universitario di Magistero per la laurea in Pedagogia, conseguita in data 8 settembre 1975.

SALVATORE (detto “TURI”) COFFA


Racconti in avolese di vita paesana vissuta e ricca di ingredienti genuini e scherzosi che trasmettono allegria e serenità.

Francesco Giuliano

Pasolini scrisse le sue prime poesie in dialetto (il suo, friulano: il "furlan", per chiamarlo correttamente); ma così come fu per lui e per tutto il Novecento, la poesia in dialetto non ha mai smesso, in tutta la tradizione italiana, di essere viva e feconda.
E non per un fatto di lingua scrivere poesie in dialetto significa eventualmente comporre in tono minore, anzi!
Il dialetto, come in questo caso di Turi Coffa, è radice di pensieri che stando ben avviato ma ancorati ad una lingua materna che oggi evolve e diventa diversa, si proietta nel futuro.
Complimenti per questa proposta di poesia!

Tommaso Cimino

Concordo in pieno col poeta Tommaso Cimino, la poesia in vernacolo è un valore aggiunto alla ricchezza di pensieri e parole, moti e sentimenti e lo fa bene Salvatore, detto “Turi” Coffa, che, come un cantore d’altri tempi, snocciola versi a tutto spiano da vero cantastorie.
Stupendo il suo intercalare crescente, tra il serio e il faceto, egli ci trasmette tante verità su amici, parenti e conoscenti e sulle realtà dell’umana condizione.
È una poesia godibile e spensierata di un poeta che ci regala una pausa di sorriso per ogni sua parola.
Grazie di aver alleggerito l’atmosfera di questi giorni, con la tua grazia, Poeta “Turi”! L’immagine di copertina è proprio il poeta in atteggiamento soddisfatto e orgoglioso di questo suo successo e cosa c’è di più gradito, a Dio e a tutti gli uomini di buona volontà,di persone così?

Mariapina Astuni

Poesia dal tono scherzoso che fa sorridere, mentre con leggerezza (ma realisticamente) propone un gustoso affresco dell'universo umano. Ma nei verso di Salvatore Coffa c'è soprattutto la demistificazione del poeta-vate, di chi si autoproclama elargitore di verità e creatore di bellezza. Col sorriso, Salvatore ci dice quello che il poeta non deve essere, quello che non è e ci chiede di lasciarlo divertire. Una lezione per molti di noi che oggi ci professiamo poeti. Complimenti!

Lordana Borghetto

Adoro la poesia nella nostra madre lingua, il siciliano, perché mentre la scrivi ti si riempie il cuore e quando la leggi ti senti leggero e libero come gabbiano in volo. Complimenti

Salvatrice Motta

... "Si pregano i 'quattro zampe' di passaggio/dall'astenersi da gesti screanzati,/di rispettare l'arte e il paesaggio, di andare/in posti lontani e ritirati."...
... bravo Turi, poeta-cantastorie,...
... canti le storie quotidiane della tua vita e non...
... tu ami l'esistenza propria e non e desideri che devi essere rispettata...
... questo è anche il compito dell'artista secondo il suo modo che gli è più congeniale per comunicare i propri sentimenti ed emozioni...
... continua così...

Corrado Bono

Accenno ad un sorriso quando stasera, in attesa di scoprire la nuova pubblicazione di libri di versi, trovo in primo piano Salvatore Coffa, detto Turi, amico e poeta che conosco da sempre. La sua figura in primo piano sembra guardarmi e dire "Ccà sugnu...chi c'hai ri taliari? E picchì riri? Ancora nenti a vistu...parramini!"
"Pane al pane vino al vino". Già il titolo di questa nuova raccolta del poeta è il biglietto da visita di Turi. Persona schietta e sincera che ama, come me, scrivere in dialetto avolese facendo rivivere una musicalità di linguaggio che nel tempo purtroppo tende a scemare un poco.
Nei versi di Turi trovo poesia, sincerità, umiltà ed ironia insieme. Inizia dicendo "Vi giuro" e continua umilmente a precisare di non essere critico di se stesso ma di essere stato incitato a proseguire in questo cammino poetico da una ex collega.
Turi scrive dedicando versi agli amici, alla famiglia, alla moglie Anna, all'amore... scrive per ricordare fatti accaduti, una giornata di scuola, persone sincere e non, gente in carriera per meriti propri o perché raccomandati. Sempre con umiltà chiede "se chista poi, pì casu è puisia, ca hjiavi macari 'npocu i sintimentu" immortalatemi pure e fatemi un monumento.
Turi non ha la presunzione di essere accomunato proprio ai re dell'arte e della poesia ma con ironia precisa come vorrebbe che fosse il monumento a lui dedicato... di marmo e non di travertino e con una lapide scolpita. Chiede di non essere disturbato da coppiette a tarda sera e prega i proprietari di cagnolini di portare le loro bestioline a fare i propri bisogni lontano dal suo monumento affinché lo stesso non venga rovinato.
Sorrido, riguardo il primo piano di Turi e sorrido ancora di più, mi sento coinvolta dalla sua ironia, dal poetare che ci accomuna e visto che, a braccia incrociate, sembra ancora aspettare una mia risposta gli chiedo "Turi ma 'nmonumentu pensi ca mi lu ponu fari macari a mia? Ri travertinu però... iu lu vulissi ri travertinu! complimenti Turi, bravu!
Non ti smentisci mai come poeta e come amico.

Carmela Di Rosa

Dante nel "De vulgari eloquentia" aveva definito il “volgare” (dialetto) il "parlar materno" che "solo e primo è nella mente". È il nostro linguaggio profondo, la lingua prima, le parole sentite, incorporate, giunte a noi direttamente dalla zona dei noumeni, appercepite prima di imparare a ragionare, è il momento animale della lingua, che permette al nostro Turi di dire “pane al pane e vino al vino”, di dire le cose come sono e non deformate dall’interesse o dalle simpatie.
Dà voce al nucleo dei sentimenti, alle emozioni della Vita con parole di quel tempo andato fermo nel cuore, dedica con semplicità e genuinità i suoi versi particolarissimi, “agli amici, ai figli, alla moglie, ai parenti, ai peccatori , ai penitenti…” e, non senza una sferzante ironia, bacchetta “soldati e giornalieri, studenti, studentesse e i senza da fare” esortandoli a riscoprire la parola “educazione” e intima ai “quattro zampe di passaggio dall’astenersi da gesti screanzati, di rispettare l’arte e il paesaggio, di andare in posti lontani e ritirati”.
Sensibilità e modestia caratterizzano questo “menestrello” d’altri tempi che merita non solo di accompagnasi con onore ai poeti di questo “viaggio” del concorso ma anche di avere ben più “dell’altarino in ombra e qualche foglia d’alloro”. Verace il suo sentire, reso più forte dall'uso del dialetto, perché la lingua è storica ma il dialetto è cosmico! Complimenti!

Nina Esposito

Un titolo speciale con riferimento religioso. Un sincero apprezzamento per lo scrittore Salvatore Coffa.


Angi Melanea Cristea


poesia di Turi Coffa

 

poesia di Turi Coffa
Salvatore Zagarella interpreta la poesia "I rivordi" di Salvatore (inteso "Turi") Coffa
CLICCA QUI


poesia di Salvatore inteso ''Turi'' Coffa
Salvatore Zagarella interpreta la poesia "L'Amuri" di Salvatore (inteso "Turi") Coffa CLICCA QUI

Poesia di Turi Coffa

Poesia di Turi Coffa

Poesia di Turi Coffa
Salvatore Zagarella interpreta la poesia "Ciccio Urso Editore" di Salvatore (inteso "Turi") Coffa CLICCA QUI

poesia di Turi Coffa
Salvatore Zagarella interpreta la poesia "Semu i ciu' forti" di Salvatore (inteso "Turi") Coffa CLICCA QUI

Poesia di Turi Coffa su Ciccio Urso
Salvatore Zagarella interpreta la poesia "Cicciu Ursu edituri" di Salvatore (inteso "Turi") Coffa CLICCA QUI


Poesia di Turi Coffa
Salvatore Zagarella interpreta la poesia "Coronavirus per chi e per come" di Salvatore (inteso "Turi") Coffa CLICCA QUI

poesia di Turi Coffa
Salvatore Zagarella interpreta la poesia "Coronavirus" di Salvatore (inteso "Turi") Coffa CLICCA QUI

Poesia di Turi Coffa
Salvatore Zagarella interpreta la poesia "Si' 'nu king?" di Salvatore (inteso "Turi") Coffa CLICCA QUI

Poesia di Turi Coffa

Poesia di Turi Coffa
Salvatore Zagarella interpreta la poesia "E tempi ro' coronavirus" di Salvatore (inteso "Turi") Coffa CLICCA QUI

poesia di Turi Coffa

poesia di Turi Coffa

 

poesia

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poesia di Coffa

 

poesia Coffa

La partecipazione di Salvatore (inteso “Turi”) Coffa di Avola con queste sue poesie alla seconda edizione di "Poesia in Vespa”, ad Avola il 21 marzo 2020

Sai, in Italia, ad Avola, in provincia di Siracusa, intorno al 21 marzo di tutti gli anni, per la Festa Mondiale della poesia, si collegano le emozioni provate alla guida di una qualsiasi due ruote, con tutta la poesia che ne deriva, con una contemporanea esposizione di Vespe d’epoca di ogni tipo, in Piazza Teatro.
Dovresti vedere quanto siano belle tutte queste diverse poesie, incorniciate ciascuna in una pergamena ed esposte sul davanti di ogni Vespa!


CON OCCHIO POETICO COME STILE DI VITA

Si dice che l’uomo prima di parlare abbia cantato e che prima di scrivere abbia fatto “Poesia”!
La parola ha origini antichissime e reca in sé il significato di: “fare, creare… con entusiasmo; enthousiasmòs = en + theo = con Dio dentro di sé, quindi da ispirazione divina”.
La prima testimonianza storica di Poesia scritta, risale a più di 4300 anni fa: “La Signora di tutti i Me”. Un’ode alla dea Inanna, composta e firmata da Enheduanna, figlia di re Sargon, sacerdotessa del tempio di Ur. È la prima testimonianza di uno scritto in cui per raccontare i propri sentimenti, la Vita, la religione… si ricorre ad un linguaggio fatto di rime, strofe, giochi di parole capaci di gestire e semplificare le difficoltà quotidiane, giocare con esse, trasformarle in un contenitore di emozioni, in una sorta di catarsi.
“… Io colei che qualche volta si sentì trionfante/ fui cacciata dal santuario/ come una rondine/ mi fecero volare dalla finestra/ e la mia vita si consumò…”
Questo l’incipit del componimento. Da allora la poesia non ha cessato di essere “dono degli dei” per usare le parole di Paul Valery; “mezzo per portare in superficie un senso assente” (Maurice Blanchot); “prodigioso distillato di senso da ordinari significati” (Emily Dickinson); trasalimento d’animo che sposta più in là orizzonti e rivela aspetti impercepibili; intervento oculistico che asporta la cataratta dell’abitudinarietà e ci apre gli occhi; navigazione dentro l’anima che non è meno vasta del mondo ma che col mondo stesso che riusciamo a comprendere coincide; commutatore di bande che fa apparire sul nostro schermo interiore quello che pur essendo sotto gli occhi di tutti non si riesce a vedere. È Musa da accarezzare e corteggiare con mille piccole invenzioni combinando parole per regalare lo stupore/sentore di piccole scoperte come l’aria fresca sul viso che giunge dall’apertura di una finestra, il dolore di sbattere contro un porta chiusa… segni, cicatrici, vissuti personali ma anche immaginati ed empaticamente negli altri percepiti. Barra di timone è capace di imprimere alla Vita una direzione improntata alla bellezza, alla libertà espressiva e comunicativa e alla fiducia in sé stessi; chiave insostituibile e preziosa, ci fa entrare in contatto con l’interiorità e l’invisibile e ci aiuta a viverli e ad esprimerli in maniera creativa contribuendo a farci ritrovare quel senso di meraviglia che perdiamo dall’infanzia; scava nel nostro cuore consentendoci di provare a lasciare un segno che servirà per il resto della nostra esistenza.
Oggi più che mai la Poesia può salvare la Vita dal dilagante senso di noia, disgusto e malinconia.
Si renderebbe più bello il mondo se iniziassimo a vedere la Poesia come modus vivendi, come comunicazione normale e non eccezionale, come cammino nel mondo in punta di piedi e con occhi sgranati senza calcare rumorosamente i tacchi con pensieri e discorsi prosaici; la lettura, ma anche l’interpretazione/declamazione dei versi dei grandi ci aiuterebbe a meglio apprenderne regole, “magie” e “giochi”, arricchirebbe il nostro contenitore poetico che si riempie di tutto quanto alberga nella mente finché non diventa naturale comporre noi stessi dei versi.
La Poesia fornisce i suoi ingredienti ma siamo noi a renderli unici proprio come facciamo quando cuciniamo seguendo la ricetta di un grande chef.
“La poesia è grazia, possibilità di staccarsi per un po’ dalla terra e sognare, volare, usare le parole come speranze, come occhi nuovi per reinventare quello che vediamo”. (Monica Vitti)

 

Nina Esposito
Presidente della nona edizione del Concorso
“Libri di-versi in diversi libri”

 


logo

QUEST'OPERA È STATA SELEZIONATA
NEL CONCORSO LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
IN MEMORIA DELLA POETESSA MARIA PIA VIDO
EDIZIONE 2018-2019

clicca sulla copertina per vederla in tutta la sua dimensione

copertina Coffa

Salvatore (detto Turi) Coffa
Putissi all’infinitu
ancora scriviri...
POESIE

2019, 8°, pp. 56
Libreria Editrice Urso
Collana "ARABA FENICE" n. 356, € 10,00 acquista
ISBN 978-88-6954-218-3

copertina Coffa

ANTONIU COPPULA – ANNU 1°
(“CUMPLIANNU”)
23/06/2018

Ri giugnu, o vintitrì, nasci
Antoniu, u me’ ruci niputeddu,
annu 2000riciassetti, già ne’ fasci,
Coppula, ri cugnomu, fa u parguleddu!

Ha passatu ‘n’annu ri l’eventu,
perciò dedicu a iddu, cini r’affettu,
‘sti versi c’a scriviri stagghiu attentu,
picchì n’hjiagghiu massimu rispettu!

Tenniru virgultu, prugenia mia,
nenti sapi riri ancora o to’ nonninu
l’ingenua to’ vuccuzza r’alligria,
ma u labbru sap’apriri o sorrisinu!

Aspettu u tempu cu ttia ri jiucari
a tanti jiauttri cosi, a nascundinu;
io, nannu tovu, ti bramu lassari
‘nsignamenti r’oru puru e finu!

U tempu, c’ha passatu, u rivivu
e ti viru, sinu ra vinuta,
‘n gamba e sempri supirattivu:
Ucciuzzi vispi e facciuzza astuta!

Gioia a to’ vinuta h’arricatu,
plausu va a Micheli e Marinella,
a casata e a tuttu u parintatu,
rinnennini a vita ruci e bella!

Putissi all’infinitu ancora scriviri
R’Antoniucciu, u ruci niputinu,
ma è tempu ri vantata e vogghiu riri:
“Auguri, ruci, ri Pacecu, zzuccarinu”!

****

ANTONIO COPPOLA – ANNO 1°
(“COMPLEANNO”)
23/06/2018

Di giugno, il ventitré, nasce
Antonio, il mio dolce nipotino,
anno 2000diciassette, già in fasce,
Coppola, di cognome, fa il pargolino!

È trascorso un anno dall’evento,
perciò dedico a lui, pieni d’affetto,
questi versi che a scriver sto attento,
perché di lui ho massimo rispetto!

Tenero virgulto, progenie mia,
nulla sa dire ancor al tuo nonnino
l’ingenua tua boccuccia d’allegria,
ma il labbro sa spiegar al sorrisino!

Aspetto il tempo con te di giocare
a tante altre cose, a nascondino;
io, tuo nonnino, ti bramo lasciare
insegnamenti d’oro puro e fino!

Il tempo, ch’è passato, lo rivivo
e ti vedo, sin dalla venuta,
in gamba e sempre superattivo:
Occhietti vispi e faccina astuta!

Gioia la tua venuta ha arrecato,
plauso va a Michele e Marinella,
alla casata e a tutto il parentado,
rendendoci la vita dolce e bella!

Potrei all’infinito ancor scrivere
di Antoniuccio, il dolce nipotino,
ma è tempo di vantata e voglio dire:
“Auguri, dolce, di Paceco, zuccherino”!

 

È ormai il quinto anno di partecipazione al Concorso Internazionale di Poesia “Libri di-versi in diversi Libri” della Libreria Editrice Urso di Avola, giunto all’ottava Edizione: Forse ne sono il recordman, ed il piacere che ogni volta provo nell’invio delle poesie per la partecipazione, nonché nell’attesa del sapere se tutto è in regola, se sono stato selezionato, ecc., è sempre tanto!
Come ben si sa, nella mia poetica, il Cibo ed il Mangiare sono strumenti necessari ed imprescindibili per ogni essere vivente, tanto da influenzarne decisioni, pensieri, comportamenti, esperienze, istinti e persino l’Arte! Mi piace spesso giocare con le parole… In questa fase voglio riportare alcune parole dell’antico dialetto avolese, così come venivano pronunciate, per lasciarle ben impresse e perché meritano, al pari di tante altre, essere tramandate e ricordate… Mi fa piacere inviare e recitare, quando mi si presenta l’occasione, mie poesie un po’ ovunque: Lo trovo gratificante ed allo stesso tempo arreco piacere e senso di libertà all’animo, al di là di ricevere riconoscimenti ed apprezzamenti.


SALVATORE (detto “TURI”) COFFA

 

Come ogni sera, mi accingo a scorrere la poesia del giorno, a gustare la copertina di turno, a conoscere il poeta selezionato nel concorso della scuderia Urso. Salvatore Coffa, detto Turi, non è nuovo, anche lui abitué di questo concorso sin dall’edizione 2014/15, ci diletta con le sue poesie in vernacolo, molto colorite e incisive per i temi affrontati e il particolare pathos del suo poetare. Ed eccola la poesia della gioia e della vita, un inno di amore profondo,
che il poeta non finirebbe mai di cantare, tanto ne è preso e rapito.
Egli, infatti, da esperto cantastorie, declama i suoi sentimenti, i moti dell’animo che lo spingono a comporre liriche e ci racconta di ciò che è per lui la poesia, i suoi affetti, parla da figlio, da padre e, infine, in questa dolcissima poesia dedicata al nipotino Antonio, nel giorno del suo primo compleanno, rivela la forza dell’amore di nonno.
In questi suoi versi si legge la dolcezza che il piccolo suscita nel suo animo e con parole colorite, da siciliano verace, lo paragona al pomodorino ciliegino tanto pregiato e zuccherino.
Sorrisi, carezze, gesti amorevoli, giochi, dolcezze del poeta per il piccolo Antoniuccio, espressi in ogni parola, nei suoi slanci di cuore di nonno, che si sente sciogliere dinanzi allo sguardo innocente e diamantino del suo piccolo eroe.
Il sentimento che lega Salvatore al nipotino passa attraverso le corde più delicate del cuore...
Sì, sei riuscito a trasmettere gioiosamente emozioni e affettuosità, poeta!
La copertina col suo bel colore giallo-oro è luce e promessa augurale del nonno al nipote per gli anni futuri.
L’immagine del bimbo che si lascia condurre fiducioso per mano dal nonno è il dolce cammino che ogni nonno vorrebbe percorrere con i propri nipotini... nei sentieri fatati della vita...

Mariapina Astuni

Ho dovuto aspettare un poco ed asciugare lacrime di commozione prima di riuscire a commentare la quindicesima copertina di questo nuovo concorso.
L'immagine in essa raffigurata... un uomo che cammina tenendo per mano un bambino, mi catapulta indietro, a qualche anno fa, ad una mia raccolte di poesie... ad una poesia in particolare "Ti prenderò e mi prenderai per mano".
Osservo i piedi, tengono lo stesso passo... il piede destro alzato!
Scendono altre lacrime per la tenerezza della scena. Lo sfondo è solare... il sole che è vita. Sul retro della copertina noto il bimbo camminare da solo e mi pervade un poco di tristezza mista a nostalgia... dico sottovoce "non è importante raggiungere insieme la meta, è importante il cammino fatto tenendo la mano l'uno dell'altro"... il bimbo avrà tanta strada da fare... importante è aver capito come andare e cosa portare per bagaglio.
L'autore di questa nuova raccolta è Turi Coffa, lo chiamo Turi come è consuetudine da sempre fare ad Avola e Turi è avolese oltre che un amico.
Il titolo è "Putissi all'infinitu ancora scriviri".
Il tema della poesia è dolcissimo. Turi parla del suo nipotino Antonio nel giorno del suo primo compleanno.
Diventare nonni è la cosa più bella che possa capitare nella vita, l'espressione più grande dell'amore e solo quando lo diventi puoi capirne fino in fondo il senso... solo allora riesci a spiegarti l'indescrivibile amore che oltre al tempo ed alla loro presenza nutri ancora per i tuoi nonni e fai tesoro dei loro insegnamenti, accarezzi con il pensiero i loro piccoli gesti e le loro amorevolezze rimasti scolpiti nella tua mente.
Sono solita dire, ora che sono nonna anch'io, che i figli sono il cuore mentre i nipoti sono la nostra anima, l'essenza della nostra vita che si proietta avanti nel tempo. Antonio Coppola, il nipotino di Turi, compie un anno, fa sorrisini al nonno... è ancora troppo piccolo per parlare.... Turi è impaziente, aspetta con ansia di poter tornare anch'egli bambino e giocare a nascondino con lui, è ansioso di insegnargli valori "d'oro puro e fino". Antonio "sin dalla venuta in gamba e superattivo, occhietti vispi e faccina astuta", nelle cui vene scorre sangue siciliano, tenendo stretta la mano del nonno, farà sicuramente tesoro dei suoi insegnamenti e di sicuro per sempre avrà ricordo di quella strada fatta mano nella mano.
Bellissima l'espressione finale di questi versi "Auguri, dolce di Paceco zuccherino"... la dolcezza di un bimbo, di un nipote, è qualcosa di indescrivibile ed il sapore dolce del famoso frutto di Paceco ricorda la delicatezza dolce dei suoi baci. Evviva la vita e con essa i nipotini proiezione della vita stessa.
Complimenti Turi Coffa per il superlativo tema trattato, per questi versi che sanno di amorevole dolcezza... versi delicati e che per sempre lasceranno traccia di te nel cuore del tuo piccolo Antonio. Ti vedo già recitare al piccolo le tue belle poesie... attentamente egli ti ascolterà e proverà ad imitarti mentre le lacrime abbondantemente bagneranno il tuo viso... Lo so che potresti ancora all'infinito scrivere parlando dell'amore che nutri per il piccolino... scrivi,non fermarti anche se Antonio domani con gli occhi dell'anima riuscirà a leggere il tuo cuore e tutto ciò che ancora avresti potuto e voluto scrivere! Evviva i nipotini... evviva i nonni… evviva la dolcezza della vita e grazie. Grazie a te, a Ciccio Urso editore, al grafico, perché, anche questa volta, siete riusciti a farmi piangere di gioia.

Carmela Di Rosa

Bella e solare copertina... l'immagine di un nonno e un nipotino che procedono insieme tenendosi per mano.
Complimenti, come sempre, al grafico.
Complimenti al bravo poeta. Versi colmi d'amore per il nipotino; poesia delicata e di scorrevole lettura.

Grazia La Gatta

La nascita di un nipote è sempre fonte di immensa gioia e di profonda gratitudine a Dio per il dono meraviglioso che ci concede di vivere. Vedo nei miei genitori e nei miei suoceri questo stesso timore del poeta, timore di poter nuocere al nipote anche solo con una parola scritta o detta ed è vero che diventa fondamentale discernere ogni cosa. Questa poesia è meravigliosa nel suo linguaggio tenero e semplice, come fosse una filastrocca per il nipote. La filastrocca del "rispettoso timore", la definirei. Si aspetta con trepidazione il momento in cui si potrà vivere appieno questo rapporto stupendo nipote-nonno, come si aspetta il Natale durante l'Avvento: un'immensità di regali, in questo caso, gratuiti e, soprattutto, di una ricchezza inimmaginabile! Complimenti!

Erica Gavazzi

 

CoffaMarito, padre ed ora anche nonno, grazie a mia figlia Marinella e a mio genero Michele, genitori del piccolo Antoniuccio.
Laureato in Filosofia, nato e vissuto per circa dieci anni a Siracusa, in Viale Scala greca, abito a sud-est di Avola (SR), nel quartiere del centro storico “Vignale” (In cui si è nobili non per titoli e ricchezze, bensì per bontà e purezza d’animo, almeno così era fino a qualche tempo fa).
La mia vita da pensionato, con i due figli, mio genero (Lavorano nell’ambito dell’insegnamento e delle traduzioni linguistiche) ed il nipotino, che vivono al nord Italia, e mia moglie Anna ancora al lavoro (Sempre ambito scolastico, personale ATA), è alquanto, piacevolmente, movimentata ed articolata, con periodici viaggi di ricongiungimento agli affetti più cari, uscite in giro per acquisti o semplicemente per svago, karaoke, passeggiate culturali fuori sede, agriturismi alla ricerca di cibo buono e luoghi ameni e genuini, scrivere poesie ogni qualvolta sento l’ispirazione dettata dalla visione del creato e dagli affetti che mi circondano.

Salvatore (Detto “Turi”) Coffa

 

LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
LE RAGIONI
DEL NOSTRO CONCORSO

UNA SOCIETÀ DI POETI

Noi tutti, assieme a tanti altri, crediamo possibile una società di poeti e crediamo inoltre che la poesia sia fondamentale per pensare la vita e sognare un altro modo di vivere.

PREMI INUSUALI!
LIBRI...
L'editore Francesco Urso ha voluto riservare a ciascuno autore selezionato dalla Giuria il premio di una pubblicazione, impegnandosi a farlo, al momento del Bando del Concorso per un numero massimo di cento autori (Quarantaquattro sono stati, invece, gli autori risultati idonei nell'edizione 2018-2019).
Ogni pubblicazione avrà una differente grafica di copertina.
Nel contesto di questa logica esaltantante in sé la scrittura, l'editore ha voluto riservare ai primi tre poeti selezionati premi particolari (cento copie di un proprio libro al primo classificato, e omaggi di libri della Libreria Editrice Urso al secondo e terzo classificato).
In questo concorso vengono banditi attestati di carta di ogni tipo, pergamene, coppe, medaglie e trofei vari, così come vengono rigorosamente esclusi finanziamenti pubblici e sponsorizzazione estranee all'Editrice.


Si ringraziano quanti hanno con noi condiviso l'esperienza (giurati, poeti e chiunque faccia eco alla presente iniziativa).

Per saperne di più:

POESIA COME STORIA CHE SVELA,
CHE ABBATTE I MURI


Per il poeta, scrivere significa abbattere il muro dietro cui si nasconde qualcosa che è sempre stata lì. Così lo scrittore ceco Milan Kundera commentava in L’Arte del romanzo, scritto nel 1986, circa il compito gravoso, ingrato, faticoso.
Un percorso travagliato, quello del poeta, dannatamente infame, sia nel passato sia ancora oggi, nella nostra modernità liquida di origine baumaniana in cui viviamo. Il poeta si carica sulle spalle tale fardello con una leggiadria pazzoide, con un sorriso sempre pronto in faccia. È la pena (chi scrive, riconosce a cosa mi riferisco) che ciascun plasmatore di parole sa che dovrà prima o poi espiare. L’esigenza del poeta è quella di guardare dall’esterno con l’occhio della mente, di partorire un’intima concatenazione di suoni e di ritmi personalissimi che non sempre è pronta a donarsi, perché gelosamente custodita dal creatore, ma che inesorabilmente raggiunge prima o poi gli altri, portando a termine la stessa funzione della vocazione poetica: le molteplici possibilità umane. I poeti con i propri versi hanno aiutato l’uomo a riappropriarsi del proprio tempo, a distrarre la mente dalla velocità o dal correre che non aiutano affatto il pensare, ad abbattere i muri dell’ovvio, dello scontato, dell’omologazione ormai generale e universale, ma soprattutto, delle mentalità astruse che ci circondano quotidianamente.
È capitato ai poeti di ogni epoca di aver conosciuto la solitudine, fin nella terra natia, dove è quasi impossibile che si rimanga da soli come una sorta di esiliati; i nuovi mezzi di comunicazione, e soprattutto i social, hanno permesso sicuramente di accorciare le distanze, di aprire impensabili brecce su numerosi muri delle resistenze più ostili, di bypassare le terre bruciate degli invidiosi presenti in ogni luogo e contesto, di conoscere nuove anime poetiche sia ai poeti sia all’uomo comune.
Perché è grazie a tutti i 56 partecipanti di questa ottava edizione del Concorso letterario Libri di-versi in diversi libri, dedicata alla memoria della poetessa Maria Pia Vido, e di tutti i partecipanti delle sette precedenti edizioni che è stato possibile creare e ricreare quel clima di grande famiglia poetica, sparsa in tutta Italia e anche all’estero, che si ricongiunge ogni anno per esaltare la poesia in corrispondenza della giornata mondiale della Poesia.
Un’idea nata nel 2011 nella fucina culturale della Libreria Editrice Urso di Avola in cui io stesso sono nato, vissuto, cresciuto. Fin da subito, dal 2011, a fianco di mio padre, Ciccio Urso, e di mia madre, Liliana Calabrese, ho contribuito come potevo alla realizzazione: come aiuto tuttofare, come fotografo, poi nel difficile compito del giurato per un paio di edizioni, adesso come presidente di Giuria. Voglio approfittarne anche per ringraziare tutta la giuria che ha operato con grande professionalità e onestà intellettuale e morale in questa edizione e che è stata composta da: Bono Corrado, Borghetto Loredana, Calabrese Liliana, Causi Antonino, Di Rosa Carmela, Ficara Luigi, Forte Maria Antonia, Muccio Antonino, Parisi Vera, Politino Fausto, Restuccia Maria, Urso Lilia, con, in aggiunta, i poeti vincitori delle sette precedenti edizioni, Magi Manuela, Catalano Giovanni, Quartu Maria Chiara, Vizzini Pietro, Esposito Nina, Carlo Sorgia e Liliana Moreal.
Un evento poetico che, anno dopo anno, aggiunge nuove e indelebili emozioni in tutti i nostri cuori, che permette di (ri)scrivere e svelare nuove e bellissime storie di poesia.


Marco Urso
Presidente della Giuria

foto

QUEST'OPERA È STATA SELEZIONATA
NEL CONCORSO LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
IN RICORDO DEL POETA-SCRITTORE
CORRADO CARBÈ
EDIZIONE 2017-2018

clicca sulla copertina per vederla in tutta la sua dimensione
copertina

Salvatore (Detto Turi) Coffa
Nummuru unu
(POESIE)

2018, 8°, pp. 56
Libreria Editrice Urso
Collana "ARABA FENICE" n. 311
€ 10,00 acquista
ISBN 978-88-6954-161-2

copert

NUMMURU UNU
(ACCUNTINTARISI…)

26/06/2016

Nun vogghiu sordi e mancu ricchizzi,
ma sulu rivordi e tanti carizzi.

Nun vogghiu essiri principi o re,
ma vogghiu viviri comu egghiè.

Nun vigghiu perdiri tempu a ciarlari,
ma sulu sentiri riscussa pi’ ffari.

Nun vogghiu riri ri cosa can un trascina,
ma sulu scriviri puisìa ca’ rima.

Picchì si po’ essiri ricchi u stissu,
basta esistiri cu ‘nciovu fissu.

Picchì si po’ campari senza testa curunata,
basta sapiri organizzari c’amici ‘na mangiata.

Picchì si po’ allintari no’ tempu ro’ sonnu,
ma s’ha sapiri truvari ri svegghiu u ritornu.

Picchì si po’ pinsari macari senza rima,
ma mai imbrattari s’a cosa nun cullima.

Tutti ponu sintirisi centu o nessunu,
ma iu hagghia siri u “NUMMURU UNU

Sono già trascorsi quattro anni, e sembra ieri, dalla mia prima esperienza di pubblicista con la Libreria Editrice Urso di Avola (È vero il detto che recita: “I minuti non passano mai, mentre gli anni volano!”), dalla quale ho ricevuto piacere anche durante l’attesa dell’esito dello snodarsi negli anni delle varie fasi del Concorso “Libri di-versi in diversi libri” (Infatti: “Che, forse, l’attesa del piacere non è essa stessa piacere?”). In questa fase ho l’obbligo (Il riferimento è rivolto a tutti quelli che, letterati e non, parenti, amici, conoscenti o semplici curiosi che sono venuti, vengono o verranno a contatto con i miei libri) di evidenziare come le mie poesie in dialetto avolese riportano non le parole così come vuole la regola della lingua scritta, bensì “le non regole” della parlata quotidiana.
Perché solo così facendo si può tramandare e non mandare nell’oblio, sia ai dotti sia, ecco il punto focale del mio pensiero, anche e soprattutto ai meno dotti, agli “ignoranti” (Termine usato non nel suo significato dispregiativo, bensì per indicare colui che ignora, che non conosce per i più svariati motivi) qualcosa della nostra storia linguistica.
Lungi da me l’aspirazione di cadere in sterili ed infiniti dibattiti letterari, il mio modo di poetare ha solo lo scopo di imprimere in modo indelebile su carta anche una sola parola, un modo di dire, una frase della parlata avolese, così come esce dalla bocca in ogni momento del vivere quotidiano, specialmente quella dei ceti meno abbienti, per far sì che il suo colorito e le sue sfumature col passare del tempo non rischino di cadere nell’oblio, ma possano, ogni qualvolta viene aperto un mio libro e letta una mia poesia, riprender nuova vita e vigore .
Voglio, inoltre, sottolineare ai più attenti che alcune poesie già pubblicate riportano, cosa normalissima anche nei testi più famosi (E per questo si fa ricorso alla “errata corrige”), errori dovuti alla stampa o a disattenzione dell’Autore ed ai quali si potrà porre rimedio con un’eventuale futura ripubblicazione delle stesse.

Turi Coffa

Poesia in rima molto simpatica io l'ho letta tradotta perché, purtroppo, non parlo e non capisco il dialetto siciliano e... me ne rammarico; a dire il vero non parlo alcun dialetto a parte un po' di veneto, lingua dialettale molto musicale e simpaticissima.
Complimenti al poeta.
Anche questa è una bella copertina... I miei complimenti!

Grazia La Gatta

Questa poesia viene a scrutare i miei pensieri e mi fa nascere dentro due domande: che cosa voglio? E, quello che voglio è un bene o è accessorio per ciò che non lo è?
Riesco ancora ad accontentarmi felice o mi accontento con l’amaro in bocca sperando altro? (Così le domande sono 3 ma pazienza, tendo sempre ad abbondare)
Bella poesia che fa riflettere su che cosa mettiamo al primo posto.

Erica Gavazzi

Azzurro il colore della copertina come il cielo che, come una coperta, ci dà il primario conforto materno o come l'acqua del mare, principio primo, senza cui non potrebbe esserci la vita. Complimenti all'autore con questa "Numeru unu".

Francesco Giuliano

Mi piace la tua spontaneità!
Bravo!!!
Bellissima copertina!

Salvatrice Motta

Mentre fuori nevica più volte il mio pensiero è andato ad Avola ed al desiderio di essere là. Tra un fiocco e l'altro arriva per magia l'azzurro del mio cielo sulla copertina di Salvatore, avolese come me, arriva la poesia dialettale... il mio amato dialetto avolese. "Nummuru Unu" è il titolo di questa nuova raccolta e l'indice all'insù porta subito ottimismo. Accenno ad un sorriso pensando alla mia nipotina che mangiando la mia "pasta ccà sassa", mi fa l'occhiolino e con la manina alza l'indice come a dire:" Il sugo della nonna è il numero uno. “… Divoro poi i versi di Salvatore… sotto il titolo (accuntintarisi). E' ciò che ci hanno insegnato da piccoli, specie a noi di una certa generazione... "Chi si accontenta gode" siamo soliti dire anche se poi i sogni, i desideri e la voglia di migliorarsi… di raggiungere le vette, ci rendono sempre più determinati e forti. "U Nummuru Unu"! Dare valore alle cose più semplici della vita, ricordi carezze ed amicizie senza desiderare denaro e ricchezze o titoli è sicuramente indice di semplicità e bontà d'animo, di consapevolezza della vita anche perché come io dico "se nenti avemu quannu ccà arrivamu nenti am'aviri quannu ninn'iemu!". E' sicuramente meglio avere ricordi e carezze che scaldano il cuore piuttosto che ricchezze.
Mio padre diceva sempre "E' megghiu siri ricchi r'amici ca ri sordi"... un amico vero infatti c'è sempre mentre una ricchezza può finire dopo magari averti rubato tutto il tempo della vita e te ne vai senza neanche aver goduto il vero senso della tua stessa vita. E' meglio non perdersi in chiacchiere, in critiche e parlare, anche con coraggio se occorre, per fare qualcosa di costruttivo... di utile... come scrivere poesie per lasciare agli altri un verso su cui riflettere.
Salvatore dice "Si pò pinsari macari senza rima, ma mai imbrattari s'a cosa nun cullima"... come dire. si può umanamente desiderare il meglio della vita anche perché l'agiatezza, il potere, il successo fanno sicuramente gola a tutti ma non bisogna mai prevaricare... mai calpestare il buono della vita... bisogna sapersi accontentare consapevoli del fatto che la vita è fatta anche di tante altre cose che se custodite nel cuore sempre ci terranno per mano e ci renderanno ricchi quando la ricchezza effimera sarà finita.
Mi piace il desiderio finale di essere comunque al di là di tutto "U nummuru unu"... nella scala dei numeri fatta di tanti scalini, le persone buone e genuine sempre saranno i "numero uno " fosse anche solo per il ricordo che lasciano di loro e ritorno a sorridere ripensando alla mia piccolina, alla mia "pasta ccà sassa", alla gioia che mi dà il fatto che io possa essere e restare così semplicemente tra i ricordi dei "numero uno" della sua vita.
Complimenti a Salvatore che non si smentisce mai, che non tradisce mai le nostre aspettative, che oltre alla sua bella poesia in rima riporta alla luce i veri valori della vita mentre sulla copertina la generosità fa scacco matto alla ricchezza.

Carmela Di Rosa

Poesia “magnetica” e divertente, dotata di quella semplicità e spontaneità che riesce a toccare la profondità delle cose vere, delle cose per cui vale la pena lottare. A fine lettura ci ritroviamo con un sorriso e la sensazione di serenità, i versi sono espressi con stile equilibrato che intriga senza annoiare con i soliti stereotipi, una sorta di Tango ballato a distanza. La versione dialettale è pregna dei profumi e delle atmosfere siciliane. Complimenti al Poeta!

Nina Esposito

Grazie a tutti di cuore per la gratificazione dimostratami ed in particolare all'irragiungibile Carmela che ha saputo cogliere per intero nell'ironia dei miei versi l'aspetto profondo della realtà; ironia che si scontra di continuo con la quotidianità, molte volte anche dura, ma riesce a driblarla, quasi prendendola in giro, con un filo, appunto, di sottile ironia. Grazie ancora.

Turi Coffa

LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
LE RAGIONI
DEL NOSTRO CONCORSO

UNA SOCIETÀ DI POETI

Noi tutti, assieme a tanti altri, crediamo possibile una società di poeti e crediamo inoltre che la poesia sia fondamentale per pensare la vita e sognare un altro modo di vivere.

PREMI INUSUALI!
LIBRI...
Nell'intenzione di accogliere la poesia del maggior numero di concorrenti, l'editore Francesco Urso ha voluto riservare a ciascuno autore selezionato dalla Giuria il premio di una pubblicazione, impegnandosi a farlo al momento del Bando per un numero massimo di cento autori (Trentasette sono stati gli autori risultati idonei nell'edizione 2017-2018).
Ogni pubblicazione avrà una differente copertina.
Nel contesto di questa logica esaltantante in sé la scrittura, l'editore ha voluto riservare ai primi tre poeti selezionati premi particolari (cento copie di un proprio libro al primo classificato e omaggi di libri della Libreria Editrice Urso al secondo e terzo classificato).
In questo concorso vengono banditi pergamene, coppe, medaglie e trofei vari, così come vengono rigorosamente esclusi finanziamenti pubblici e sponsorizzazione estranee.


Si ringraziano quanti hanno con noi condiviso l'esperienza (giurati, poeti e chiunque faccia eco alla presente iniziativa).

Per saperne di più:

LA POESIA COME MUSICA DELL’ANIMA

La poesia è la ragione messa in musica.
(Francesco De Sanctis)


Siamo arrivati alla settima edizione del Concorso letterario “Libri di-versi in diversi libri” ed ho l’onore di presiedere la Giuria, composta da: Concetto Boccaccio, Corrado Bono, Loredana Borghetto, Antonino Causi, Francesca Corsico, Carmela Di Rosa, Luigi Ficara, Maria Antonia Forte, Antonino Muccio, Vera Parisi, Fausto Politino, Maria Restuccia, Cettina Sortino, Lilia e Urso Marco, Miriam Vinci, con, in aggiunta, i poeti vincitori delle sei precedenti edizioni, Giovanni Catalano, Maria Chiara Quartu, Pietro Vizzini, Nina Esposito e Carlo Sorgia. Ringrazio ciascuno di loro per l’impegno profuso nel non facile compito di valutazione.
L’edizione corrente, 2017/2018 è caratterizzata dal numero “7”, numero che è a me caro, significativo e presente in ogni evento importante della mia vita. In fondo, niente accade per caso!
Ho visto “nascere” e progredire fin dall’ideazione questa bellissima esperienza poetica che in tutti questi anni ha condotto tanti poeti provenienti da ogni parte d’Italia (isole comprese), a mettersi in gioco, partecipando. Negli anni precedenti ho condiviso con gli altri giurati il travaglio e la responsabilità di esprimere un giudizio sui versi presentati dai partecipanti. In questa occasione, com’è tradizione del Concorso, da presidente non ho partecipato alle votazioni, ma ho seguito ugualmente tutte le fasi, e mi sono sentita più libera di gustare al pieno le emozioni e la bellezza della diversa espressione poetica. Un Concorso questo “sui generis”, particolare, in cui a vincere, in fondo, è la POESIA, nella sua peculiarità e in cui viene valorizzato l’uomo in tutte le più profonde sue sfaccettature.
La grande malia della scrittura, cioè essere capaci di “dipingere” con le parole la bellezza che è dentro e intorno a noi, ma anche di “resettare” l’anima ferita dell’uomo, nella poetica trova la sua massima espressione. La poesia è musica dell’anima; e nella personale esperienza è proprio lei, la musica, che, intrecciata ai versi, ha accompagnato – e continua ad accompagnare – le performance poetiche mirabilmente organizzate dall’editore, nonché mio amato compagno di vita, Francesco Urso. In particolare, in questo Concorso le due muse, poesia e musica, convivono e si manifestano attraverso la mia voce e le corde della mia chitarra.
L’edizione del 2017, dedicata al poeta-scrittore Corrado Carbè, ha visto la partecipazione di cinque poeti stranieri su un totale di trentasette poeti selezionati. Viene così sempre più confermata di anno in anno l’internazionalizzazione del Concorso, con apertura a sempre nuovi percorsi, emozioni e incontri, specialmente con un’evoluzione qualitativa significativa.
Tutto questo lascia ben sperare, poiché sono convinta che, finché c’è poesia nella vita di ciascuno, esiste la speranza di poter costruire una umanità migliore, tollerante e capace di convivere e costruire la pace dentro e fuori di noi.


Liliana Calabrese
Presidente della Giuria di “Libri di-versi in diversi libri”

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QUEST'OPERA È STATA SELEZIONATA
NEL CONCORSO LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
IN RICORDO DEL POETA-SCRITTORE SALVATORE DI PIETRO

EDIZIONE 2016-2017

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Salvatore (detto "Turi") Coffa
In dialettu avulisi scrivu e ricu
POESIE
2017, 8°, pp. 56
Libreria Editrice Urso
Collana "ARABA FENICE" n. 272
€ 10,00 acquista
ISBN 978-88-6954-117-9

copertina

OTTANT’ANNI
(U CUMPLIANNU RI NOSTRU PATRI)
11/02/2010

Gioveddì, ro’ rumilaeddeci, ri fibbraiu, l’unnici u jiornu
semu riuniti ‘na’ locali pi’ ‘ncumpliannu fistiggiari;
allicchittiati cu’ marazzi e cosi novi, tutti filici, a tornu
a Paulu, nostru pattri, picchì ama rallicrari.

Chista è ‘n’età raveru assai ranni,
ca nun si raggiungi ri certu facilmenti;
stu’ jiornu Paulu, ‘nfatti, fà ottant’anni
e nui, figghi e parenti, ci facemu sinceri cumplimenti.

U jiornu ro’ cumpliannu è sempri bellu,
se poi unu è macari salutivu è ciù bellu assai;
nunn’è ‘na frasi fatta, nunn’è ‘nu riturnellu:
Po’ fistiggiatu vasuna e riala nun mancunu mai!

A soddisfazioni ri iddu è ‘na cosa ca s’ha miritatu
pi’ ‘na famigghia raveru bona arrinisciuta;
muggheri, figghi e parenti tanta gjioia ci hanu ratu,
e tanta gjioia hanu ri iddu, ‘ncambiu, ricivuta.

Nostra matri manca ni’ st’incontru impurtanti:
Ri quattr’anni ‘ncelu ‘nfatti si n’ha ghiutu;
a idda nui sempri pinsamu tutti affranti,
ma semu certi ca, ri ddà supra, ni runa u so’ aiutu!

Stu’ scrittu, stu’ pinzeri tantu nicu,
ammuccia ‘na stima veramenti smisurata;
iu, Turi Coffa, in dialettu aulisi scrivu e ricu:
“Augurissimi o papà pi’ ‘n’autra ottantata”.


TRADUZIONE

OTTANT’ANNI
(IL COMPLEANNO DI NOSTRO PADRE)

11/02/2010

Giovedì, del duemiladodici, di febbraio, l’undici il giorno
siamo riuniti in un locale per un compleanno festeggiare;
vestiti con abiti nuovi, tutti felici, intorno
a Paolo, nostro padre, perché lo dobbiamo rallegrare.

Questa è un’età davvero molto importante,
che non si raggiunge, certamente, facilmente;
questo giorno Paolo, infatti, compie ottant’anni
e noi, figli e parenti, gli facciamo sinceri complimenti.

Il giorno del compleanno è sempre bello,
se poi uno è anche in salute è più bello assai;
non è una frase fatta, non è un ritornello:
Per il festeggiato baci e regali non mancano mai!

La sua soddisfazione è una cosa meritata
per una famiglia davvero bene riuscita;
moglie, figli e parenti hanno gioia procurata,
e tanta gioia hanno da lui, in cambio, acquisita.

Nostra madre, a questo incontro, è assente:
Da quattro anni in cielo, infatti, è vita;
lei, noi, sempre abbiamo, affranti, in mente,
ma siamo certi che da lassù ci allevia la salita!

Questo scritto, questo piccolo pensiero,
nasconde una stima veramente smisurata;
Io, Turi Coffa, in italiano scrivo e dico, sincero:
“Augurissimi al papà per un’altra ottantata”.

 

Dopo aver riscoperto un grande interesse per il mondo della letteratura in generale e per quello della poesia in particolare e qualche anno passato a cimentarmi nella scrittura, io, Turi Coffa, sento il bisogno di ricercare una qualche affinità tra il mio modo di pensare e scrivere e quello di qualche autore più o meno famoso. Ed è così che, sia per studio delle sue opere, sia per via della conoscenza diretta, avendolo avuto come docente universitario di materie letterarie presso il Magistero Universitario di Catania, tra l’inizio e la prima metà degli anni Settanta, ho trovato una certa assonanza tra il mio modo di vedere e vivere le cose e quello del più grande studioso e conoscitore del Verismo e di Verga: il Prof. GINO RAYA, siciliano, nato agli inizi del Novecento, scrittore, giornalista, critico letterario, docente d’italiano e latino nei licei più prestigiosi d’Italia e negli atenei di Catania e Messina.
Creatore della teoria del famismo, che si rifaceva alla corporeità ed escludeva ogni intromissione metafisica, il Raya faceva derivare ogni azione e reazione, come anche le opere letterarie, dalla fame, considerata una sorta di pulsione originaria, in analogia con la libido freudiana. Il suo radicale materialismo si traduceva in una visione coerentemente bio-logistica delle azioni umane e delle opere artistiche, interpretate come prodotti della trasposizione dell’impulso “fagico”, unico motore dell’intera realtà.
Però, mentre il Raya, come detto, rinnega ogni componente metafisica e spirituale, essendo per lui tutto riconducibile a un impulso famistico dettato dalla natura sensistico-materiale, presente nel grembo materno già prima della nascita, che condiziona, in ogni stadio del suo sviluppo l’intera vita del singolo uomo, per me il famismo è, sì, un fattore innato, ma con la differenza che esso non viene marcato dalla natura, dall’essere materiale, bensì da un Creatore, da un Soprannaturale a tutto ciò che è vivente.
A questo punto, per quanto sopra, sento di far mia, anche a nome del più illustre prof. Raya, la famosa citazione latina: “ANTE DESINARE, POST PHILOSOPHARE!”

Turi Coffa

IN DIALETTU AVULESI SCRIVU E RICU “Ottant'anni” - Un versificare spontaneo che ci fa immergere con piacere nei fondali dell'anima siciliana, quella che prega, riflette, spera ma soprattutto ama, di quell'amore che fa di ogni giorno un traguardo, di ogni sentimento un simbolo ... la bellezza delle radici si perpetua in ogni espressione poetica, si percepisce l'anima più che l'uomo, il cuore più che il cervello, l'eternità più che la vita ... Complimenti all'autore!

Nina Esposito

Arrivau Turi Coffa con "IN DIALETTU AVULISI SCRIVU E RICU". Capirete che per chi scrive anche in dialetto avolese come me i versi sono di facilissima comprensione e conservano tutta la musicalità del nostro dialetto. Conosco Turi, compagno di scuola di mio fratello Enzo e leggendo i versi, vista la conoscenza, mi sento catapultata tra i "tanti auguri a teeee", faccio anch'io gli auguri al festeggiato, mi faccio spazio tra una sedia e l'altra e decido di fermarmi anch'io per godere la festa e la poesia. Bravo Turi, complimenti... rivesti di versi la figura paterna, in un giorno importante,quello del suo compleanno… “picchi ama arricriari". Di certo tante sono le fatiche di un padre e potergli regalare una sera di festa in compagnia di figli e parenti, a testimonianza d'amore e d'affetto, è ulteriore soddisfazione e motivo di commozione per occhi che ancora piangono l'assenza dell'amata. Come non ricordare leggendo, caro Turi, che anche il mio papà era di febbraio? Come potrebbero non venirmi in mente dei versi da me a lui dedicati? versi che incisi grazie a Ciccio Urso su una targa respirano per me il profumo del mare aspettando il sole e le stelle.
A presto Turi… evviva Avola… evviva la poesia!

Carmela Di Rosa

Ci sono due cose che mi piacciono di questa poesia, una a livello tematico e l'altra a livello metrico-strutturale. Per quanto riguarda il primo, mi piace sempre trovare temi che rievocano Palazzeschi e l'amore per il quotidiano. Devo dire che ciò che più mi è piaciuto è stato ritrovare (stranamente) una struttura e una metrica simile all'opera Magna (almeno per me) di Sanguineti: "Laborintus". Questa struttura labirintica con l'accumulo di parole apparentemente omogenee, questa enfasi e ritmo, a prima vista lento ma in realtà serrato, rappresenta il mondo e le persone per come sono: il mondo ci spinge a correre sempre più veloci senza voltarci indietro, verso il passato, le nostre radici e noi, invece, vorremmo che certi attimi non passassero mai, rimanessero in eterno. Questi attimi possono perdurare solo se scritti sulla carta bianca dell'anima, come un'altra poetessa del concorso ha espresso in una poesia, Paola Ciurcina Milluzzo,

Erica Gavazzi

LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
LE RAGIONI
DEL NOSTRO CONCORSO

UNA SOCIETÀ DI POETI

Noi tutti, assieme a tanti altri, crediamo possibile una società di poeti e crediamo inoltre che la poesia sia fondamentale per pensare la vita e sognare un altro modo di vivere.

Commissione giudicatrice presieduta da NINO MUCCIO, è composta da: Barone Maria, Bono Corrado, Calabrese Liliana, Causi Antonino, Corsico Francesca, Ficara Luigi, Marziano Benito, Parisi Orazio, Parisi Vera, Politino Fausto, Restuccia Maria, Urso Lilia, Urso Marco, con in aggiunta i cinque poeti vincitori delle precedenti edizioni: Catalano Giovanni, Magi Manuela, Quartu Maria Chiara, Vizzini Pietro, Nina Esposito.

PREMI INUSUALI!
LIBRI...
Nell'intenzione di accogliere la poesia del maggior numero di concorrenti, l'editore Francesco Urso ha voluto riservare a ciascuno autore selezionato dalla Giuria il premio di una pubblicazione, impegnandosi a farlo al momento del Bando per un numero massimo di cento autori (Quarantacinque sono stati gli autori risultati idonei nell'edizione 2015-2016).
Ogni pubblicazione avrà una differente copertina.
Nel contesto di questa logica esaltantante in sé la scrittura, l'editore ha voluto riservare ai primi tre poeti selezionati premi particolari (cento copie di un proprio libro al primo classificato e omaggi di libri della Libreria Editrice Urso al secondo e terzo classificato).
In questo concorso vengono banditi pergamene, coppe, medaglie e trofei vari, così come vengono rigorosamente esclusi finanziamenti pubblici e sponsorizzazione estranee.

Si ringraziano quanti hanno con noi condiviso l'esperienza (giurati, poeti e chiunque faccia eco alla presente iniziativa).

Per saperne di più:

I POETI SECONDO ME

I poeti secondo me sono bambini che giocano: come i bambini costruiscono un mondo. Sono formatori di mondo, direbbe Heidegger.
I poeti, prima d’esser poeti, devono vivere come fossero bambini: un poeta non può e non deve diventare adulto. Da adulti non si può più esser poeti perché viene a mancare qualcosa che per i poeti è fondamentale. Questo qualcosa è la psiche: vanno cercate nella psiche le cause che ci fanno sentire adulti o che ci fanno restar bambini. Ma un conto è guardare la psiche di un adulto e un conto è guardare la psiche di un bambino. La consistenza del soggetto oscilla tra le sponde di una vita doppia. Fra queste due condizioni dell’esistenza umana c’è di mezzo il coraggio. Il bambino non ha alcun timore di portare alla luce il materiale psichico che custodisce dentro di sé: il bambino, per definizione, è il soggetto che ha coraggio. Non dimentichiamoci che solamente ai bambini è riuscito di dire che il re è nudo. L’adulto questo coraggio non ce l’ha.
I poeti, per esser poeti, devono avere il coraggio di far vedere ciò che si ha dentro. Freud ha scritto che per la psicoanalisi i poeti sono alleati preziosi, in quanto essi sanno in genere una quantità di cose fra cielo e terra che il nostro sapere accademico neppure sospetta. L’adulto non ha scampo, se vuole utilizzare la psiche deve ritornare bambino. Ritrovare la fanciullezza a partire dal ricordo, per giungere a quella topica della psiche che è l’inconscio, ed è la topica che serve ai poeti. L’inconscio si sottrae a qualsiasi lettura, ma dal punto di vista delle immagini è molto generoso. Di immagini de-liranti ne offre tantissime, occorre che qualcuno le sappia apprezzare in senso ermeneutico, soprattutto quando si cerca di fare i conti col destino. A me è capitato di dedicare molto tempo alle riflessioni sul delirio, ma rimanendo aggrappato ad una sponda letteraria da quel delirio non mi sono più liberato, ed era esattamente quello che io volevo. Il delirio trae il suo nome da una metafora contadina, dall’atto del de-lirare, dell’oltrepassare la lira, la striscia di terreno compresa tra due solchi.
L’idea di uscire dal seminato potrebbe sembrare irragionevole, ma uscire fuori dell’ordinario è il modo migliore di rappresentare la sostanza psichica nel tentativo di venire a capo della sua complessità. Come ha suggerito Hillman con le metafore: Hillman non sacrifica l’inconscio, semplicemente lo propone in maniera diversa da Freud. Dalle metafore nasce la poesia: la poesia non può essere niente altro all’infuori che poesia. Quindi è la metafora della metafora che apre un mondo in cui qualcosa di assolutamente nuovo viene all’essere.
I poeti secondo me sono persone che meritano che si parli loro, anche quando sarebbe meglio tacere.

Antonino Muccio
(Presidente della Giuria della sesta edizione del Concorso
Libri di-versi in diversi libri” in memoria di Salvatore Di Pietro)

 

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QUEST'OPERA È STATA SELEZIONATA
NEL CONCORSO LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
IN RICORDO DI Franco CARUSO
EDIZIONE 2015-2016

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copertina

Salvatore (detto "Turi") Coffa
TURI COFFA
U CUNTASTORII
POESIE
2016, 8°, pp. 56
Libreria Editrice Urso
Collana "ARABA FENICE" n. 227

€ 10,00 acquista
ISBN 978-88-6954-058-5

copertina
U PUETA
(A VERA PUISIA)

31/03/2015

Passa u tempu, passunu l’anni,
‘na stidda ‘nto’ celu ‘mpostu ha pigghiatu,
Idda è l’estru ri ‘nobbili animu,
idda è l’estru ri ‘mpueta natu.

A cu nun lu capisci nun c’è chi riri,
nunn’avi l’Arti: È menzu pirdunatu,
chistu picchì, a iddu, n’agghiu cirtizza,
l’astru ca brilla mai l’ha sfiuratu.

Mai nui pueti suli saremu,
mai ‘mpueta sulu sarà,
picchì pussiremu ‘ngrandi donu
ca nuddu mai luvarini putrà.

Donu speciali ratu ri Ddiu,
donu ca, cu l’avi, speciali fa,
iddu è l’ALLEGRIA senza cunfini,
ca a nostra pinna fa sempri “cantà”.

Ognunu ri nui a porta ‘nto’ cori
e idda pi’ chistu ri nui jiavi stima,
pi’ cui ognunu è ispiratu
a scriviri ‘mprosa oppuri ca’ rima.

A mia, per esempiu, è particulari:
Senza a secunna propriu nun cullima,
senza è morta, è comu ‘nmalannu,
‘na manu ruvita, non certu Divina!

E portu a esempiu i megghiu puisii,
tutti dittati ra menti ri Ddiu:
Liggiti Pasculi, Omeru o Danti,
oppuru liggiti qualchi scrittu mìu.

Poi liggiti puisii senza rima
e v’accurgiti ca è sulu ‘ncastìu.
Chista voli essiri a favuri ra rima
a so’ cruciata, e iu m’arricrìu.

Nun vogghiu onuri, né ciuri,
tituli, né divintari signuri,
vogghiu ro’ me’ seguitu
ristari l’umili sirvituri!

Coffa con altriLa poesia di Salvatore (detto “Turi”) Coffa rispecchia l’attività creativa del suo pensiero, proteso verso la ricerca del bello, che la mente umana sviluppa e realizza raccontando circostanze, stati d’animo, accadimenti, spaziando tra il serio ed il faceto, tra la satira ed il burlesco.
Per Turi Coffa la poesia è soprattutto rima e musica, musica e rima (non per niente il suo secondo hobby è la musica leggera dei più famosi cantautori romantici degli anni 50, 60 e 70, tanto da portarlo ad incidere, a livello molto amatoriale, parecchi cd di canzoni sia audio che audio-video.
La sua ispirazione scaturisce da una particolare attenzione che egli sa rivolgere a fatti realmente accaduti, sia nell’ambito familiare che in quello delle amicizie. Spesso si tratta di un’ispirazione indotta, sollecitata dalla esplicita richiesta degli stessi personaggi protagonisti di fatti più o meno importanti che il poeta immortala nei suoi versi, in cui mai manca il riferimento alla Provvidenza, alla Realtà, al Cibo ed al Mangiare.
Risulta interessante la titolazione di ciascun componimento, costituita da un titolo, un sottotitolo e una data: L’uno e l’altro anticipano al lettore il contenuto della poesia, presentandosi, soprattutto il secondo, come una sorta di brevissimo riassunto del testo che si sta per leggere, mentre la datazione riporta nel tempo in cui e per cui la poesia è nata ed è stata concepita.

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QUEST'OPERA È STATA SELEZIONATA
NEL CONCORSO LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
IN MEMORIA DI NUCCI
O CARUSO EDIZIONE 2014-2015

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copertina per intero
Salvatore (detto “Turi”) Coffa
PICCHÌ SCRIVU
poesie

2015, 8°, pp. 56
Collana ARABA FENICE n. 183

10,00acquista ISBN 9788869540134

Le poesie di Salvatore (detto “Turi”) Coffa, rigorosamente in rima, ora baciata ora alternata, sono scritte in vernacolo avolese e tradotte a fronte in lingua italiana; l’autore sa abilmente riprodurre la rima anche nel testo tradotto.
La caratteristica fondamentale dei versi di Salvatore (detto “Turi”) Coffa è quello spirito goliardico con cui sa porsi di fronte alla realtà e che si manifesta attraverso una, a volte sottile a volte no, vena umoristica ed una ricorrente passione per il cibo e il mangiare: Quest’ultimo inteso non come atto puramente meccanico, bensì come una vera e propria arte tra le arti. Ed è pure spesso presente su piano diverso, anche se a volte sottinteso, il riferimento al Creatore, al Creato e alla Provvidenza.
Risulta interessante la titolazione di ciascun componimento, costituita da un titolo e da un sottotitolo: l’uno e l’altro, infatti, anticipano al lettore il contenuto della poesia, presentandosi, soprattutto il secondo, come una sorta di brevissimo riassunto del testo che si sta per leggere.

copertina
PICCHÌ SCRIVU
(PRIMISSA)

Tuttu chiddu ca iu scrivu
è ‘na cosa ri valuri,
nun m’atteggiu certu a divu,
ma u fazzu cu amuri.

Pigghiu u fogghiu, pigghiu a pinna,
pensu ‘mpocu, mistranìu,
e, comu avissi a strinna,
scrivu e fazzu tuttu miu.

E’ ‘nu donu ri natura
ca mi pigghia ogni tantu,
allura posu ccu primura
u semi niuru ‘nto jiancu.

È accussì, c’appicca appicca,
a puisia pigghia peri,
e si isa, poi, tanticchia
ro’ tirrinu pi’ li celi.

Iu mi sentu ca sugnu bravu,
e m’avantu ca me’ vucca;
ogni pilu pari ‘ntravu
a cu jiavi ‘ntesta zucca.

Certu, l’Arti è ‘ntisoru
pi’ cu è praticu ri idda,
è comu aviri ‘ncocciu r’oru
o tuccari Siriu, a stidda.

Iu mi sentu r’affirmari,
senza tema ri smentita,
ca nui genii semu rari,
e arricriamu, certu, a vita.

foto

PICCHÌ SCRIVU?
Immaginiamo che sia stata fatta questa domanda al poeta,
e che lui, Turi Coffa, risponda


Una risposta in versi, ovviamente, così com'è pubblicata nel libro che ha proprio questo titolo, e che Marco Urso gli consegna, presentandolo al numeroso pubblico presente alla manifestazione conclusiva del Concorso....
Avola 22 marzo 2015, i poeti e gli amanti della poesia sono riuniti nel salone del Ristorante “Rustico” di Avola.coffa
In questo video L’INTERVENTO DEL POETA Salvatore (inteso “Turi”) Coffa alla manifestazione conclusiva della quarta edizione del Concorso letterario internazionale dedicato alla poesia “Libri di-versi in diversi libri in memoria di Nuccio Caruso”, con la consegna dell'omaggio di una pubblicazione a tutti i poeti selezionati dalla Giuria.
Continua la pubblicazione di video relativi all'attività dedicata costantemente alla poesia da parte della Libreria Editrice Urso.
Video di Liliana Calabrese Urso, a perenne ricordo di quanti c'erano, nonché di tutti gli altri amici e poeti sparsi per il mondo, che non potevano esserci, ma anche di monito per quanti potevano esserci, e non ci furono.
Della serie “ACCADDE AD AVOLA IL 22 MARZO DEL 2015”
Vai alla nostra playlist di “Libri di-versi in diversi libri” per vedere gli altri filmati:
https://www.youtube.com/playli
st?list=PLzsmMXJh3TIPjVBUkjPpM59oom6zFBJnS

 

Collana ARABA FENICEacquista
La felicità alternata al dolore, la poesia come territorio privilegiato per le migliori e sincere evoluzioni che rinasce contro ogni male e delusione, con, non rara, la denuncia dell'illogicità del nostro tempo.

  1. Franco Caruso, Metti in valigia un’emozione, 1986, 8°, pp. 80 – Esaurito
  2. Franco Caruso, …E il tuo profumo inonda il domani, 1987, 8°, pp. 72 – Esaurito
  3. Franco Caruso, Se cerchi il mistero delle irraggiungibili meteore, 1988, 8°, pp. 55 – Esaurito
  4. Giovanni Stella, Miraggi, 1989, 16°, pp. 96 – Esaurito
  5. Antonio Caldarella, La luna sfogliata dal vento, 1991, 8°, pp. 56, ill.,  10,00 – ISBN 978-88-6954-196-4
  6. Giovanni Stella, Datteri verdi, 1991, 16°, pp. 86 – Esaurito
  7. Sebastiano Burgaretta, Diario del golfo, 1992, 16°, pp. 32 – Esaurito
  8. Giovanni Stella, Gusci di mandorle, 1993, 16°, pp. 48 – Esaurito
  9. Giovanni Stella, Cinquantesimo, 1998, 8°, pp. 16 – Esaurito
  10. Rosaria Cammisuli, Passa il vento, 1998, 8°, pp. 52, 7,00
  11. Salvatore Tiralongo, Passaggio eterno, 1999, 8°, pp. 8 – Esaurito
  12. Sebastiano Burgaretta, Mpizzu ri fuddia, 1999, 16°, pp. 32 – Esaurito
  13. Giovanni Stella, Lapilli, 1999, 16°, pp. 76, 7,00
  14. Alessandro Patti, Il pomeriggio, 1999, 8°, pp. 176, 15,49
  15. Maria Bugliarisi, Di questo mio essere, 2001, 8°, pp. 80 – Esaurito
  16. Corrado Di Filippa, Nei pensieri in sporadici sogni, 2000, 8°, pp. 48, ill., 7,00
  17. Corrado Tiralongo, Fissazzioni - Poesie dialettali, 2001, 8°, pp. 112, 8,00
  18. Sebastiano Burgaretta, Trame del Mediterraneo (con una nota di Silvana Grasso), 2003, 16°, pp. 64, 8,00
  19. Benito Marziano, Altri anni, 2006, 8°, pp. 64 – – Esaurito
  20. Antonio Caldarella, Detto fra noi, 2007, 8°, pp. 64 – Esaurito
  21. Carmela Monteleone, Schegge… di un copione ingabbiato, 2005, 8°, pp. 64, 8,50
  22. Angelo Rullini, Ai figli di Marte, 2006, 8°, pp. 54 – 8,00
  23. Enrico Camaggi, Tra lampo e tuono, 2006, 16°, pp. 64, 6,00
  24. Giuseppina Rossitto, Vita nei campi incolti e inariditi, 2006, pp. 80 – Esaurito
  25. Benito Marziano, Sisifu - Poesie siciliane, 2006, 8°, pp. 64 – ISBN 978-88-6954-104-9 – Esaurito
  26. Patrizia Tomba, Emozioni e ballate della nostalgia, 2006, pp. 80, 9,00
  27. Antonio Rametta, I miei primi passi nell'anima, 2007, 8°, pp. 96, 10,00
  28. Antonio Rametta, All'amore meno odiato, a un equilibrio ritrovato, 2007, 8°, pp. 104, 10,00
  29. Antonio Rametta, Concreto, 2007, 8°, pp. 128, 10,00
  30. Antonio Rametta, 16-02, 2007, 8°, pp. 96, 10,00
  31. Annina Rizza Scifo, È sera, 2007, 8°, pp. 56, 7,00
  32. Silvano Notari, I sorrisi del pensiero - Poesie, 2007, 8°, pp. 88, 10,00
  33. Linuccia Blanco, Imprinting, 2010, 8°, pp. 64, 10,00 – ISBN 978-88-96071-34-2
  34. Giusy Cancemi, Un po' di me attraverso il mare... (Poesie), 2009, 8°, pp. 56, – ISBN 978-88-96071-17-5 – Esaurito
  35. Soleamaro, Ogni volta che vorrai (Poesie), 2009, 8°, pp. 56 + CD – ISBN 978-88-96071-19-9 – Esaurito
  36. Antonino Causi, Versi in libertà, 2009, 8°, pp. 56, – 9,00 – ISBN 978-88-96071-20-5
  37. Angelo Rullini, L’autra facci, 2010, 8°, pp. 64, 10,00 – ISBN 978-88-96071-29-8
  38. Corrado Bono, La nuova alba, 2010, 16°, pp. 64, 10,00 – ISBN 978-88-96071-36-6
  39. Paola Liotta, Aretusea, 2011, 8°, pp. 88, 10,00 – ISBN 978-88-96071-40-3
  40. Sonia Alia, Le nostre esistenze, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-56-4
  41. Maria Teresa Asaro,I Sette Peccati Capitali - Perle filosofiche in versi, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 –ISBN 978-88-96071-57-1
  42. Giuseppina Boccaccio, Cuore mio, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-58-8
  43. Francesco Bologna, Petali sul pentagramma, 2012, 8°, pp. 56, 9,50– ISBN 978-88-96071-59-5
  44. Lucia Bonanni, Cerco l'infinito, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-60-1
  45. Corrado Cancemi, Il tempo si è fermato, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-61-8
  46. Giuseppe Cardella, Ti lodo e ti canto, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-62-5
  47. Sandra Carresi, L'ombra dell'anima, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-63-2
  48. Fabiola Colombo, Ho ancora una parola per te, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-64-
  49. Salvatore Di Pietro, Pensieri inversi, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-65-6
  50. Francesca Di Stefano, Gocce di..., 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-66-3
  51. Liborio Erba, Colui che scrive..., 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-67-0
  52. Anna Maria Folchini Stabile, Il nascondiglio dell'anima, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-68-7
  53. Cristina Gervaso, Mentre le stelle dormono, 2012, 8°, pp. 56, € 9,50 – ISBN 978-88-96071-69-4
  54. Davide Giannelli, Vivere d'amore, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-70-0
  55. Federico Guastella, Geroglifico, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-71
  56. Giuseppe Ingardia, Recondite armonie, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-72-4
  57. Emanuele Insinna, La magia dei sogni, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-73-1
  58. Mariagrazia Bellafiore, Scivola tra le dita la sabbia, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-74-8
  59. Laura La Sala, Sarò leone, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96075-75-5
  60. Cettina Lascia Cirinnà, Vibrazioni sconosciute, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-76-
  61. Veronica Lazzari, Veronicose - Poesie, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-77-9
  62. Cetta Lentinello, Grembo di versi, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-78-6
  63. Vanessa Leonardi, Versincorsa, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-79-3
  64. Manuela Magi, Deambulo sul sogno tuo, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-80-9
  65. Corrado Morale, Jauttri tempi, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-81-6
  66. Ada Neri, Penelope,,, il mio viaggio - dalla città dei Mille, mille pensieri, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-82-3
  67. Marianna Novara, Mediterraneo, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-83-0
  68. Giuseppe Pernagallo, L'eternità morirà prima del mio amore, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-84-7
  69. Domenico Setola, Intermittenze, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-85-4
  70. Valeria Spicuglia, Come rosa rossa, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-86-1
  71. Rita Stanzione, L’inchiostro è un fermento di macchie in cerca d’asilo, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-85-4
  72. Surano Paola, I giorni e le ore, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-88-5
  73. Maiello Fulvio, C’è un’isola nel mare senza tempo, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-89-2
  74. Turriziani Nadia, Vorrei urlare al mondo tutto, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-90-8
  75. Viotti Roberta, Eowyn, 2012, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-91-5
  76. Patrizia Andrich, Ho visto due cuori, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-97-7
  77. Giuseppina Boccaccio, Pensieri sopravvissuti - Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-98-4
  78. Tiziana Boccaccio, Vibrazioni del mondo - Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-99-1
  79. Lucia Bonanni, Il messaggio di un sogno - Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-49-6
  80. Adele Campagna, …Di me cosa sapete? - Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-50-2
  81. Giuseppe Cardella, Mezzu chilu di poesii - Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-96071-51-9
  82. Sandra Carresi, Le ali del pensiero - Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-00-5
  83. Paolo Caruso, I colori della speranza - Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-01-2
  84. Paolo Cillo, L’amore e la speranza - Poesie, 2013, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-02-9
  85. Fabiola Colombo, Quando osservo una foglia che cade da un albero – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-03-6
  86. Valentina Corbani, Dove tu sei – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-04-3
  87. Veronica Corradini, Orizzonte in frantumi – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-05-0
  88. Rosa D’Agostino, Brividi d’amore – Poesie, 2013, 8°. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-06-7
  89. Lucia Di Luciano, Ci sono giorni – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-07-4
  90. Carmela Di Rosa, I colori dei miei anni – Poesie, 2013, 8°, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-08-1
  91. Giovanni Catalano, Canti e cunti – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-09-8
  92. Anna Maria Folchini Stabile, A volte non parlo – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-10-4
  93. Maria Antonia Forte, Di sogno in sogno – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-11-1
  94. Giovanni Gangemi, Ricordati di me – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-12-8
  95. Domenico Giansiracusa, Il mio cuore – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-13-5
  96. Federico Guastella, Nuvole – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-14-2
  97. Giuseppe Ingardia, Volano gli anni senza mai ritorno – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-15-9
  98. Pompilio Ingrosso, Il vento e l’aquilone – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-16-6
  99. Cettina Lascia Cirinnà, Era il tempo della poesia (era il nostro tempo) – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-17-3
  100. Veronica Lazzari, Dizionario dei veronimi e dei contrari – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-18-0
  101. Anna Rita Lisco, Le voci di una conchiglia. Versi tra cielo e terra – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-19-7
  102. Maria Grazia Bellafiore, Emozioni – Poesie, 2013, 8°, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-20-3
  103. Davideadesso (Davide Bove), Verso il cielo – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-21-0
  104. Emanuele Lo Presti, Versi dei viali della vita, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-22-7
  105. Zaira Lorefice, Una stella per il tuo cielo – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-23-4
  106. Ada Neri, L’amuri si senti – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-24-1
  107. Ivana Orlando, Attimi di plastica – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-25-8
  108. Piazza Giovanni, Qui la filicità si fa puisia – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-26-5
  109. Francesca Sommantico, In un soffio di vita – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-27-2
  110. Loreta Salvatore, Poietica – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-28-9
  111. Raffaele Puccio, Arcobaleni – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-29-6
  112. Benedetta Sarrica, Spazio liquido – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-30-2
  113. Anna Scarpetta, Io sono solo un granello di sabbia – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-31-9
  114. Piero Simoni, Presenza – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-32-6
  115. Felice Serino, La luce grida – Poesie sparse (1980-2011), 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-33-3
  116. Maria Rita Scasciafratti, L’urlo dell’anima – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-34-9
  117. Ilary Tiralongo, Sogni di cenere – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-35-7
  118. Rita Stanzione, È a chiazze la mia bella stagione – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-36-4
  119. Gianni Terminiello, Destino di un poeta – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-37-1
  120. Gisella Toscano, L’altalena dei miei pensieri – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, 9,50 – ISBN 978-88-98381-38-8
  121. Paola Surano, La rosa in scatola – Poesie, 2013, 8°, pp. 56, € 9,50 – ISBN 978-88-98381-39-5
  122. Antonella Santoro, Nell’aria come vela – Poesie, 2013, 2013, 8°. pp. 56, € 9,50 – ISBN 978-88-98381-40-1
  123. Iolanda Alessi, Risvegli di memorie – Poesie, 2013, 8°, pp. 152, € 14,00 – ISBN 978-88-98381-41-8
  124. Emanuele Albanese, Il mondo che vorrei. Poesie? ...Forse no!, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00, ISBN 978-88-98381-47-0
  125. Patrizia Andrich, Tra le ortiche un papavero – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-48-7
  126. Sebinella Bianca, La melodia perfetta - Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-49-4
  127. Margherita Bianco, E finalmente la felicità – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-50-0
  128. Kevin Alex Bisinella, Sentire ancora una volta il sentimento – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-51-7
  129. Giuseppina Boccaccio, Poter sognare, ancora – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-52-4
  130. Loredana Borghetto, Anch'io sento quel canto – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-53-1
  131. Maria Grazia Cavallaro, Respiro l'immenso – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-54-8
  132. Paolo Cillo, Viaggia con me – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-55-5
  133. Mina D'Agostino, La parola è il mio dono – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-56-2
  134. Rosa D'Agostino, Cuore vagabondo – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-57-9
  135. Giorgio Della Luna, Diverso è uguale – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-58-6
  136. Salvatore Di Maria, Un battito d'ali – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-59-3
  137. Carmela Di Rosa, Amo la vita, l'amo così com'è – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-60-9
  138. Maximiliano Di Santo, Exit - Uscite di emergenza – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-61-6
  139. Catello Di Somma, Coi vostri occhi, nella vostra anima – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-62-3
  140. Nina Esposito, D'un tale amor si può anche morire – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-63-0
  141. Nadia Felicetti, Così sono io – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-64-7
  142. Maria Antonia Forte, La mia poesia che canta – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-65-4
  143. Sabrina Ghiringhelli, Il farsi d'oro del tempo rubato – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-66-1
  144. Francesco Giuliano, M'accorsi d'amarti – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-67-8
  145. Federico Guastella, Tu, mio giorno e mia notte – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-68-5
  146. Giuseppe Ingardia, Tra versi dolci e pungenti roveti – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-69-2
  147. Laura La Sala, Arsure di vita – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-70-8
  148. Cettina Lascia Cirinnà, Fiamme ardenti – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-71-5
  149. Yuleisy Cruz Lezcano, Diario di una ipocrita – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-72-2
  150. Rosalia Maria Lo Bue, Chi sono e chi voglio essere – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-73-9
  151.  Carmelo Loddo, Nelle briciole dei miei giorni – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-74-6
  152.  Gianni Martinetti, Tra presente e passato – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-75-3
  153.  Andreina Massi, Io mare –Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-76-0
  154.  Maria Mele, Ieri oggi e domani – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-77-7
  155.  Salvatrice Motta. Le rime della vita – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-78-4
  156.  Alberico Paglia, Durano in eterno le mie canzoni – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-79-1
  157.  Giovanni Parentignoti, Davanti all’uditorio colpa ha parola – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-80-7
  158.  Franco Picini, Lì dove la vita gioca ai dadi ruzzola anche il mio destino – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-81-4
  159.  Denise Pietrella, Frammenti di me – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-82-1
  160.  Bianca Pistorio, Come cerchi incrociati – Poesie e filastrocche, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-83-8
  161.  Raffaele Puccio, Rose d’amore – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-84-5
  162.  Maria Chiara Quartu, Raggiungevamo il cielo sognando quel domani – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-85-2
  163.  Federica Ribis, Infinite giravolte fra i mari fluttuanti – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-86-9
  164.  Stefania Scarale, Davanti a me solo maschere e pantomime – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-87-6
  165.  Marco Scarpulla, Titolo a piacere – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-88-3
  166.  Felice Serino, Gli anni ci diranno – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-89-0
  167.  Carlo Sorgia, Dove il sole incontra il mare – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-90-6
  168.  Antonella Tissot, Frammenti di passato e di presente – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-91-3
  169.  Davide Toffoli, Invisibili come sassi – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-90-0
  170. Sebastian Cortese, Come un bambino pieno di lacrime e amore – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-94-4
  171. Corrado Bono, Tra cespugli e fanghiglia si leva il canto… – Poesie, 2014, 16°, pp. 56, € 8,00 – ISBN 978-88-98381-95-1
  172. Carmelo Sessa, Baciato dalla Luna – Poesie, 2014, 8°, pp. 56, , € 10,00 – ISBN 978-88-98381-96-8
  173.  Patrizia Andrich, Sono un’anima in viaggio – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-003-5
  174.  Sebastiano Artale, Che bellu stu cantu ri sti puisii, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-004-2
  175.  Berta Biagini, Sfogliando pagine di vita – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-005-9
  176.  Loredana Borghetto, Vite in cammino – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-006-6
  177.  Veronica Bravato, Vorrei… – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-007-3
  178.  Anna Campisi, La mia verità – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-008-0
  179.  Corrado Cancemi, Ti parlo, poesia – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-009-7
  180.  Maria Grazia Cavallaro, Souvenir d’amore – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-010-3
  181.  Anna Maria Chiapparo, Il mio canto – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-011-0
  182.  Paolo Cillo, Giochi di parole di un umile custode della vita – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-012-7
  183.  Salvatore (detto “Turi”) Coffa, Picchì scrivu – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-013-4
  184.  Mario Dainese, Vorrei… Oh, come vorrei… – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-014-1
  185.  Natascia Deambrogio, Evocando suoni e parole provenienti dal cuore – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-015-8
  186.  Salvatore Di Maria, Angeli smarriti – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-016-5
  187.  Carmela Di Rosa, Ora ho la vita da raccontare – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-017-2
  188.  Giuseppe Eroe, Insieme a te – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-018-9
  189.  Nina Esposito, Voglia di primavera – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-019-6
  190.  Nadia Felicetti, Lontano dalla mente e vicino al battito – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-020-2
  191.  Fabrizio Fergnani, Tempo (che scorre…) – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-021-9
  192.  Vincenzo Fiaschitello, Se lo spirito soffia dove vuole – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-022-6
  193.  Paolo Fichera, Effimera emozione – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-023-3
  194.  Maria Antonia Forte, Fluttuo così sulla linea del mio tempo – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-024-0
  195.  Francesco Giuliano, Quando bellezza m’appare – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-025-7
  196.  Pietro Vizzini, Sono le parole – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-049-3
  197.  Federico Guastella, Almanacco – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-026-4
  198.  Santina Gullotto, Il buio e la luce – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-027-1
  199.  Cettina Lascia Cirinnà, Innocenti evasioni – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-028-8
  200.  Yuleisy Cruz Lezcano, Piccoli fermioni d’amore – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-029-5
  201.  Rosalia Maria Lo Bue, Dedicato al tempo – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-030-1
  202.  Stefano Magro, Dedicato al tempo – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-031-8
  203.  Damiano Martorelli, Sulle ali del vento – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-032-5
  204.  Andreina Massi, Sa di sale – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-033-2
  205.  Rita Morfeo, Emozioni – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-034-9
  206.  Salvatrice Motta, Vita nella vita – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-035-6
  207.  Antonella Nastasi, Acciacchi di una trentenne – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-036-3
  208.  Bianca Pistorio, Microcosmo – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-037-0
  209.  Floriana Porta, L’acqua non parla – Poesie e haiku, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-038-7
  210.  Raffaele Puccio, Cerchi nell’acqua – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-039-4
  211.  Anna Scarpetta, Sognando la grande Amazzonia – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-040-0
  212.  Marco Scarpulla, Ritenzione onirica – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-041-7
  213.  Felice Serino, Nel perdurare la lice – Poesie sparse (1978-2014), 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-042-4
  214.  M. Lorena Settineri, Dono meraviglioso – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-043-1
  215.  Carlo Sorgia, Mentre l’anima vibra – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-044-8
  216.  Ivone Stragliotto, Amor, che ovunque sei – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-045-5
  217.  Marianinfa Terranova, Srotolare la mia anima – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-046-2
  218.  Davide Toffoli, Ogni foto che resta. Camminatore e camminamenti – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-047-9
  219. Antonio Vecchio, Echi del cuore – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-048-6
  220. Corrado Calafiore, Miraggio di gioia – Poesie, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-050-9
  221. Stefania Scarale, Poesie d'amore, forse, 2015, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-052-3
  222. Corrado Insolia, Scarti – Poesie, 2015, 8°, pp. 82, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-053-0
  223. Sebastiano Artale, Quella che rimane sei tu poesia – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-054-7
  224. Aurora Augello, Sassi come pugni – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-055-4
  225. Maria Nunzia Ciccarone, Le vele dell’anima – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-056-1
  226. Paolo Cillo, Mi sono messo a scrivere – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-057-8
  227. Salvatore (detto “Turi”) Coffa, Turi Coffa u cantastorii – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-058-5
  228. Fabiola Colombo, Presente – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-059-2
  229. Umberto Confalonieri, È gioia anche per voi – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-060-8
  230. Sebastiano Cugno, Confini del tempo – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-061-5
  231. Simone Cumbo, Lasciateci ai nostri sogni – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-063-9
  232. Mario De Rosa, Il filo che anche al buio ti guida – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-064-6
  233. Natascia Deambrogio, La vera me – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-065-3
  234. Giorgio Della Luna, Pioggia di miele – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-066-0
  235. Carmela Di Rosa, Ti prenderò… … Mi prenderai per mano – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-067-7
  236. Giuseppe Eroe, Questo sogno l’ho già visto, lo sto vivendo – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-068-4
  237. Nina Esposito, Tra oggi e ieri – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-069-1
  238. Nadia Felicetti, Cercando … mentre io ammiro il cielo – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-070-7
  239. Vincenzo Fiaschitello, Se una notte d’estate – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-071-4
  240. Erica Gavazzi, Come foglia al vento – Poesie e Tilljód, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-072-
  241. Luisa Gentile, Ricordi e dolci sensazioni – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-073-8
  242. Francesco Giuliano, Ragione e sentimento – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-074-5
  243. Federico Guastella, Anima mia – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-075-2
  244. Emanuele Insinna, La vera libertà nella poesia – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-076-9
  245. Cettina Lascia Cirinnà, Il lago e la sua poesia – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-077-6
  246. Lia Lo Bue, Battiti di ciglia – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-078-3
  247. Damiano Martorelli, Il vento della memoria – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-079-0
  248. Giuseppe Mazzarella, La terra mia – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-080-6
  249. Maria Mele, Poesia è - Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 - ISBN 978-88-6954-081-3
  250. Emilia Merenda, Diversamente poeta – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-082-0
  251. Alessia Modica, Nel qui e ora – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-083-7
  252. Rita Morfeo, Amor che t’amo – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-084-4
  253. Salvatrice Motta, Eccomi – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-085-1
  254. Paola Nateri, Sottovoce – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-086-8
  255. Alessandra Nateri Sangiovanni, Fèrula – Poesie ottobre 2014 – giugno 2015, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-087-5
  256. Cristina Picciolini, La vita che ancora a me guarda e ancora mi ispira – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-088-2
  257. Sebastianomattia Rossitto, Vittima del finito in quest’oceano infinito – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-089-9
  258. Antonella Santoro, Pensami, ricordami, vedimi – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-090-5
  259. Felice Serino, Dell’indicibile essenza noi sostanza e pienezza – Poesie sparse 2002-2015, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-091-2
  260. Lorena Settineri, … Tenta ancora la mia penna a tatuare la mia anima – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-092-9
  261. Martina Silvestri, … Per ritrovarsi fragili e forti – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-093-6
  262. Carlo Sorgia, Oltre la vetrata – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-094-3
  263. Teo Spigno Pittaluga, Ti do una pagina del mio tempo: so che saprai leggerla – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-095-0
  264. Marianinfa Terranova, Bussole per questo transitare – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-096-7
  265. Cristina Vascon, È la luna che bussa alla porta – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-097-4
  266. Maria Pia Vido, Incanto – Poesie, 2016, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-098-1
  267. Francesco Basile, Per sempre un ricordo di vita – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-112-4 268)                 
  268. Corrado Carbè, Io sono lì sospeso tra nuvole, sogno e vento – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-113-1
  269.  Simona Carboni, L'incantavanzi – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-114-8     
  270. Paolo Cillo, E alla fine sei arrivata tu – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-115-5
  271. Paola Ciurcina, Tra il Tempo e l’eterno – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-116-2
  272. Salvatore (detto “Turi”) Coffa, In dialettu avulisi scrivu e ricu – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-117-9
  273. Carmela Di Rosa, È tempo... Che tempo! – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-118-6
  274. Nadia Felicetti , Coscienza e cuore – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-119-3
  275. Fabrizio Fergnani, Intrecci. Bello esserci! – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-120-9
  276. Vincenzo Fiaschitello, Finché ci sono i vivi – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-121-6
  277. Alexandra Firita, La mia poesia viene da lontano – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-122-3
  278.  Maria Antonia Forte, Sul ciglio di un pensiero – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-123-0
  279. Simona Forte, Nella brevità della notte che s’infrange – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-124-7
  280. Antonina Fronte, Grazie a te Universo – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-125-4
  281. Erica Gavazzi, Di realtà sognanti e rivali – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-126-1
  282. Francesco Giuliano, Voglio lasciare traccia – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-127-8
  283. Federico Guastella, Segni – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-128-5
  284.  Grazia La Gatta, Ricordi e pensieri a nuovo – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-129-2
  285. Laura La Sala, Poesie del cuore – Poesie senza tempo, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-130-8
  286. Cettina Lascia Cirinnà, L’arte della sopravvivenza – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-131-5
  287. Gianluca Macelloni, Non chiamatele poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-132-2
  288. Pietro Moceo, Voglia di libertà – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-133-9
  289. Nateri Sangiovanni Alessandra, Argento – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-134-6
  290. Mimma Raspanti, Lussureggia il silenzio – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-135-3
  291. Antonella Santoro, Sensazioni – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-136-0
  292. Anna Scarpetta, Nella competizione globale – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-137-7
  293. Marco Scarpulla, La quinta stagione che mi governa – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-138-4
  294. Felice Serino, Ad altezze segrete – Poesie sparse – 2002-2016, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-139-1
  295. Lorena M. Settineri, Nei rintocchi della sera – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-140-7
  296. Carlo Sorgia, Malia mi assale – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-141-4
  297. Rita Stanzione, Di ogni sfumatura – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-142-1
  298. Marianinfa Terranova, Bussole per questo transitare – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-143-8
  299. Cristina Vascon, RitornoAi Colli Euganei e un po’ più in làPoesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-144-5
  300. Mia Pia Vido, Continuo presente – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-145-2
  301. Miriam Vinci, È in questa nudità che vorrei vestiti di poesia – Poesie, 2017, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-146-9
  302. Imma Aldi, Che la bellezza ti nutra il cuore – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-152-0
  303. Stefano Artuso, Scrivere poesie – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-153-7
  304. Assunta Isabella Basile, Oltre ogni confine – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-154-4
  305. Francesco Biolcati, In questo deserto di apatia – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-155-1
  306. Giuseppe Blando, Nel caleidoscopio della mia esistenza – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-156-8
  307. Simona Carboni, Donne di maestrale – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-157-5
  308. Alexandru Cazacu, Adesso dove sei adesso dove vai – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-158-2
  309. Paolo Cillo, Finché ci sarò – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-159-9
  310. Paola Ciurcina, Ho creduto che il tempo – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-160-5
  311. Salvatore (detto “Turi”) Coffa, Nummuru unu – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-161-2
  312. Simone Cumbo, Alla riscossa! – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-162-9
  313. Alessia Dell’Albani, Voglia di... sempre ricordare – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-163-6
  314. Giuseppina Di Leo, Navigo nelle parole – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-164-3
  315. Giuseppe Eroe, Passaggi di vita – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-165-0
  316. Vincenzo Fiaschitello, Si sgomitola la vita – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-166-7
  317. Erica Gavazzi, Dipingo di vita il mio stupore – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-167-4
  318. Francesco Giuliano, Tra albori e crepuscoli – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-168-1
  319. Federico Guastella, Ritmi – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-169-8
  320. Grazia La Gatta, Affrontando, ogni dì, la vita – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-170-4
  321. Cettina Lascia Cirinnà, Dell'amore e dintorni – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-171-1
  322. Gianluca Macelloni, Io non so cantare. É per questo che canto – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-172-8
  323. Luigi Mollo, Le parole della nostra vita – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-173-5
  324. Liliana Moreal, Diversamente...? – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-174-2
  325. Salvatrice Motta, Il mio mondo – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-175-9
  326. Alessia Modica, Filò – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-176-6
  327. Paola Nateri, Sussurri – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-177-3
  328. Alessandra Nateri Sangiovanni, Germogli – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-178-0
  329. Maria Niculescu, Un'impronta per l'anima che sente – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-179-7
  330. Diana Olteanu, Saremo poeti e muse per l'eternità – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-180-3
  331. Danila Oppio, Quando tramonta il sole – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-181-0
  332. Anna Parillo, Ali d’amore – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-182-7
  333. Anna Scarpetta, La follia dell'uomo nel mondo – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-183-4
  334. Agostino Secondino, Oltre il calice dell'anima – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-184-1
  335. Felice Serino, Dove palpita il mio sogno – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-185-8
  336. Enza Spagnolo, Essenze di Sicilia – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-186-5
  337. Elena Spataru, Slego il cuore – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-187-2
  338. Cristina Vascon, Nell’anfora del cuore – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 – ISBN 978-88-6954-188-9
  339. Carlo Sorgia, Ponticello in legno – Poesie, 2018, 8°, pp. 56, € 10,00 –ISBN 978-88-6954-191-9
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